attualità - s. quaresima
Le ceneri e la Quaresima
Con il martedì grasso si conclude il carnevale: questo è l'ultimo giorno in cui si può mangiare in abbondanza (da ciò deriva il nome). Nel giorno successivo, invece, si rispetta il digiuno mangiando pasti frugali ed evitando la carne.
Alex Vescino
24 Febbraio 2020 • Tempo di lettura: 2 minuti
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Le ceneri e la Quaresima
Con il martedì grasso si conclude il carnevale: questo è l'ultimo giorno in cui si può mangiare in abbondanza (da ciò deriva il nome). Nel giorno successivo, invece, si rispetta il digiuno mangiando pasti frugali ed evitando la carne.
Alex Vescino
24 Febbraio 2020
Tempo di lettura: 2 minuti
Con il martedì grasso si conclude il carnevale: questo è l'ultimo giorno in cui si può mangiare in abbondanza (da ciò deriva il nome). Nel giorno successivo, invece, si rispetta il digiuno mangiando pasti frugali ed evitando la carne.
In questo giorno, mercoledì delle ceneri, la Chiesa ci ricorda le parole proferite da Dio ad Adamo: memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris (in italiano è tradotto così: ricordati, uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai). Il Signore ricorda al primo uomo che, su questa terra, come tutti quanti noi, è solo di passaggio. Per questo motivo il cristiano celebra il giorno delle ceneri.
La liturgia di questo giorno prevede che il sacerdote sparga della cenere benedetta sul capo dei fedeli. La cenere si ottiene bruciando le palme della domenica delle palme dell'anno precedente.
Ha così inizio la Quaresima: un periodo di penitenza che dura quaranta giorni. I quaranta giorni della Quaresima corrispondono ai giorni che Gesù ha trascorso nel deserto, tentato dal demonio.
Per la Quaresima esistono particolari caratteristiche liturgiche, infatti si omette il Gloria, non si canta nemmeno l'Alleluia (sostituito dal "gloria e lode a te Signore Gesù" nel nuovo rito), le memorie dei santi non vengono celebrate, e infine, non si possono usare fiori per ornare l'altare.
E' però necessario ricordare che in Quaresima è previsto il digiuno e l'astinenza dalle carni. Vediamo le pratiche indicazioni:
La base di questo tipo di digiuno è che si faccia colazione come d’abitudine, poi si consumi solo un pasto durante il resto della giornata. Si può scegliere tra pranzo o cena, secondo le proprie abitudini, la propria salute e il proprio lavoro. Un’altro pasto sarà sostituito da un semplice spuntino, secondo le proprie necessità. In questo modo, per esempio, se si sceglie il pranzo come pasto completo, a cena si mangi solo qualcosa di leggero. L’importante, e qui sta l’essenza del digiuno, è la disciplina, il non mangiare niente oltre questi tre pasti.
Quello che importa è troncare l’abitudine di “mangiucchiare”, di aprire il frigorifero più volte al giorno per “spizzicare” qualcosa. Evitare completamente, in questo giorno, le caramelle, i dolci, i cioccolatini, i biscotti e cose di questo tipo. Lasciare da parte le bevande rinfrescanti ed il caffè. Per i più indisciplinati (e molti di noi lo siamo) già questo è un vero digiuno e di quelli difficili! In questo tipo di digiuno non si soffre la fame. Più le persone si impongono una disciplina, più mettono a freno la gola! Ed è proprio questa la finalità del digiuno.
Con questi propositi vi auguriamo dunque una buona Quaresima! Continuate a pregare perché questa epidemia giunga al termine e quante più persone possibili possano salvarsi dalla malattia. Vergine Maria prega per noi!Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario