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Immacolata Concezione della Beata V. Maria

Una breve riflessione sulla festa dell'Immacolata Vergine Maria.

Nella festa della tua Immacolata Concezione torno a venerarti, o Maria, ai piedi di quest’effigie, che da Piazza di Spagna consente al tuo sguardo materno di spaziare su questa antica, e a me tanto cara, città di Roma. Sono venuto qui, stasera, a renderti l’omaggio della mia devozione sincera. E’ un gesto nel quale si uniscono a me, in questa Piazza, innumerevoli romani, il cui affetto mi ha sempre accompagnato in tutti gli anni del mio servizio alla Sede di Pietro.
Sono qui con loro per iniziare il cammino verso il cento cinquantesimo anniversario del dogma che oggi celebriamo con gioia filiale.

Immacolata concezione: in questa festa si celebra il concepimento della Vergine Maria, avvenuto certamente in modo naturale, ma “immacolato“. Ciò significa che nel momento stesso del concepimento, a differenza di ogni altra creatura, è stata preservata dal peccato originale.

Maria è la prima dei redenti e a lei, Dio Padre applica anticipatamente i meriti della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo: misteri di grazia, di amore, mistero di incomparabile bellezza che le insidie di satana non riescono ad infrangere.

Il Signore bussa alla sua porta, bussa al cuore di quella giovane donna, promessa sposa di Giuseppe, e le chiede il suo si, la sua adesione ad un progetto immenso: vuoi diventare la madre di mio Figlio?
Certo Maria è turbata, si pone domande, è una creatura umana quindi è lecito pensare che ne fosse un po spaventata, ma il suo cuore si apre e la sua bocca pronuncia quelle parole che conosciamo molto bene. Quelle stesse parole che ogni giorno recitiamo nell’Angelus:

“Ecce ancilla Domini fiat mihi secundum verbum tuum”

Maria offre tutta se stessa, il suo cuore, la sua mente. Quando le campane suonano, all’alba, a mezzogiorno e alla sera, dobbiamo riprendere l’abitudine di recitare questa preghiera, facendo memoria del mistero di Dio: il Figlio di Dio si è incarnato nel seno della Vergine Maria.

Che cosa vuol dire Immacolata Concezione?

Immacolata, Vergine bella,
Di nostra vita tu sei la stella,
Fra le tempeste, deh, guida il core
di chi Ti chiama stella d’amore.

Siam peccatori, ma figli tuoi,
Immacolata, prega per noi.

La Vergine Maria, pur essendo stata concepita da Sant’Anna e San Gioacchino, non è mai stata toccata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento.

Perché è stata concepita senza peccato?

Tu che nel cielo siedi regina,
a noi pietosa lo sguardo china;
pel divin figlio, che stringi al petto,
deh, non privarci del tuo affetto.

Siam peccatori, ma figli tuoi,
Immacolata, prega per noi.

Due sono i motivi per cui la Vergine Maria è stata concepita senza macchia di peccato: primo perché avrebbe dovuto concepire il Verbo incarnato e quindi portare nel suo grembo il Dio fatto uomo; secondo perché avrebbe dovuto dare al Verbo incarnato la natura umana. Infatti sappiamo che Gesù è vero Dio, ma anche vero uomo. Non si può dunque pensare che Dio, somma perfezione e purezza, possa aver ricevuto la natura umana da una creatura toccata –anche se brevemente – dal peccato e, quindi, in quanto tale, soggetta in qualche modo all’azione del Maligno.

Da cosa si capisce che Maria è Immacolata?

Nell’Annunciare il Vangelo, l’Angelo Gabriele non usa parole a caso ma dice: piena di grazia. Queste parole fanno capire che non si tratta solo di un saluto ma che chi viene salutato è pieno della vita di Dio, totalmente pieno di questa Vita perché costitutivamente immacolato.

Chi ha promulgato il dogma?

La tua preghiera è onnipotente,
innanzi al trono di Dio clemente:
sotto il tuo scettro Iddio s’inchina,
deh, non sdegnarci, o gran Regina.


Siam peccatori, ma figli tuoi,
Immacolata, prega per noi
.

Il dogma fu promulgato nella Cappella Sistina dal beato Pio IX l’8 dicembre 1854. Il Pontefice, durante il suo esilio in Gaeta (1849-1851), aveva fatto voto in una cappella dedicata all’Immacolata che, qualora avesse ricevuto la grazia del ritorno a Roma e del ripristino dell’ordine cristiano nell’Europa, allora sconvolta dalla Rivoluzione, avrebbe appunto impegnato tutto se stesso nell’attuazione della proclamazione del gran dogma mariano.

Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum, Benedicta tu in mulieribus, et benedictus fructus ventris tui, Jesus. Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostrae. Amen.

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