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Il Cuore Immacolato di Maria

Fu il cuore di Maria che espresse il suo sì a Dio, questa fu la sua risposta al Annunciazione. Con il suo amorevole consenso, Maria concepì Cristo prima nel suo cuore e poi nel suo grembo.

La devozione al Cuore Immacolato di Maria trova fondamento nelle Sacre Scritture. Nel Nuovo Testamento, ci sono due riferimenti al Cuore di Maria nel Vangelo secondo Luca:

Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. (Lc 2,19) e Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. (Lc 2,51) 

Fu il cuore di Maria che espresse il suo sì a Dio. Questa fu la sua risposta al messaggio inviato attraverso l’angelo nell’Annunciazione. Con il suo amorevole consenso, Maria concepì Cristo prima nel suo cuore e poi nel suo grembo. Il cuore di Maria può essere trovato anche sotto la croce del Calvario quando il soldato trafisse il costato di Gesù. Maria era lì; niente poteva separare Maria da suo figlio. Era così vicina a lui, unita a lui: una sola lancia trafisse due cuori; il cuore di Gesù letteralmente, e il cuore di Maria figurativamente. La profezia di Simeone nel Tempio si avverò quando disse: Anche a te una spada trafiggerà l’anima (Lc 2, 35), perché c’era anche il cuore di Maria che sanguinava con quello di Gesù alla crocifissione.

Storicamente, la devozione al Cuore Immacolato di Maria può essere fatta risalire al XII secolo con scrittori come Sant’Anselmo e San Bernardo di Chiaravalle che è considerato uno degli scrittori più influenti nella devozione mariana. San Bernardino da Siena è stato chiamato il Dottore del Cuore di Maria per i suoi scritti sul cuore di Maria. Egli scrisse: dal suo cuore, come da una fornace di Amore Divino, la Beata Vergine parlava le parole dell’amore più ardente

San Giovanni Eudes  aiutò con i suoi scritti a iniziare un rinnovamento in questa devozione. 

Egli fu determinante nella propagazione della devozione, tenendo la prima festa del cuore Immacolato di Maria ad Autun, in Francia nel 1648, e, avviando più società religiose in onore della devozione e scrivendo il libro Coeur Admirable (Ammiraile Cuore).

Sia Papa Leone XIII che Papa San Pio X lo chiamarono padre, dottore e apostolo del culto liturgico dei Sacri Cuori di Gesù e Maria. Anche due decenni prima delle prime celebrazioni liturgiche in onore del Cuore di Gesù, San Giovanni Eudes e i suoi seguaci osservarono l’8 febbraio come festa del Cuore di Maria già nel 1643. Papa Pio VII ne estese la celebrazione a qualsiasi diocesi o congregazione che lo richiedesse. Sant’Antonio Maria Claret, un missionario spagnolo del XIX secolo, fu anche influente nel promulgare la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Fondò i Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria. Sant’Antonio Maria Claret compose la seguente breve preghiera a Maria:

O Cuore di Maria, fornace e strumento d’amore, accendimi d’amore di Dio e del prossimo.

Sant’Antonio Maria Claret

La devozione al Cuore di Maria ebbe una maggiore fioritura dopo la manifestazione della Medaglia Miracolosa a Santa Caterina Laboure nel 1830 e le apparizioni della Madonna a Fatima dal 13 maggio al 13 ottobre 1917.

Nel 1942, venticinquesimo anniversario di Fatima, Papa Pio XII consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria. Lo stesso anno, assegnò la festa al 22 agosto, ottava dell’Assunzione. Il 4 maggio 1944, estese la Festa del Cuore Immacolato di Maria alla Chiesa Universale. Con le riforme liturgiche del Concilio Vaticano II nel 1969, la festa fu collocata il giorno successivo alla festa del Sacro Cuore di Gesù. Cioè il sabato dopo la seconda domenica dopo Pentecoste. Quest’anno la memoria liturgica è il 25 giugno.

Il Cuore Immacolato di Maria ci offre un esempio di come noi cristiani dovremmo amare. Come disse Papa Paolo VI :

Possa il Cuore Immacolato di Maria risplendere davanti agli occhi di tutti i cristiani come modello di amore perfetto verso Dio e verso il prossimo; li conduca ai Santi Sacramenti, in virtù dei quali le anime sono purificate dalle macchie del peccato e ne sono preservate. Li stimoli anche a riparare le innumerevoli offese contro la Divina Maestà. Risplenda, infine, come vessillo di unità e stimolo a perfezionare i vincoli di fraternità tra tutti i cristiani nel seno dell’unica Chiesa di Gesù Cristo, la quale ammaestrata dallo Spirito Santo, la onora con filiale affetto e pietà come Madre amatissima.

Paolo VI
Il Cuore Immacolato di Maria

ATTO DI CONSACRAZIONE AL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
(Dal sito del Vaticano)

O Maria, Madre di Dio e Madre nostra, noi, in quest’ora di tribolazione, ricorriamo a te. Tu sei Madre, ci ami e ci conosci: niente ti è nascosto di quanto abbiamo a cuore. Madre di misericordia, tante volte abbiamo sperimentato la tua provvidente tenerezza, la tua presenza che riporta la pace, perché tu sempre ci guidi a Gesù, Principe della pace.

