Con l’animo colmo di silenzio e di reverente partecipazione, Ecclesia Dei, per voce del suo direttore e di tutta la redazione, si unisce al cordoglio della Chiesa universale per la morte del Sommo Pontefice Papa Francesco, 266º successore dell’Apostolo Pietro, guida visibile della Chiesa di Cristo per dodici anni.
Nel solco della fede cattolica, sappiamo che la morte non è semplicemente la fine, ma il momento in cui un’anima, segnata dal carattere indelebile dell’Ordine sacro e investita della suprema responsabilità pastorale di cui è rivestito il Sommo Pontefice, si presenta al cospetto del Giudice eterno.
È il tempo della preghiera, del raccoglimento, del silenzio che si fa supplica: perché la misericordia del Signore accolga colui che, chiamato a confermare i fratelli nella fede, ha portato sulle spalle il peso della Chiesa, con le sue gioie e le sue ferite, le sue speranze e le sue contraddizioni.
Non è oggi il momento del bilancio, né della memoria selettiva. È il tempo della carità, della pietà cristiana e della fede nella promessa pasquale: “Chi crede in me, anche se muore, vivrà” (Gv 11,25).
Noi affidiamo l’anima del Pontefice defunto all’intercessione materna di Maria Santissima, Regina degli Apostoli e Madre della Chiesa, perché lo accompagni incontro al suo Figlio glorioso. Preghiamo affinché possa contemplare in eterno il Volto di Colui che ha cercato di servire in terra, anche tra le inevitabili fragilità dell’umanità.
Nel rispetto dovuto alla sua persona e alla sua alta missione, ci stringiamo in comunione di preghiera con tutta la Chiesa, invocando tempi di rinnovata fedeltà alla Tradizione viva, nella verità e nella carità.
Requiem aeternam dona ei, Domine, et lux perpetua luceat ei. Requiescat in pace. Amen.
Alex Vescino
Direttore