L’affermazione della necessità e della perfetta validità della prassi del Battesimo dei bambini, praticata da tempo immemorabile nella Chiesa latina, offre lo spunto per alcune importanti considerazioni sulla dinamica e sull’economia sacramentale. Anzi, sotto questo particolare aspetto, la prassi della Chiesa orientale è ancora, se possibile, più significativa e esplicativa. Riprendiamo uno dei canoni più espliciti del decreto sul Battesimo del Concilio di Trento: “Se qualcuno afferma che i bambini, poiché non hanno la capacità di credere, ricevuto il battesimo non devono essere considerati cristiani e quindi divenuti adulti, devono essere ribattezzati; o che è meglio omettere il loro battesimo, piuttosto che battezzarli nella fede della Chiesa, senza un loro atto di fede personale: sia anatema”. Viene dunque conferito un sacramento ad una creatura che ne è totalmente incosciente, che non può nemmeno chiederlo o rifiutarlo, che è completamente ignara, da un punto di vista umano, di quello che le è accaduto. Abbiamo mai pensato seriamente a cosa queste cose possono significare? Cosa implica questa dottrina? Lasciamoci per un attimo stupire e sconcertare da questi fatti: il battesimo è talmente necessario alla salvezza che può, anzi deve essere amministrato a una creatura del tutto ignara e incosciente, anche senza un suo atto di volontà o di richiesta. In Oriente, addirittura, i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana (battesimo, confermazione e eucaristia) vengono conferiti simultaneamente: sì, anche la comunione, che viene amministrata all’infante con un cucchiaino contenente il sangue di Cristo. Si comprende allora che il piano di azione dei sacramenti – e quindi della Grazia – è prettamente spirituale, “sovracosciente” e insensibile. Si tratta di un’azione divina, operata da Dio in persona, sulla sostanza stessa dell’anima che produce effetti straordinariamente meravigliosi operati, appunto, dalla sola virtù divina (secondo il celebre adagio “ex opere operato”) senza alcuna partecipazione o cooperazione da parte del soggetto interessato. Effetti salutari e necessari al bene spirituale della persona! Si badi che, anche per quanto riguarda i sacramenti conferiti agli adulti, la dottrina non cambia. Devono certamente essere ricevuti con le “debite disposizioni”, ma la loro mancanza non impedisce che l’effetto spirituale del sacramento, sia, di per sé, sempre e comunque attivo. Se uno si accosta alla comunione senza essere in grazia di Dio, nondimeno (purtroppo!!!) riceve veramente il corpo di Cristo, che di per sé conserva tutta la sua efficacia santificante; non può dispiegarla appieno, anzi si tramuta in veleno, a causa delle cattive disposizioni dell’anima, ma di per sé conserva tutta la sua potenza santificante. Del resto anche quando ci accostiamo ai sacramenti stando in grazia, chi di noi ha mai “sentito” qualcosa?