Il più delle volte la preghiera procede parallelamente alla vita morale. Più la nostra condotta si attiene alla Volontà Divina, più facile ci riesce pregare; più la nostra condotta si distacca dalla Divinità, più ardua diventa la preghiera...quando il peccatore non vuol trarsi dal pantano della vita perversa, allora manca la condizione essenziale alla preghiera.
Per essere efficace, una preghiera deve esprimere uno schietto desiderio di redenzione, senza né riserve né condizioni... L'uomo che, dopo aver pregato di esser liberato dalla lussuria e poi vi si abbandona deliberatamente, distrugge con la sua riserva l'efficacia della sua preghiera. Tutte le preghiere implicano un atto di volontà, un desiderio di sviluppo, una disposizione al sacrificio; perché la preghiera è un'attivissima collaborazione tra l'anima e Dio...
Non possiamo conoscere Dio se non abbiamo consapevolezza di ciò che realmente siamo.
Meno un uomo pensa a se stesso, più pensa a Dio...La meditazione migliora la nostra condotta...
Se i nostri pensieri sono malvagi, malvage saranno le nostre azioni. Il problema degli atti impuri è, fondamentalmente, quello dei pensieri impuri. Quando meditiamo e riempiamo la nostra mente, per un'ora o due al giorno, di idee e soluzioni basate sull'amore di Dio e del prossimo, i buoni pensieri finiscono per emergere, spontaneamente, sotto forma di buone azioni compiute senza sforzo...