Ma noi abbiamo smarrito la via della pace. Abbiamo dimenticato la lezione delle tragedie del secolo scorso, il sacrificio di milioni di caduti nelle guerre mondiali. Abbiamo disatteso gli impegni presi come Comunità delle Nazioni e stiamo tradendo i sogni di pace dei popoli e le speranze dei giovani. Ci siamo ammalati di avidità, ci siamo rinchiusi in interessi nazionalisti, ci siamo lasciati inaridire dall’indifferenza e paralizzare dall’egoismo. Abbiamo preferito ignorare Dio, convivere con le nostre falsità, alimentare l’aggressività, sopprimere vite e accumulare armi, dimenticandoci che siamo custodi del nostro prossimo e della stessa casa comune. Abbiamo dilaniato con la guerra il giardino della Terra, abbiamo ferito con il peccato il cuore del Padre nostro, che ci vuole fratelli e sorelle. Siamo diventati indifferenti a tutti e a tutto, fuorché a noi stessi. E con vergogna diciamo: perdonaci, Signore!

Nella miseria del peccato, nelle nostre fatiche e fragilità, nel mistero d’iniquità del male e della guerra, tu, Madre santa, ci ricordi che Dio non ci abbandona, ma continua a guardarci con amore, desideroso di perdonarci e rialzarci. È Lui che ci ha donato te e ha posto nel tuo Cuore immacolato un rifugio per la Chiesa e per l’umanità. Per bontà divina sei con noi e anche nei tornanti più angusti della storia ci conduci con tenerezza.

Ricorriamo dunque a te, bussiamo alla porta del tuo Cuore noi, i tuoi cari figli che in ogni tempo non ti stanchi di visitare e invitare alla conversione. In quest’ora buia vieni a soccorrerci e consolarci. Ripeti a ciascuno di noi: “Non sono forse qui io, che sono tua Madre?” Tu sai come sciogliere i grovigli del nostro cuore e i nodi del nostro tempo. Riponiamo la nostra fiducia in te. Siamo certi che tu, specialmente nel momento della prova, non disprezzi le nostre suppliche e vieni in nostro aiuto.

Così hai fatto a Cana di Galilea, quando hai affrettato l’ora dell’intervento di Gesù e hai introdotto il suo primo segno nel mondo. Quando la festa si era tramutata in tristezza gli hai detto: «Non hanno vino» (Gv 2,3). Ripetilo ancora a Dio, o Madre, perché oggi abbiamo esaurito il vino della speranza, si è dileguata la gioia, si è annacquata la fraternità. Abbiamo smarrito l’umanità, abbiamo sciupato la pace. Siamo diventati capaci di ogni violenza e distruzione. Abbiamo urgente bisogno del tuo intervento materno.

Accogli dunque, o Madre, questa nostra supplica.

Tu, stella del mare, non lasciarci naufragare nella tempesta della guerra.

Tu, arca della nuova alleanza, ispira progetti e vie di riconciliazione.

Tu, “terra del Cielo”, riporta la concordia di Dio nel mondo.

Estingui l’odio, placa la vendetta, insegnaci il perdono.

Liberaci dalla guerra, preserva il mondo dalla minaccia nucleare.

Regina del Rosario, ridesta in noi il bisogno di pregare e di amare.

Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità.

Regina della pace, ottieni al mondo la pace.

Il tuo pianto, o Madre, smuova i nostri cuori induriti. Le lacrime che per noi hai versato facciano rifiorire questa valle che il nostro odio ha prosciugato. E mentre il rumore delle armi non tace, la tua preghiera ci disponga alla pace. Le tue mani materne accarezzino quanti soffrono e fuggono sotto il peso delle bombe. Il tuo abbraccio materno consoli quanti sono costretti a lasciare le loro case e il loro Paese. Il tuo Cuore addolorato ci muova a compassione e ci sospinga ad aprire le porte e a prenderci cura dell’umanità ferita e scartata.

Santa Madre di Dio, mentre stavi sotto la croce, Gesù, vedendo il discepolo accanto a te, ti ha detto: «Ecco tuo figlio» (Gv 19,26): così ti ha affidato ciascuno di noi. Poi al discepolo, a ognuno di noi, ha detto: «Ecco tua madre» (v. 27). Madre, desideriamo adesso accoglierti nella nostra vita e nella nostra storia. In quest’ora l’umanità, sfinita e stravolta, sta sotto la croce con te. E ha bisogno di affidarsi a te, di consacrarsi a Cristo attraverso di te. Il popolo ucraino e il popolo russo, che ti venerano con amore, ricorrono a te, mentre il tuo Cuore palpita per loro e per tutti i popoli falcidiati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla miseria.

Noi, dunque, Madre di Dio e nostra, solennemente affidiamo e consacriamo al tuo Cuore immacolato noi stessi, la Chiesa e l’umanità intera, in modo speciale la Russia e l’Ucraina. Accogli questo nostro atto che compiamo con fiducia e amore, fa’ che cessi la guerra, provvedi al mondo la pace. Il sì scaturito dal tuo Cuore aprì le porte della storia al Principe della pace; confidiamo che ancora, per mezzo del tuo Cuore, la pace verrà. A te dunque consacriamo l’avvenire dell’intera famiglia umana, le necessità e le attese dei popoli, le angosce e le speranze del mondo.

Attraverso di te si riversi sulla Terra la divina Misericordia e il dolce battito della pace torni a scandire le nostre giornate. Donna del sì, su cui è disceso lo Spirito Santo, riporta tra noi l’armonia di Dio. Disseta l’aridità del nostro cuore, tu che “sei di speranza fontana vivace”. Hai tessuto l’umanità a Gesù, fa’ di noi degli artigiani di comunione. Hai camminato sulle nostre strade, guidaci sui sentieri della pace. Amen.

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