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Padre Gemelli, la sapienza dal cuore

Il 15 luglio ricorre la morte di Padre Agostino Gemelli, il francescano che fondò l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Gesù. Ma chi era Padre Gemelli?

Edoardo Gemelli nacque a Milano il 18 gennaio 1878 in un una famiglia di affiliazione massonica. Si laureò in medicina a Pavia con Camillo Golgi sviluppando, negli anni universitari, un forte sentimento anticlericale, mosso da idee socialiste e positiviste.
Essenziale per la propria conversione fu l’incontro con il medico Ludovico Necchi: i due divennero amici e arrivarono a convidere anche il dono più bello: la Fede cattolica. Nel novembre 1903 entrò nel convento francescano di Rezzato, dove assunse il nome religioso di Agostino. Venne ordinato sacerdote il 14 marzo 1908.
Nel 1909 diede vita alla Rivista di filosofia neo-scolastica, tutt’ora stampata. Suo stretto collaboratore in quest’opera fu Monsignor Francesco Olgiati.
La vera svolta, però, avvenne nel 1921: nel Regno d’Italia era forte l’imbarazzo dei giovani cattolici a formarsi e collocarsi in uno stato anticlericale, laicista e liberale. Mancano ancora alcuni anni alla conciliazione lateranense del 1929, e Gemelli ha una formidabile idea: fondare un’ Università Cattolica.
In realtà, l’idea era già stata esposta e condivisa alcuni anni prima con gli amici Olgiati e Necchi, il conte Lombardo e la straordinaria Armida Barelli. A partire dal pensiero del Beato Giuseppe Toniolo (a cui verrà dedicato l’istituto fondatore dell’ateneo) prenderà forma l’ambizioso progetto di dare un futuro ai giovani cattolici italiani.
Con l’avallo papale di Benedetto XV, il 7 dicembre 1921 viene inaugurata l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che oggi può vantare quasi 40000 studenti. Padre Gemelli ne fu il primo rettore, noto agli studenti come “magnifico terrore” per la propria severità.

Quando, nel 1932, fu acquistato l’edificio monumentale accanto alla basilica di Sant’Ambrogio, volle che all’ingresso fosse posta una cappella, al cui ingresso è possibile leggere il versetto “Initium sapientiæ timor Domini”: il principio di qualunque sapere, letterario, filosofico, economico o psicologico si trova in Dio, sapienza infinita.
Dopo una vita spesa per l’ateneo, morì a Milano il 15 luglio 1959. Ogni anno, in questa data, viene celebrata una Messa in suo suffragio nella cappella dell’università in cui è sepolto.


Una curiosità: il benedettino Padre Pellegrino Ernetti, inventore del misterioso cronovisore, inserì Padre Gemelli nel gruppo di cui facevano parte scienziati come Enrico Fermi e Wernher von Braun: costoro sarebbero venuti a conoscenza della misteriosa macchina capace di mostrare eventi passati.

Infine, è interessante notare che l’Università Cattolica sia intitolata al Sacro Cuore: Padre Gemelli sceglie questo titolo per il suo ateneo e non può non venirci in mente quell’invocazione delle litanie, che sembra calzare a pennello: Cor Jesu , in quo sunt omnes thesauri sapientiæ et scientiæ, miserere nobis! Padre Gemelli, dopo aver studiato la medicina e la psicologia, capì che la sapienza più profonda è quella del cuore, quella che ci riconduce a Dio, somma perfezione.

Ecclesia Dei

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