12 settembre 1820. Vidi la costruzione di una chiesa fantasiosa e strana. Il coro era diviso in 3 parti, ciascuno sollevato di qualche scalino rispetto al precedente; e sotto di esso vi era una profonda coltre di nebbia. Sulla prima piattaforma del coro c’era un seggio, sulla seconda un catino d’acqua e sul terzo, un tavolo. Non ho visto un solo angelo aiutare nella costruzione, ma numerosi fra gli spiriti planetari [della terra] più violenti trascinavano ogni sorta di roba nella cripta, dove soggetti in piccoli mantelli ecclesiastici li ricevevano depositandoli nei vari spazi. Niente proveniva dall’Alto, tutto proveniva dalla terra e regioni oscure, tutto era stato costruiti da spiriti planetari. L’acqua soltanto sembrava avesse qualcosa di santo in sé. Vidi un’enorme quantità di strumenti portati dentro alla chiesa e tante persone, persino bambini, avevano differenti oggetti, come se stessero cercando di fare qualcosa, ma tutto era oscuro, assurdo, morto! La divisione e la distruzione regnavano ovunque. Lì vicino vidi un’altra chiesa brillante e ricca con grazie dal cielo e angeli che salivano e scendevano. In essa c’era vita e crescita, tiepidità e dissipazione, ma nonostante ciò sembrava un albero pieno di linfa se paragonato all’altra cassa di istituzioni senza vita. La prima [ndr la chiesa orpellata ma dissipatrice] pareva un uccello in volo, la seconda [ndr quella che pareva una cassa senza vita, la chiesa oscura] un drago di carta con la coda piena di festoni e scritti che si trascinava su un campo di paglia. Vedevo che molti degli strumenti della nuova chiesa, come dardi e lance, volevano essere utilizzati contro la Chiesa vivente. Tutti trascinavano qualcosa di diverso, mazze, bastoni, pompe, mazze, burattini, specchi, trombe, corni, soffietti, ogni sorta di roba. Nella cripta di sotto (la sacristia) alcune persone impastavano il pane ma non veniva e non sarebbe lievitato. Gli uomini nei mantelletti ecclesiastici portavano legno sugli scalini del pulpito per dare [ndr dargli] fuoco. Essi soffiavano e lavoravano duramente ma il fuoco non prendeva e tutto ciò che producevano era fumo e caligine. Quindi, spaccarono il tetto facendo un buco nel soffitto e issarono un tubo ma il fumo non saliva e l’intero posto divenne nero e soffocante. Qualcuno suono un corno cosi violentemente da far lacrimare. Tutto in questa chiesa apparteneva alla terra e tornava alla terra, era tutto morto, lavoro di facoltà meramente umane, una chiesa all’ultima moda, una chiesa di invenzione umana come la nuova chiesa eterodossa in Roma.
12 novembre 1820. Vidi nuovamente la strana Chiesa con nulla di santo in sé stessa e i numerosi spiriti planetari lavoranti ad essa. Vedevo al contempo venire eretta un’istituzione cattolica, angeli, santi e cristitani tutti lavoranti insieme; solo qui mi è stata mostrata una sintonia fra i vari lavoratori sotto forme più meccaniche. Gli spiriti planetari salivano e scendevano sparando raggi su questi lavoratori ma tutto quel che facevano era in accordo con la sola ragione umana. Vidi uno spirito in alto disegnare linee e tracciare figure che immediatamente venivano svolte di sotto. Vidi l’influenza degli orgogliosi spiriti planetari nella loro relazione con le costruzioni che si estendevano fino ai luoghi più distanti. Tutte le fasi ritenute utili o necessarie nella costruzione o nel mantenimento di tale chiesa erano prese nei più remoti paesi, e persone e cose, dottrine e opinioni contribuivano alla stessa. L’intera scena era colorata con intensi egoismi, presunzioni e violenza. Non ho visto un singolo angelo o santo aiutare in questo lavoro. [ndr Segue una visione di un popolo “selvaggio” armato sino ai denti esclamante “costruitela quanto più solida potete, noi ve la distruggeremo” e di un’orribile cerimonia di sepoltura e successivo disseppellimento di un uomo indossante una stella sul petto].
Aprile 1823. Vidi che molti pastori si erano fatti coinvolgere in idee che erano pericolose per la Chiesa [ndr segue una supplica ai vescovi affinché migliorino affinché i presbiteri seguano il loro esempio e si parla di un certo soggetto anonimo che aveva piani per la distruzione della Chiesa ma con l’aiuto della beata e del vero papa si convertì sul letto di morte dopo una lunga malattia espiatoria]. Stavano costruendo una Chiesa grande, strana, e stravagante. Tutti dovevano essere ammessi in essa per essere uniti ed avere uguali diritti: evangelici, cattolici e sette di ogni denominazione. Una vera comunione dell’empietà con un pastore e un gregge. Doveva esserci un papa, un papa stipendiato ma senza possedimenti. Tutto era pronto e molte cose finite ma al posto dell’altare vi era solo abominazione e desolazione. Tutto doveva essere così in questa nuova chiesa ed è per questo che aveva dato fuoco alla vecchia Chiesa; ma Dio aveva altri progetti.