«Pregate per noi!»

Oggi come Dante vogliamo fare un viaggio seppur breve nel Purgatorio, perché non solo il Purgatorio, con buona pace dei negazionisti, esiste, ma è pieno di anime, magari proprio dei nostri defunti, che attendono le nostre preghiere per essere liberate. Non siamo noi a dirlo ma la Chiesa che lo ribadisce nel suo Catechismo. Inoltre, la Sacra Scrittura è ricca di rimandi che ne giustificano l’esistenza. Per esempio, nel Vangelo di Matteo (Mt 12,32) si parla di «fuoco purificatore» per le cosiddette «colpe leggere», in contrapposizione alla «bestemmia contro lo Spirito Santo, che non sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro». Nel Secondo Libro dei Maccabei si legge del «sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato» (2 Mac 12,45). Il Catechismo rievoca poi la Tradizione della Chiesa, ove il «sacrificio eucaristico», ma anche «le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza» sono vivamente raccomandati, «affinché i defunti, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio».

Il 2 novembre la Chiesa celebra la commemorazione dei defunti. Una festività non di precetto ma che merita comunque una particolare attenzione. In questo particolare giorno siamo infatti chiamati a pregare in modo speciale per i nostri cari e per tutti coloro che hanno lasciato questa vita per l’eternità. Esistono molte preghiere utili a liberare queste anime, la maggior parte suggerite dal Catechismo ma anche dalla mistica Maria Simma, che dialogò più volte con le anime del Purgatorio.

E’ soprattutto grazie al sacrificio della Santa Messa che si liberano le anime del purgatorio. «Il modo più efficace per facilitare la liberazione di un’anima dal Purgatorio – dice Maria Simma – è la Santa Messa. Perché è Cristo stesso che si offre per amore nostro. È l’offerta di Cristo stesso a Dio, la più bella delle offerte». Poi aggiunge che «se noi in vita ci rendessimo conto del valore di una sola Messa per l’eternità, le chiese sarebbero piene anche nei giorni feriali». Il perché è presto detto: «Nell’ora della morte le Messe che avremo ascoltato saranno il nostro maggior tesoro, esse hanno per noi più valore delle Messe che sono celebrate per noi dopo la morte».

Ci sono poi le sofferenze espiatorie per cui le anime purganti vengono liberate grazie alle offerte che facciamo a Dio delle nostre sofferenze quali sofferenze volontarie, come il digiuno, le privazioni etc. e involontarie, come le malattie, le umiliazioni, i lutti, gli abbandoni etc.

Il Santo Rosario è, dopo il sacrificio eucaristico, il mezzo più efficacie per aiutare le anime del Purgatorio. Anche la Via Crucis, diffusa proprio da San Leonardo da Porto Maurizio, può portar grande sollievo e un aiuto concreto per liberare le anime del Purgatorio, così come le indulgenze che hanno un valore immenso. Chiunque, durante la vita terrena, guadagni molte indulgenze per i defunti, riceverà pure, più degli altri nell’ultima ora, la grazia di guadagnare interamente l’indulgenza plenaria accordata ad ogni cristiano “in articulo mortis”.

Ci sono poi le elemosine e le buone opere, soprattutto i doni in favore delle missioni, che aiutano le anime del Purgatorio. Infine le candele e l’acqua benedetta. L’ardere delle candele aiuta le anime: prima perché quest’attenzione di amore dà loro un aiuto morale; poi perché le candele sono benedette e rischiarano le tenebre in cui si trovano le anime. Riguardo all’acqua benedetta un giorno, passando, Maria Simma gettò dell’acqua benedetta per le anime. Una voce le disse: “Ancora”. Ogni mezzo è certamente utile a liberare le anime del Purgatorio e noi come cristiani siamo chiamati ad aiutarle a raggiungere la vita eterna.

Ci sarebbe molto altro da dire ma concludo rivelandovi un particolare che ci lega ancora di più alle anime purganti. Le anime del Purgatorio non possono fare nulla per se stesse: sono totalmente impotenti e, se i vivi non pregano per loro, sono del tutto abbandonate. Tuttavia se da un lato queste sono interdette a pregare per loro stesse, possono invece intercedere per noi, e lo fanno, favorendoci numerosissime grazie e avvicinandoci al nostro Paradiso. Ecco perché, allora, la fede nel Purgatorio è davvero fondamentale: perchè, come dice Maria Simma, «aiuta ad amare Dio con tutta la nostra forza ed in Lui il nostro prossimo».

Preghiera per la salvezza dei morenti dettata dalla Vergine Maria

“Questa preghiera deve essere pregata, perché io possa salvare i moribondi. Io ho bisogno di anime che recitino questa preghiera tutti i giorni se è possibile più volte. Miei cari figli, che Dio vi benedica con la Sua forza divina e anch’io vi benedico. La vostra Mamma Celeste.”

Miliardi e milioni di volte, Gesù mio misericordia. Misericordia Gesù mio per ogni moribondo fino alla fine del mondo. Miliardi e milioni di volte noi offriamo al Padre Celeste il Preziosissimo Sangue di Gesù per ogni moribondo, fino alla fine del mondo e li ricopriamo con il Sangue Preziosissimo di Gesù e con il Cuore Immacolato e Addolorato di Maria e con le sue Lacrime amare affinché il crudele nemico non abbia alcun potere su di loro.

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