Nel 2017 è stato celebrato il centenario delle apparizioni di Nostra Signora a Fatima, apparizioni ufficialmente riconosciute dalla Chiesa, che abbracciarono un arco di sei mesi (da maggio a Ottobre del 1917) e furono precedute dalle apparizioni dell’angelo del Portogallo (1916) e seguite dalla postilla delle rivelazioni di Nostra Signora sulla devozione al Suo Cuore Immacolato e sulla pratica dei primi cinque sabati del mese (1925). Il contenuto complessivo delle apparizioni si può così sintetizzare. Un pressante invito della Madonna ad un’intensa preghiera, accompagnata dall’offerta di sacrifici (fino addirittura ad offrirsi come “vittime”, come chiese espressamente ai pastorelli) per la conversione dei peccatori. La rivelazione, anche visiva, dell’Inferno come luogo realmente esistente e non vuoto, dove precipitano i peccatori impenitenti con sommo dolore di Maria Santissima e di Dio stesso. La denuncia dei mali incipienti nella Chiesa e nel mondo, consistente nella pericolosa diffusione degli errori del comunismo, con conseguente persecuzione della Chiesa e dei cristiani fedeli. La diffusione dilagante del peccato dell’uomo, che aveva già innescato la prima guerra mondiale (in corso durante l’apparizione), avrebbe rischiato di provocare la seconda (come di fatto avvenne) e portato alla degenerazione dell’umana società. La necessità di riparare tutta questa marea montante e dilagante di male, in particolare le adombrate future gravissime irriverenze nei confronti del sacramento dell’eucaristia, come appare evidente da una delle preghiere insegnate ai pastorelli dall’angelo del Portogallo. La devozione al Cuore Immacolato di Maria come strumento e mezzo di preservazione dal dilagare del male e anche come pegno di vittoria finale, in questa grande battaglia, del bene contro il male.
Le apparizioni di Fatima terminarono, con il miracolo del sole, il 13 Ottobre del 1917. La sera del 25 Ottobre del 1917 Lenin annunciò ufficialmente la presa di potere dei comunisti in Russia, di cui la Madonna aveva chiesto ufficialmente la consacrazione al Suo Cuore Immacolato per impedire che essa diffondesse nel mondo i suoi errori. Gli errori del comunismo vanno rintracciati non tanto e non principalmente nelle sue teorie economiche o nelle sue esigenze di giustizia sociale verso le classi deboli (cose anzi, pur con molte precisazioni e distinguo, in parte condivisibili sotto certi aspetti), ma nel materialismo dialettico e storico che esso insegnava, unitamente alla fiera professione di totale ateismo. Purtroppo, di questi aspetti teoretici del comunismo non si può negare da parte di nessuno la capillare diffusione nel mondo, anche nei sistemi politici e nelle economie che, sul piano teorico, si trovano su versanti opposti rispetto ad esso. Oggi il mondo è pervaso da un materialismo pratico pressoché dilagante, da una totale perdita e percezione del senso di Dio, della coscienza della sua Legge, di una vita che non sia solo soddisfacimento di voglie e piaceri ma anche apertura ad orizzonti spirituali, soprannaturali e ultraterreni. San Giovanni Paolo II, nel Marzo del 1984, riuscì a formulare un “affidamento” del mondo al Cuore Immacolato di Maria, che pur non rispecchiando esattamente i desideri e le modalità chieste dalla Madonna, sortì come effetto la caduta del comunismo in Russia, avvenuta qualche tempo dopo ed in un modo totalmente indolore da lasciare sconcertati anche i più scettici osservatori.
Abbiamo anche tristemente assistito ad uno spaventoso incalzare delle persecuzioni e delle sofferenze dei cristiani, dato che il numero dei martiri dello scorso secolo sembra ampiamente superare, da solo, quello dei diciannove secoli precedenti, con una durezza e recrudescenza che non sembrano voler cessare, come i recenti dolorosi fatti di cronaca stanno a testimoniare. Si è assistito anche ad un forte calo nella pratica dei sacramenti, da parte dei fedeli e a una sempre crescente mancanza di attenzione e delicatezza verso il sacramento dell’eucaristia, verso il quale, per carenza di adeguata formazione, ci si comporta spesso con estrema irriverenza sia accostandosi ad esso senza le dovute disposizioni interiori (lo stato di grazia), che esteriori (una profonda mancanza della doverosa adorazione, anche esteriore, dovuta al Santissimo mistero dell’eucaristia).
La Madonna sigillò le apparizioni con la promessa del finale trionfo del suo cuore Immacolato. Noi possiamo e dobbiamo collaborare e cooperare ad esso. Come? Non certo con metodi e modalità che nulla hanno a che fare con lo stile autenticamente cristiano, lanciando accuse e grida a destra e a manca, ma solo facendo alla lettera quello che la Madonna ha raccomandato e cioè:
- Pregare il Rosario, possibilmente intero, ogni giorno;
- Offrire sacrifici e penitenze per riparare i molti peccati commessi e per ottenere la conversione di chi vive lontano dall’amore e dalla volontà di Dio;
- Consacrarsi al Cuore Immacolato di Maria e fare con fede e devozione i primi cinque sabati del mese;
- Pregare sempre e molto per il santo Padre, che, a detta della Vergine, molto avrebbe avuto da soffrire a causa dei suoi nemici e per la sua missione di guidare la Chiesa in questi tempi così travagliati;
- Offrire un esempio di vita cristiana esemplare sia sul piano delle virtù che su quello di una vita di intima comunione con la Chiesa, i suoi sacramenti, la sua dottrina, i suoi legittimi pastori.
E non dubitare, senza mai perdere la fede, la serenità e la calma, che anche grazie al nostro piccolo contributo, senza dubbio il Cuore Immacolato di Maria trionferà, nella Chiesa e nel mondo, la pace regnerà nei cuori dei singoli e dei popoli, il Vangelo tornerà ad essere conosciuto, amato e osservato e la Chiesa ad esercitare, con amore e sapienza, la sua imperitura funzione di Madre e Maestra delle genti.