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Nostra Signora di Fatima 

Una Signora vestita tutta di bianco, più splendente del sole, che diffondeva una luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno d’acqua limpida, attraversato dai raggi del sole più ardente.

12 Maggio 2023. In questo stesso giorno di circa 106 anni fa, il mondo -nella sua interezza, o quasi- era dilaniato dalla Prima Guerra Mondiale, che non accennava a terminare in alcun modo. Ma forse, l’evento più importante ed eclatante che si verificò durante quegli anni non fu tanto la disfatta di Caporetto o lo scoppio della rivoluzione russa, quanto, piuttosto, la nota apparizione della Madonna ai tre pastorelli di Fatima (Lucia, Francesco e Giacinta), avvenuta il 13 Maggio 1917. 

I tre bambini, rispettivamente di 10, 9 e 7 anni, in quella luminosa domenica di sole scelsero quale pascolo per le loro greggi la Cova da Iria, una campagna di proprietà dei genitori di Lucia. Improvvisamente, verso mezzogiorno, notarono nel cielo un lampo, e per questo, convinti che stesse per arrivare un brutto temporale, si diressero verso casa. Rimasero tuttavia sbigottiti e paralizzati poco dopo, quando, dopo un secondo lampo, sopra un elce, videro apparire un globo luminosissimo con al centro la figura di una donna. Secondo le loro parole, si trattava di “una Signora vestita tutta di bianco, più splendente del sole, che diffondeva una luce più chiara e intensa di un bicchiere di cristallo pieno d’acqua limpida, attraversato dai raggi del sole più ardente”. Ella non disse chi fosse, ma chiese ai tre pastorelli di ripresentarsi il 13 di ogni mese, in quello stesso luogo e in quella stessa ora per sei mesi consecutivi. Chiese, inoltre, di offrire i loro sacrifici e le loro sofferenze presenti e future a Dio, in riparazione dei peccati con cui Egli è offeso e come supplica per la conversione dei peccatori. Infine, prima di congedarsi, li sollecitò alla recita del Rosario ogni giorno, per ottenere la pace nel mondo e la fine della guerra. 

I tre fanciulli così fecero, e durante il lavoro quotidiano furono ben contenti di pregare, di sacrificarsi e di rinunciare ai loro pasti per donarli ai più poveri o alle pecore. Trascorsero in questo modo il loro tempo, fino al 13 Giugno 1917, giorno della seconda apparizione. 

In essa, la Madonna -che tuttavia non si era ancora presentata come tale- oltre a ribadire quanto detto il mese precedente, chiese ai tre pastorelli di imparare a leggere e scrivere e rivelò che ben presto Francesco e Giacinta l’avrebbero raggiunta in Cielo, mentre Lucia sarebbe dovuta rimanere in Terra, poiché tramite Lei Gesù avrebbe voluto stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Detto questo, si allontanò verso Oriente fino a scomparire, lasciando nell’animo dei giovani una profonda gioia.

Quest’ultima venne però turbata dalle continue persecuzioni in famiglia: la voce che essi vedessero la Vergine si era ormai sparsa velocemente in tutto il resto della regione, e i loro genitori, specialmente quelli di Lucia, convinti che i figli si fossero inventati tutto, pretendevano che ritrattassero e che ammettessero pubblicamente di star mentendo. Addirittura, la stessa Lucia venne condotta dal parroco del paese, il quale, in seguito ad un minuzioso interrogatorio, le disse che quanto lei vedeva e sentiva non era altro che un inganno del demonio: questo sconvolse talmente tanto la piccola che, torturata dal dubbio, rischiò quasi di non presentarsi alla terza apparizione del 13 Luglio, una delle più importanti.  

Per fortuna, se davvero di fortuna si può parlare nei piani della Provvidenza, ciò non avvenne: tutti e tre i pastorelli, infatti, si diressero nuovamente alla Cova per ascoltare le parole della bella Signora, le quali però questa volta – come da Lei precisato- sarebbero dovute rimanere un segreto.

