L’Adorazione Eucaristica è anzitutto espressione del rapporto intimo, personale che ogni uomo dovrebbe avere con Dio. Gli uomini e gli angeli devono adorare Dio. In Paradiso, tutte le anime beate dei Santi e i santi angeli adorano Dio. L’adorazione è l’ unico culto dovuto solo a Dio. Quando Satana cercò di tentare Gesù nel deserto gli offrì tutti i regni, tutto il potere del mondo chiedendo come tornaconto l’adorazione verso di lui. Satana, nel suo orgoglio intriso di peccato, pretende l’adorazione dovuta a Dio. Gesù gli rispose usando le parole della Sacra Scrittura, ovvero che solo Dio è degno di essere adorato e di ricevere culto (cfr Mt 4, 8).
Gesù Cristo, nella cena di Pasqua con i suoi apostoli, nella notte in cui veniva tradito, prese il pane nelle sue mani, rendendo grazie, benedisse il Padre e passò il pane ai suoi discepoli dicendo: “Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo dato per voi,” alla fine della cena prese il calice del vino, di nuovo ringrazio’ e benedisse il Padre e lo passò ai suoi discepoli dicendo: “Prendete e bevetene tutti, questo è il calice del mio sangue. Sangue della nuova ed eterna alleanza, che sarà versato per voi e per molti in remissione dei peccati “. Disse del pane: “Questo è il mio corpo” e del vino: “Questo è il mio sangue”. Ma non solo questo, aggiunse anche: “Fate questo in memoria di me”. Diede agli apostoli il mandato, “Fate questo” il mandato di fare lo stesso, di ripetere il gesto e le parole sacramentali. Così sono nati l’Eucaristia e il Sacerdozio ministeriale. Ogni volta che il sacerdote pronuncia le parole della consacrazione lo fa in Persona Christi, cioè è Cristo stesso nella persona del sacerdote che consacra che lo fa e rende presente il Suo Corpo e il Suo Sangue, la Sua Persona divina. Perché Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo. Essendo Gesù Cristo Dio e essendo presente nell’Eucaristia, allora lo si deve adorare. Nell’Eucaristia adoriamo Dio in Gesù Cristo, e Dio è Uno e Trino, perché in Dio non ci sono divisioni. Gesù Cristo è uno con il Padre e lo Spirito Santo, e come insegna il Concilio di Trento, è veramente, realmente, sostanzialmente presente nell’Eucaristia. La Chiesa crede e confessa che “nel sacramento dell’Eucaristia, dopo la consacrazione del pane e del vino, è veramente, realmente e sostanzialmente presente nostro Signore Gesù Cristo, vero Dio e uomo, sotto l’apparenza di quelle cose sensibili” (Concilio di Trento 1551: Dz 874/1636).