Omelia per la festa di Nostra Signora di Guadalupe, del 12 dicembre, nella chiesa del Santuario di Nostra Signora di Guadalupe a La Crosse, nello Stato del Wisconsin. L’omelia è stata pubblicata su Lifesitenews
“Sia lodato Gesù Cristo!
Veniamo a Nostra Signora di Guadalupe nel suo giorno di festa con il cuore turbato e pesante. La nostra nazione sta attraversando una crisi che minaccia il suo stesso futuro inteso come libero e democratico. La diffusione in tutto il mondo del materialismo marxista, che ha già portato distruzione e morte alla vita di tanti, e che ha minacciato le fondamenta della nostra nazione per decenni, sembra ora impadronirsi del potere di governo sulla nostra nazione.
Per ottenere guadagni economici, noi come nazione ci siamo permessi di diventare dipendenti dal Partito Comunista Cinese, un’ideologia totalmente opposta alle fondamenta cristiane su cui le famiglie e la nostra nazione rimangono al sicuro e prosperano.
Parlo degli Stati Uniti d’America, ma evidentemente molte altre nazioni sono alle prese con una crisi simile, molto allarmante.
Poi c’è il misterioso virus di Wuhan sulla cui natura e prevenzione i mass media ci danno quotidianamente informazioni contrastanti. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che è stato usato da certe forze, dannose per le famiglie e per la libertà delle nazioni, per portare avanti la loro malvagia agenda. Queste forze ci dicono che ora siamo i soggetti del cosiddetto “Grande Reset”, la “nuova normalità”, che ci viene dettata dalla loro manipolazione dei cittadini e delle nazioni attraverso l’ignoranza e la paura.
Ora dobbiamo trovare in una malattia e nella sua prevenzione il modo di capire e di orientare la nostra vita, piuttosto che in Dio e nel suo piano per la nostra salvezza. La risposta di molti vescovi e sacerdoti, e di molti fedeli, ha manifestato una dolorosa mancanza di una sana catechesi. Molti nella Chiesa sembrano non capire come Cristo continui la sua opera di salvezza in tempi di peste e di altri disastri.
Inoltre, la nostra santa Madre Chiesa, la sposa immacolata di Cristo, nella quale Cristo è sempre all’opera per la nostra eterna redenzione, è afflitta da notizie di corruzione morale, specialmente in materia di sesto e settimo comandamento, che sembrano aumentare di giorno in giorno. Nella nostra nazione, i rapporti [informativi] su Theodore McCarrick hanno giustamente tentato molti cattolici devoti di mettere in dubbio i pastori, che in accordo con il piano di Cristo per la Chiesa devono essere le loro guide sicure, insegnando le verità della fede, guidandoli nell’adeguato culto di Dio e nella preghiera a Lui, e guidandoli attraverso la perenne educazione della Chiesa.
Troppo spesso i fedeli non ricevono nulla in risposta, o una risposta che non sia fondata sulle verità immutabili della fede e della morale. Ricevono risposte che sembrano provenire non da pastori, ma da managers secolari.
La confusione riguardo a ciò che la Chiesa ci insegna e ci chiede veramente in accordo con il suo insegnamento, genera divisioni sempre maggiori all’interno del Corpo di Cristo. Tutto ciò paralizza la Chiesa nella sua missione di testimonianza della verità divina e dell’amore divino, in un momento in cui il mondo non ha mai avuto più bisogno che Chiesa sia un faro. Nell’incontro con il mondo, la Chiesa vuole falsamente accomodare se stessa nel mondo, invece di chiamare il mondo alla conversione in obbedienza alla legge divina scritta in ogni cuore umano e rivelata in pienezza nell’incarnazione redentrice di Dio Figlio.
Queste gravi difficoltà rappresentano naturalmente una formidabile sfida per la vita cristiana quotidiana. L’impatto della crisi nel mondo e nella Chiesa è profondo per tutti noi. Molti stanno sopportando le sofferenze più dolorose, fisiche, emotive e spirituali, che una tale situazione necessariamente provoca.
In un momento in cui abbiamo bisogno di essere vicini l’uno all’altro nell’amore cristiano, [è ipotizzabile che] le forze del mondo ci stanno isolando e ci stanno facendo credere di essere soli e dipendenti da forze secolari che ci renderebbero schiavi della loro agenda omicida e senza Dio.
Sì, i nostri cuori sono comprensibilmente pesanti, ma Cristo, per intercessione della sua Vergine Madre, solleva i nostri cuori al suo, rinnovando la nostra fiducia in Lui, che ci ha promesso la salvezza eterna nella Chiesa. Egli non sarà mai infedele alle sue promesse. Non ci abbandonerà mai. Non lasciamoci ingannare dalle forze del mondo e dai falsi profeti. Non abbandoniamo Cristo e cerchiamo la nostra salvezza in luoghi dove mai può essere trovata.
Non dimentichiamo mai le parole con cui la Madonna si è identificata alla sua prima apparizione a San Juan Diego: “Sappi, sappi, figlio mio caro e giovanissimo, che io sono veramente la sempre perfetta, santa vergine Maria, che ha l’onore, di essere la madre dell’unico, vero Dio per il quale tutti noi viviamo, il creatore degli uomini, il Signore di tutto ciò che ci circonda, e di ciò che ci è vicino, il Signore del cielo, il Signore della terra. Voglio tanto che costruiscano qui la mia sacra, piccola casa, nella quale lo mostrerò, lo esalterò nel renderlo manifesto, lo darò a tutti gli uomini con tutto il mio amore personale – Lui che è per questo sguardo compassionevole, Lui che è il mio aiuto, Lui che è la mia salvezza”.
Possa il santuario di Nostra Signora di Guadalupe qui, essere sempre un degno strumento con cui il Cuore Immacolato di Maria attira a sé i cuori e li porta al cuore glorioso e trafitto di Gesù, all’unica fonte di guarigione e di forza in questa vita e alla vita eterna”.