Visto il clima attuale e l’avvicinarsi della Settimana Santa, sentiamo l’esigenza di rivolgerci direttamente a quanti ci seguono. Di seguito il testo del comunicato trasmesso sulla pagina instagram.
Carissimi amici,
sono trascorsi ormai trenta giorni da quando l’epidemia ha colpito la nostra nazione e il mondo intero.
Durante questo tempo siamo stati privati di ciò di cui abbiamo più a cuore: l’Eucarestia. Siamo stati chiamati a restare nelle nostre case, a recitare il Santo Rosario e a seguire la celebrazione della Santa Messa attraverso le emittenti televisive.
Viviamo in un tempo difficile, caratterizzato dalla malattia e dall’impossibilità di partecipare alla vita pubblica e sociale. Siamo costretti a meditare sul mistero eucaristico da dentro le nostre case, senza poterci accostare al Divin Sacramento.
In questo ultimo venerdì di quaresima rivolgiamo il nostro sguardo a Gesù, stanco e sofferente. Stanco e sofferente delle “cose del mondo”: le violenze contro i cristiani, la battaglia contro la vita (mi riferisco ad aborto ed eutanasia), una Chiesa sempre più lontana da Dio.
Non dobbiamo dimenticarci del Signore, lui ci guarda e cosa vede? Molta indifferenza. Indifferenza davanti agli accadimenti nel mondo: pochi cristiani alzano la loro voce in difesa dei diritti inviolabili dell’uomo, il primo quello alla vita.
Oggi più che mai dovremmo comprendere il vero valore della vita umana: essa è sacra perché creata ad immagine e somiglianza di Dio. Niente supera la grandezza o la dignità della persona umana. La vita umana è infatti la realtà concreta di un essere che è capace di amore e di servizio all’umanità.
Ecco perché il mio primo ringraziamento va ai medici e gli infermieri che in questi giorni si stanno impegnando oltre i loro turni di lavoro per servire/salvare la vita di quanti soffrono nella malattia.
Siamo ormai prossimi alla Settimana Santa, una settimana certo ben diversa dalle altre: siamo di fronte al mistero più profondo della nostra fede, di fronte alla suprema rivelazione dell’amore di Dio che si è manifestato in Gesù (Rom).
Il temo quaresimale non finisce, continua fino al Giovedì Santo, giorno in cui, dalla messa vespertina in Coena Domini, ha inizio il Triduo Pasquale che continua il Venerdì Santo “nella passione del Signore”, e il Sabato Santo ha il suo centro nella veglia pasquale e termina ai vespri della domenica di Resurrezione.
Come certo ormai saprete, visto il clima attuale, la segreteria generale della Conferenza Episcopale Italiana ha dato disposizioni ben precise per quanto riguarda la Settimana Santa. Sono tempi difficili ma non dobbiamo smettere di rivolgerci al Signore, al contrario dobbiamo intensificare le nostre preghiere e metterci in comunione spirituale. Ecco che sento la necessità e l’esigenza di ringraziare i sacerdoti che nonostante le difficoltà attuali continuano a celebrare l’Eucarestia trasmettendo anche attraverso i canali televisivi e i social media.
Per questo motivo vi annuncio già da ora che, in virtù della nota del Ministero degli Interni, trasmetteremo in diretta streaming sul nostro canale instagram la celebrazione della Santa Messa nel giorno della Domenica delle Palme, nei giorni del Triduo Santo e nella Pasqua di Resurrezione. Con questo ringrazio Don Stefano Mautone che si è reso disponibile fin da subito a celebrare in diretta sul nostro canale.
Inoltre, renderemo disponibile sul nostro sito web la Liturgia Horarum della Settimana Santa, che potrete scaricare e pregare comodamente nelle vostre case anche non avendo a disposizione un breviario.
Dunque il mio messaggio credo sia piuttosto chiaro: è un invito alla preghiera. Gesù ci ha promesso che tutto quello che chiederemo con fede nella preghiera, lo otterremo (Matteo 21,22). Dobbiamo perseverare fino a quando il coronavirus non sarà completamente debellato: chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete (Matteo 7: 7-12).
Concludo cari amici, con una frase del Santo Padre Benedetto XVI rivolta al Cristo crocifisso: “quando le avversità e le ingiustizie della vita, il dolore e la truce violenza ci fanno inveire contro di te, tu ci inviti a stare, coma Maria, ai piedi della croce”. Con questa fede ci rivolgiamo a Dio ed invochiamo la sua paterna benedizione perché possiamo presto tornare ad accostarci a Gesù Eucarestia.
Alex Vescino
Ecclesia Dei