✒ Fulton J. Sheen, da “Amatevi gli uni gli altri”
L’avarizia è l’amore disordinato dei beni terrestri. L’amore eccessivo della ricchezza dà all’uomo un « cuore d’oro », cioè un cuore freddo e giallo. “Ho procurato la ricchezza, senza tener conto dei diritti altrui?”
“Faccio spese superflue, soltanto per me e per i miei propri piaceri: per bere, per divertirmi, ecc., invece che per gli altri, cioè per i poveri, per gli ammalati, per il culto, ecc. ?”
“Mi preoccupo di aumentare i miei affari invece di pagare il salario dovuto per la vita dei miei dipendenti?”
“Ho passato molto tempo rifiutando di far l’elemosina ai poveri, ai bisognosi, ai derelitti?”
“Sono convinto che nel giorno della mia morte l’unico possesso che io avrò sarà quello che avrò dato, appunto perché il merito di quello che ho dato sarà ancora con me?
“Specialmente, ho meditato e medito su due insegnamenti del Maestro? « Non raccogliete tesori sulla terra, dove la tignuola e la ruggine consumano e dove i ladri bucano le pareti e rubano. Ma, invece, raccogliete tesori in cielo, dove la ruggine e la tignuola non consumano e dove i ladri non bucano le pareti e non rubano » (S. Matteo, 6, 19-20). «Cercate pertanto in primo luogo il regno di Dio e ciò che conduce al regno, e tutte queste cose vi saranno date in più ». (S. Matteo, 6, 33).