Ella annunciò che in ottobre si sarebbe verificato un miracolo visibile a tutti, grazie al quale in molti avrebbero creduto. Seguì poi una visione dell’inferno, descritto dai bambini come “un mare di fuoco, all’interno del quale erano immersi demoni e anime. Esse fluttuavano nell’incendio sollevate dalle fiamme, che uscivano da loro stesse insieme a nuvole di fumo, per cadere da ogni parte come cadono le faville nei grandi incendi, senza peso né equilibrio, tra urla e gemiti di dolore e disperazione”. Terrorizzati, Lucia, Francesco e Giacinta guardarono nuovamente verso la Madonna, che li tranquillizzò, affermando che per salvare suddette anime Dio volesse instaurare la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Profetizzò, poi, la fine della guerra aggiungendo, tuttavia, che se gli uomini non avessero cessato al più presto di offendere Dio, sotto il pontificato di Pio XI ne sarebbe iniziata una di gran lunga peggiore (cosa che -come è noto- effettivamente avvenne nel 1938, allorché le truppe di Hitler invasero Austria e Sudeti).  Per evitarlo, però, Lei stessa sarebbe venuta a domandare alla Russia la consacrazione al Suo Cuore Immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se queste Sue richieste fossero state esaudite, la Russia si sarebbe convertita e avrebbe regnato la pace. Altrimenti la stessa avrebbe diffuso nel mondo i suoi errori, suscitando guerre e persecuzioni alla Chiesa e particolarmente al Santo Padre, che, assieme a molti giusti, avrebbe avuto molto da soffrire. Terminò poi dicendo che il trionfo del Suo Cuore Immacolato, così come la consacrazione ad Esso della Russia, alla fine sarebbe avvenuto e il mondo avrebbe goduto di un certo periodo di pace. Detto ciò, scomparve verso Oriente, rinnovando ai fanciulli l’ordine di mantenere il segreto. 

Fu proprio a causa di questo segreto -che i bambini, obbedienti, non volevano in alcun modo rivelare- che essi, nel mese di agosto, vennero ingiustamente catturati e rinchiusi in carcere, non potendo perciò recarsi alla Cova. Per questo, l’apparizione di quel mese non avvenne il 13, bensì quando essi furono liberati, il 19: ancora una volta la Vergine domandava preghiere per la fine della guerra e sacrifici per i peccatori, le stesse richieste che vennero poi da Lei ripetute il 13 Settembre. 

Arrivò, infine, il tanto atteso 13 Ottobre 1917, giorno in cui, a detta dei pastorelli, si sarebbe verificato il grandioso miracolo profetizzato dalla Signora. Fu proprio questo il motivo per cui, nonostante la pioggia fitta ed il maltempo, le strade e lo stesso luogo della Cova erano gremite di persone, accorse da ogni parte del mondo per assistervi. In seguito all’apparizione, infatti -nella quale la Madonna (rivelandosi finalmente come tale) chiese la costruzione di una cappella in suo onore proprio in quel punto e ribadì la recita quotidiana del Rosario- tutti e 100.000 i presenti furono testimoni di un evento umanamente apocalittico: il sole, che fino a quel momento era stato nascosto dalle nubi, si rivelò ed iniziò a tremare, ad avere bruschi movimenti, a fare violenti cerchi su sé stesso, ad avvicinarsi alla Terra per poi riallontanarsi ed arrestarsi. Alla vista di questo fenomeno soprannaturale, tutti caddero stupiti in ginocchio e, piangendo, iniziarono a pregare fervidamente.

Troveremmo moltissime persone in questa stessa posizione ancora oggi, se ci recassimo a Fatima. Nel luogo delle apparizioni, infatti, sorge oggi il Santuario di Nostra Signora del Rosario, punto di riferimento della cristianità, visitato ogni giorno da milioni e milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo. A Lei si attribuiscono talmente tanti miracoli che non basterebbe un giorno per elencarli tutti, ma di certo il più famoso e commovente è quello riguardante Papa Wojtyla, secondo il quale fu proprio grazie alla Vergine di Fatima che egli non morì nell’attentato del 13 Maggio 1981. Per questo motivo, il proiettile che lo colpì è oggi incastonato nella corona della statua della Madonna a Fatima. 

Fu sempre papa Giovanni Paolo II a beatificare, nel 2000, i fratellini Francesco e Giacinta Marto, che morirono -come predetto dalla Madonna- molto presto, rispettivamente nel 1919 e nel 1920. Lucia, invece, consacrò la sua vita al Signore e si adoperò incessantemente per la salvezza delle anime attraverso sacrifici, penitenze e mortificazioni, morendo nel 2005. 

Suor Lucia, così come Francesco e la piccola Giacinta, avevano ben capito, dunque, quale fosse il senso ultimo di tutte le apparizioni, il cui contenuto può essere riassunto con due semplici parole: preghiera e penitenza. Due cose di cui il nostro millennio ha tanto bisogno. Impegniamoci, quindi, ad agire, ognuno nel proprio piccolo, come la nostra Madre Celeste ha richiesto a Fatima, così che il Suo Cuore Immacolato possa essere da noi (almeno in parte) consolato.

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