Malta: un museo a cielo aperto della fede cattolica

A sud del Mediterraneo un arcipelago che vanta una storia millenaria. Crocevia di culture e civiltà diverse, l’identità di Malta ha il volto della fede cattolica. Dal naufragio di San Paolo alle 365 chiese disseminate sull’isola: una storia ininterrotta dal sapore “tutto tradizionale”.

Malta: un museo a cielo aperto della fede cattolica

A sud del Mediterraneo un arcipelago che vanta una storia millenaria. Crocevia di culture e civiltà diverse, l’identità di Malta ha il volto della fede cattolica. Dal naufragio di San Paolo alle 365 chiese disseminate sull’isola: una storia ininterrotta dal sapore “tutto tradizionale”.

Si estende per soli 316 kmed è incastonata nel fondo del Mediterraneo: è l’isola di Malta,  che con le sue 365 chiese (una per ogni giorno dell’anno) è un vero e proprio tesoro di architettura religiosa ma anche un tesoro di tradizioni cattoliche cristallizzate in un tempo lontano. 

La forte devozione cattolica dei maltesi ha portato alla costruzione di chiese in ogni angolo dell’isola. Il primo ad evangelizzare l’arcipelago è stato San Paolo, naufragato lì nel 60 a.C.  insieme a San Luca mentre si dirigevano a Roma, segnando così l’inizio del Cristianesimo a Malta. Di questo avvenimento, festeggiato in maniera sentita e solenne il 10 febbraio, troviamo conferma negli Atti degli Apostoli al capitolo 27. Della loro permanenza rimane un affresco in una grotta raffigurante la Madonna con Gesù bambino, opera dell’evangelista Luca. L’icona, oggi venerata e riportata al suo massimo splendore,  e di cui si narra sia la prima icona mariana della storia per antichità, si trova nel santuario di Mellieħa (che è parte della Rete mariana europea, che conta 20 santuari mariani in 20 diverse nazioni).

Fatta questa doverosa parentesi, utile forse a spiegare il perché di così tante chiese sull’isola, c’è da dire che la ricchezza di questa tradizione cattolica si rispecchia con fecondità anche nell’architettura. Le chiese maltesi, infatti, spaziano da quelle medievali a quelle barocche, passando per lo stile gotico e neoclassico. Una varietà, insomma, capace di offrire un affascinante percorso storico-artistico. Alcune chiese sono vere e proprie cattedrali per le loro dimensioni, altre più piccole, ma ugualmente scrigni di tesori e storie inestimabili. La fertilità della fede cattolica è ritratta nell’integrazione delle chiese al paesaggio. Molte di queste sono state inglobate in un tessuto urbano,  sempre più feroce e antiestetico, dove le loro imponenti facciate sono a ridosso di piazze, vicoli stretti o rotatorie. Altre, invece, sorgono in posizioni panoramiche a strapiombo sul blu zaffiro del mare, offrendo non solo viste mozzafiato, ma una vera e propria esperienza spirituale. 

Nel giorno del Giovedì Santo, i fedeli maltesi visitano sette chiese diverse per rendere omaggio agli altari della reposizione. Il pellegrinaggio è senza dubbio facilitato per la numerosità di chiese poste in brevi distanze. Questa usanza sottolinea, di nuovo, la forte connessione che c’è con la tradizione religiosa dell’isola. La visita delle sette chiese è un momento di profonda riflessione sulla propria fede e un’opportunità per rinnovare il proprio impegno spirituale. Portare avanti delle tradizioni unisce famiglie e comunità, creando un senso di appartenenza e di condivisione.  Anche le feste patronali ne sono un vitale ed apprezzabile esempio, in questo senso. Ogni villaggio maltese festeggia il proprio santo patrono con processioni molto sentite e fuochi d’artificio,  ma anche addobbando il paese come fosse una vera e propria chiesa “a cielo aperto”.  

Volendo scegliere solo alcune delle chiese che meritano di essere visitate : 

  • La Cattedrale di San Giovanni a La Valetta costruita tra il 1572 e il 1577, esempio straordinario di architettura barocca, centro della vita religiosa e sociale dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, simbolo del loro potere e della loro ricchezza. Malgrado la facciata principale sia sobria, all’interno si assiste ad un’esplosione di ricche decorazioni in ori, marmi colorati, stucchi e dipinti. Il pavimento, anch’esso in marmo, è uno dei più famosi al mondo perché custodisce sotto di esso oltre 400 tombe di cavalieri e nobili. La cattedrale ospita due capolavori di Caravaggio, quali La Decollazione di San Giovanni Battista e San Girolamo scrivente, di cui il primo vanta l’unica firma autografa dell’autore, nonché di essere la tela più grande dell’artista. Le pareti della Cappella dei Cavalieri, sono decorate con gli affreschi di Mattia Preti, uno dei più importanti pittori del Seicento.
  • La chiesa di San Paolo a Rabat, costruita nel 1683 per sostituirne una precedente, anche lei espressione dell’arte barocca. Sotto l’edificio c’è la grotta di San Paolo dove si ritiene che l’apostolo abbia predicato durante la sua permanenza sull’isola. Adiacente alla chiesa ci sono le catacombe di San Paolo, un’affascinante testimonianza della storia cristiana dell’isola. Luoghi, questi, che sono stati visitati anche da San Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Papa Francesco. 
  • La chiesa di San Gregorio a Zejtun, un raro gioiello architettonico che fonde stili come quello gotico, romanico e barocco, rispecchiando le diverse epoche in cui venne costruita e ristrutturata. Per la sua posizione la chiesa fungeva anche da torre di vedetta, perché offriva una vista panoramica sulle baie circostanti. L’edificio può dirsi “fortificato” perché progettato per fungere da torre di guardia, ed una leggenda,che continua ad affascinare i visitatori, narra che esiste un tunnel segreto che collega la chiesa alla città di Marsaxlokk
  • Il Santuario mariano di Ta’-Pinu, situato sull’isola di Gozo, è sicuramente uno dei luoghi più sacri e visitati di Malta, meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. La prima apparizione è avvenuta nel 1883 ad una contadina del posto, Carmela Grima, invitata dalla Madonna a recitare tre Ave Maria al giorno per tre giorni consecutivi. Il santuario è stato inaugurato nel 1931, è in stile neoromanico, con linee semplici, ma maestose, e una considerevole cupola. Dietro l’altare maggiore si trova la piccola cappella dove avvenne l’apparizione, con l’immagine miracolosa della Madonna. 

Insomma è innegabile che tutta la storia di Malta sia strettamentee intimamente legata alla religione. Catacombe, chiesti rupestri, tempi megalitici , il lungo governo dell’Ordine di San Giovanni, testimoniano l’intreccio di una presenza umana e religiosa millenaria. Malta è un unicum, che con le sue 365 chiese, ha tutti gli aspetti di un “museo a cielo aperto” della fede cattolica. Le chiese maltesi non sono solo edifici religiosi: sono la prova di un passato glorioso e forte, sono espressione di una devozione popolare e luoghi di incontro e di scambio culturale sopravvissuti per secoli, e di cui oggi possiamo ancora stupirci.

Arianna Trosini

Arianna Trosini

Correttrice di bozze. Ha conseguito il diploma presso il Liceo Scientifico D’Ascanio di Montesilvano. Successivamente ha conseguito la laurea in Lettere Moderne e poi la Laurea Magistrale in Filologia e Letterature Moderne presso l’Università Unimarconi di Roma.
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