Gesù predice la sua passione

Viviamo questo intenso momento della sofferenza di Cristo guidati dal cappuccino padre Gaetano da Bergamo.

di Gaetano da Bergamo

Punto I

Più volte Gesù Cristo predice agli apostoli la sua amara Passione. ne parla dopo che Pietro l’ha dichiarato Figlio di Dio, allo scopo di eccitare tutti ad imitarlo nel portare pazientemente la croce, poiché non potrà godere con Lui nella gloria chi ora non vuole patire con Lui in terra. Ma Pietro gli si oppone, forse per il suo tenero amore, affermando che una Passione così disonorevole non conviene al vero e immortale Figlio di Dio.

Ritornando dalla Galilea a Gerusalemme, Gesù parla un’altra volta agli apostoli della sua Passione e mostra loro le disonoranti pene che Egli dovrà soffrire, affinché essi imparino dalle umiliazioni di un Dio ad essere umili. Ma che accade invece? Giacomo e Giovanni si lasciano cogliere dall’ambizione di salire in dignità, per cui bisogna che il Salvatore li riprenda e faccia loro comprendere che il suo regno è destinato soltanto agli umili.

Riflessione

Lo stesso accade anche a noi. Ma se gli apostoli potevano essere scusati per non aver ancora compreso il mistero della croce, quale scusa possiamo addurre noi, se non ricaviamo profitto dalla meditazione della Passione? Nella meditazione anche io propongo di mortificarmi ed umiliarmi, ma poi spesso, per opera del mio amor proprio o per quella del demonio, mi ribello alla mortificazione e all’umiltà. Ogni attimo della Passione di Gesù Cristo dice al mio cuore di imparare da Lui ad essere umile, eppure quanto spesso sono gonfio di amor proprio, pieno di vanità, di pretese, di puntigli!

Colloquio

Redentore dell’anima mia, riempitemi del vostro spirito, affinché io superi e vinca la ripugnanza che ho per i patimenti.  Quando si tratta di rinnegare una mia inclinazione troppo umana, conosco il mio dovere, ma d’altra parte mi sento debole e vile e per un nonnulla rifuggo dall’eseguire ciò che Voi mi ispirate. Quanto è grande la mia superbia! Eppure, quanti lumi e quanti stimoli a praticare l’umiltà mi vengono dalla vostra santa Passione! Gesù dolcissimo, Gesù amatissimo, maestro della vera pazienza e della vera umiltà, datemi queste virtù che vi siete degnato di insegnarmi. Non permettete che la vostra Passione sia infruttuosa per me. Io mi prostro ai piedi della vostra maestà e vi prego di darmi la grazia di meditarla con frutto.

Pratica

Imprimerò nel mio cuore questa massima: senza umiltà e senza pazienza non mi salverò. Sarò paziente, se sarò umile e sarò umile se rientrerò sovente in me stesso per ben conoscere le mie miserie.

Edoardo Consonni

Edoardo Consonni

Vice-direttore di Ecclesia Dei, ha conseguito il diploma presso il liceo scientifico “Blaise Pascal” di Busto Arsizio. Dottore in Fisica, ha completato gli studi per diventare dottore magistrale presso l’Università degli Studi di Milano.
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