L’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Terge foeditatem meam, Domina, quae semper rutilas puritate. Tergi la mia miseria, o Signora, Tu che sempre rifulgi di purezza. [1]

L’8 dicembre, ogni cuore cattolico si riempie di gioia e riverenza, celebrando la solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, un giorno che onora l’istante in cui Dio, nella Sua misericordia infinita, preservò Maria dal peccato originale. Questa solennità richiama alla memoria quell’eterna promessa di redenzione fatta ai nostri progenitori: la Vergine destinata a generare il Redentore, colei che avrebbe schiacciato il capo del serpente infernale. In Maria, Dio ha riservato per l’umanità una purezza senza macchia, un dono unico di santità che supera ogni immaginazione. Da quella prima scintilla di vita nel grembo della madre, Sant’Anna, Maria fu immune dalla corruzione che segnò tutti i figli di Adamo.

La Sua anima fu immediatamente colmata da una grazia incomparabile, facendola apparire agli occhi di Dio tutta bella, come la Chiesa canta: «Tota pulchra es, Maria, et macula originalis non est in te».[2] La dottrina dell’Immacolata Concezione, creduta dai santi Padri e insegnata per secoli dai teologi, fu solennemente dichiarata dogma di fede dal Beato Pio IX l’8 dicembre 1854 nella bolla Ineffabilis Deus, suscitando gioia e fervore in tutto il mondo cattolico. [3]

Con questa definizione, la Chiesa affermava con autorità infallibile che Maria, per singolare privilegio di Dio, fu concepita immune dal peccato originale fin dal primo istante della sua esistenza grazie ai meriti previsti del sacrificio di Cristo. Questo dogma espresse l’incommensurabile amore di Dio, che in Maria ha voluto anticipare per l’umanità il trionfo della redenzione, rendendola immune dal peccato. Come scrisse il santo Dottore Sant’Anselmo: «Era giusto che la Vergine fosse ornata della più grande purezza possibile, perché Dio l’avrebbe scelta come Sua Madre». [4]

Se per la costruzione del Tempio di Gerusalemme Dio ordinò purificazioni e consacrazioni, quanto più avrebbe preparato Maria, la vera Arca dell’Alleanza, il Tabernacolo vivente che avrebbe ospitato nel Suo grembo l’incarnazione del Verbo.[5] Ella fu colmata di grazie non solo per essere stata liberata dal peccato, ma anche per essere immune da ogni inclinazione al male. In lei, la debolezza della nostra carne e il morso della concupiscenza non ebbero presa, poiché il Suo cuore restò sempre fervente di amore per Dio.

La concezione immacolata di Maria risplende come un’alba luminosa, annuncio della venuta di Cristo, il Sole di giustizia. La tradizione della Chiesa la esalta così: «Splendore come il sole, terribile come un esercito schierato»[6], prefigurando la vittoria definitiva del Figlio sulla potenza delle tenebre. In Maria, l’umana natura di Adamo si rigenera, trovando in Lei il frutto di redenzione: un’anima pura, priva della macchia che aveva avvolto il mondo dal peccato originale.

L’Immacolata è il modello perfetto di umiltà e purezza. Sebbene preservata dal peccato, Maria si dichiarò sempre la serva del Signore, consapevole che tutto era dono di Dio. Nella Sua immacolata concezione, contempliamo la bellezza della perfetta sottomissione alla volontà divina, un’assenza totale di orgoglio e di superbia. Come figli e figlie della Chiesa, siamo chiamati a imitare la Sua purezza, sforzandoci di svuotare i nostri cuori da ogni egoismo e da ogni passione disordinata, affinché Dio possa colmarli della Sua grazia. [7]

Mentre celebriamo la festa dell’Immacolata Concezione, innalziamo preghiere a Maria, chiedendole di purificare i nostri cuori e di fortificarci nelle nostre lotte contro il peccato. In Lei, la Chiesa vede il segno tangibile della vittoria finale sul male, l’aurora della salvezza che preparò la venuta di Cristo. Offriamo i nostri omaggi alla Vergine, lodando il dono che Dio ci ha fatto nella Sua Persona: «Tu sei l’Arca della salvezza, il Giardino chiuso in cui non poté entrare il serpente, il Giglio tra le spine».[8]

O Maria, concepita senza peccato, Madre purissima, proteggi i tuoi figli, guida le nostre anime alla luce del Tuo Figlio e rendici partecipi della Tua purezza e del Tuo amore immacolato.


  1. Bonaventura da Bagnoregio, Psalterium Majus Beatissimae Mariae Virginis, Salmo 81
  2.  Antifona Tota pulchra es, Breviario Romano, utilizzata nella festa dell’Immacolata Concezione e in altre celebrazioni mariane
  3. Pio IX, Ineffabilis Deus, 8 dicembre 1854.
  4. Anselmo di Canterbury, De Conceptu Virginali et de Originali Peccato, cap. XVIII.
  5. Riferimenti a immagini bibliche e patristiche, come quelle della Nuova Alleanza, sono presenti nella tradizione cattolica, ad esempio nel Cantico dei Cantici 4:12 e nelle Litanie Lauretane
  6. Immagine presente nella tradizione devozionale e poetica mariana, da Cantico dei Cantici 6:9, applicata simbolicamente a Maria.
  7. Tommaso d’Aquino, Summa Theologica, III, Q. 27.
  8. Simboli tratti da Cantico dei Cantici e usati ampiamente nella letteratura patristica e medievale per rappresentare la purezza e santità di Maria.
Diego Passaniti

Diego Passaniti

Redattore presso Ecclesia Dei. Ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria per I'Ambiente e il Territorio, presso l'Università di Reggio Calabria. Attualmente svolge la professione di docente di fisica presso le scuole superiori.
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