Credo in Spiritum Sanctum, Sanctam Ecclesiam Catholicam.
Riecheggiano con grande armonia queste sante parole, contenuta nel Simbolo degli Apostoli, versione fedelissima della professione di fede cattolica, che spesse volte ci capita di ripetere (lo ammettiamo, tante volte senza una corretta predisposizione ed attenzione) all’inizio delle nostre pratiche devozionali, come il S. Rosario, oppure assieme alle orazioni del mattino e della sera.
Aprendo una rubrica teologica sulla nostra Madre, la Santa Chiesa Cattolica, si rende necessario ricordare che, quando facciamo qualcosa, tutto facciamo in Cristo. Come ci ricorda il Dottore dei Gentili: “Nescitis quia templum Dei estis, et Spiritus Dei habitat in vobis? ”.
Lo Spirito di Dio abita in noi, soprattutto perché noi, come cristiani, siamo parte della Chiesa, che misticamente è corpo di Cristo. Pertanto, l’importanza teologica che la Chiesa riscuote nel nostro esilio terreno è di capitale importanza. Noi non facciamo parte di una società meramente mondana. Noi siamo parte di un vero e proprio corpo, mistico, di Nostro Signore Gesù Cristo.
“S. Paolo ci dice che «Cristo ha amato la Chiesa». La Chiesa significa qui il regno di quelli che devono formare, come dice lo stesso Apostolo, il corpo mistico di Gesù. Cristo h a amato questa Chiesa ed è perciò che si è offerto per essa. E’ stato l’amore a comandare la Passione. Indubbiamente è stato prima di tutto per amore del Padre suo che Gesù ha voluto subire la morte di croce, perché egli stesso ce lo dichiara espressamente: “Ut cognoscat mundus quia diligo Patrem , sic facio”: “Perchè il mio sappia che amo mio Padre, io compio la sua volontà di abbandonarmi alla morte””.
L’unione indissolubile tra Cristo e la Chiesa è uno dei motivi che la rende unica, come ci ricorda mons. De Segur : “Non vi è che un Dio, un solo Cristo, una sola fede, un solo battesimo ; dunque non vi può essere che una sola Chiesa, cioè una sola società che possegga la vera fede, che conosca e adori il solo vero Iddio, il solo vero Cristo.”
Pertanto, cercheremo di analizzare i principali aspetti della Chiesa, seguendo una trattazione teologica tradizionale, non inquinata dal modernismo teologico di un Karl Rahner, di un padre Edward Schillebeeckx o di un Hans Küng o dalla visione post-modernista di un card. Marx o di un card. Ravasi.
Il tema verrà sviluppato in tre parti distinte. Inizialmente, tratteremo dell’origine della Chiesa, dopodiché del suo carattere umano-divino, ed infine ci soffermeremo sulla sua missione. Tre aspetti non slegati tra loro, ma sostanzialmente uniti. Nell’origine della Chiesa si possono delineare il suo carattere umano-divino e la sua missione. Ed è proprio tramite lo studio del carattere umano-divino e della missione della Chiesa, che possiamo riconoscere la sua origine.
Iniziamo pertanto questo viaggio nella scienza teologica, che come fine ultimo si propone di condurci alla perfetta santità, che passa anche attraverso la conoscenza della verità, tramite l’esercizio dell’intelletto e di quel recte scire che ci guiderà alla via della Salvezza.
“La santità della Chiesa ha segni non equivoci. È la santità che Cristo volle per la Chiesa, quella che deriva dai princìpi e dai mezzi di salute che essa offre a tutti, col sacrificio eucaristico e con i sacramenti; principi e mezzi di santificazione trasformano la vita individuale, familiare e sociale di coloro che non si sottraggono al loro influsso. I mali presenti sono quelli d’una società che vuole separarsi dalla Chiesa e, a loro modo dimostrano come il suo influsso santificatore è necessario più che mai.”