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De Victoria B.M.V contra Sanctae Ecclesiae hostes

Il solo nome «Lourdes» richiama alla mente i grandi mali portati da Voltaire e seguaci, ma insieme ricorda che tutti i loro sforzi, furono schiantati dalla Immacolata Madre di Dio!

Il solo nome «Lourdes» richiama alla mente i grandi mali portati da Voltaire e seguaci, ma insieme ricorda che tutti i loro sforzi, furono schiantati dalla Immacolata Madre di Dio! Le memorie del Giacobinismo in Francia, riferiscono quello che diceva Voltaire, e cioè: «Sono stufo di sentire ripetere che dodici uomini bastarono a stabilire il cristianesimo nel mondo: io ho una gran voglia di far vedere che uno solo sarà sufficiente a distruggerlo», Voltaire non poté cantare questa vittoria, ma la sua ambizione rimase come programma fondamentale per coloro che ne ereditarono lo spirito. Si era verso la metà del secolo XIX, quando ancora erano vive le ferite inflitte alla Chiesa di Francia dai persecutori tramontati, e la persecuzione non cessava. I buoni, nonostante l’eroico lavoro di ricostruzione cristiana, iniziata da uomini come Ozanam, Veuillet, Lacordaire, Montalembert ecc., non potevano che guardare con angoscia lo sgretolamento dello spirito religioso, perseguitato da un Renan, Comte, Mischelet, Cousin, il quale ultimo, in vena di profeta, diceva: «Il cristianesimo ormai ne avrà solo per una cinquantina di anni…!». In questa povera Francia, che parve concentrare nuove lotte contro la Chiesa, il Vangelo e tutte le istituzioni cattoliche, la Madre di Dio si degnò manifestarsi Madre di bontà e di grande misericordia. Questa Vergine Immacolata posò gli occhi suoi misericordiosi su uno dei paesi più modesti della Francia. Agli orgogliosi della scienza, oppose una creatura insignificante, la figlia di un povero mugnaio, addirittura analfabeta. Ricorse alle armi più derise, e cioè alle Apparizioni soprannaturali, preghiera del Rosario e il miracolo, del quale si negava la possibilità ed era giudicato grottesco il solo parlarne. Però davanti alle ripetute visioni di Maria alla quattordicenne Bernardetta Soubirous, davanti al movimento di folle che improvvisamente si stringevano attorno alla Madonna, davanti alle prime guarigioni avvenute, tutto concorreva a sconcertare gli avversari, quali, umiliati, si sforzavano a non darsi vinti. Contro la piccola veggente, si cominciò a svelare la teoria materialista. La pia Bernardetta venne sottoposta ad interminabili interrogatori tanto da parte dell’autorità civile che Ecclesiastica: ma Bernardetta Soubirous riuscì sempre con forza e con semplicità a sostenere la realtà delle Apparizioni e del loro contenuto. Finché nel 18 Gennaio 1862 si giunse al riconoscimento Canonico. Ma la lotta non cessava. Però la Vergine seppe, come in passato, anche allora suscitare uomini che difesero e sostennero la sua causa. In Italia, va ricordato uno dei più agguerriti difensori di Lourdes: il P. Gemelli O.F.M. Rettore della Università del S. Cuore di Gesù in Milano. Nel 1909 un indegno messere si diede a girare per le varie città della nostra Penisola, tenendo conferenze con le quali pretendeva liquidare per sempre le «menzogne di Lourdes». L’improntitudine con cui egli mentiva, le bestemmie con cui infiorava le sue affermazioni pseudoscientifiche per ingarbugliare gli uditori, erano cose da far rivoltare…!

Invitato a scendere in lizza, il P. Gemelli si rivelò un campione magnifico, braccando l’avversario dovunque, opponendo le armi della vera scienza alla fallacia. Tale intervento diede luogo alla pubblicazione del volume «La lotta contro Lourdes», che a sua volta fu scintilla di nuovi attacchi e nuove difese. Poi un secondo volume: «Ciò che rispondono gli avversari di Lourdes», nel quale il P. Gemelli raccoglieva le repliche alle accuse mossegli dalla Associazione Sanitaria Milanese. Si voleva ad ogni costo la distruzione di quanto era avvenuto a Lourdes ed il trionfo del materialismo. Ma la Vergine Immacolata intervenuta e col suo messaggio affidato all’umile Bernardetta, aveva risvegliata la vita cristiana in modo sicuro, in modo costante, sempre più crescente. La grande nemica di Satana e del peccato, schiantò ancora una volta l’errore e la perfidia dei suoi avversari. Lourdes divenne così il trionfo di Maria. Dal Santuario dei Pirenei venne l’incremento della devozione Mariana, aumentò il fervore, animò alla preghiera, crebbe la carità che si esercita verso i malati. In breve, 1’11 Febbraio 1858 a Lourdes fu acceso dalla misericordia di Maria un faro di luce, e quella luce fu un invito, fu una rivincita della verità sull’errore, della grazia sul peccato, dell’eterno su tutto ciò che è materiale e caduco. 

Prima di chiudere questo capitolo, ci piace ricordare quello che la pia Bernardetta raccontò come avvenuto durante l’Apparizione del 19 Febbraio. Mentre la fanciulla si tratteneva con la Vergine durante la detta Apparizione, ad un certo momento il silenzio di Massabielle, fu turbato da voci che si chiamavano, s’incrociavano, si accavalcavano come grida dì folla in tumulto. Una voce più rabbiosa di tutte urlava: Fila via… fila via…! La Vergine non fece altro che volgere gli occhi suoi verso quella parte. Bastò quello sguardo di sovrana autorità per ridurre al silenzio l’invisibile turba…! Segno chiaro che lo spirito del male, per quanto acceso di diabolico furore, allo sguardo di Maria, dovrà sempre confessare la propria e completa sconfitta. E il trionfo della Madre di Dio continua…!


Bibliografia

Testo tratto da: P. Amadio M. Tinti, Maria debellatrice delle eresie, “Lourdes”, Tipografia Pistoiese, 1960.

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