La processione Eucaristica è parte integrante delle comunità per la quale vengono spese forze e denaro; si può affermare dunque che sia la massima espressione, insieme all’adorazione (di cui ne è parte), del culto eucaristico. Le processioni Eucaristiche sono quelle che vengono fatte in onore alla Santa Eucarestia Corpo Vero di Cristo; in particolare si organizzano quest’ultime alla fine del tempo di Pasqua nei giorni della solennità del Corpus Domini, spetta tuttavia all’Ordinario del luogo giudicare sia della opportunità nelle circostanze attuali, sia del tempo, del luogo e dell’organizzazione di tali processioni, in modo che sÌ svolgano con dignità e senza pregiudizio della riverenza dovuta a questo santissimo Sacramento. La processione del Corpus Domini però, nel caso di una grande città, qualora la necessità pastorale lo faccia ritenere opportuno, si possono, a giudizio dell’Ordinario del luogo, organizzare più processioni nei principali quartieri della città stessa. Là dove, nella solennità del Corpo e Sangue di Cristo, non è possibile fare la processione, è bene che si svolga un’altra pubblica celebrazione per tutta la città o per i suoi principali quartieri nella chiesa cattedrale o in altri luoghi più opportuni. La tradizione della processione eucaristica è molto antica e con il tempo si è radicata questa usanza nei nostri paesi dove, spesso, ha lasciato un’impronta tangibile. Si trovano infatti frequentemente nelle nostre parrocchie i famosi corredi “del Corpus Domini” che comprendono: dalmatiche, pianete per i concelebranti (indossate sopra l’abito talare e la cotta), tovaglie, baldacchino e piviale.
Particolarmente quest’ultimi due elementi sono caratteristici della processione poiché, come recita il messale, sono utilizzati nella stessa e soprattutto, nella storia vennero commissionati sempre più artistici e prestigiosi: la ricchezza di queste vesti infatti raffiguravano il paese e ne rendevano onore . Nell’organizzazione delle processioni eucaristiche bisogna anche tener conto delle consuetudini locali, sia per l’addobbo delle vie e delle piazze, che per la composta sfilata di quanti vi partecipano. Nel corso della processione, se la consuetudine lo comporta e se lo consiglia il bene pastorale, si possono anche fare delle stazioni o soste con la benedizione eucaristica. I canti e le preghiere che si fanno, devono essere tutti fini a manifestare la loro fede in Cristo, unicamente intenti alla lode del Signore. Per esempio, è ricorrente l’utilizzo della “fiorita” in molti paesi; si tratta di una composizione floreale che viene allestita sulla via della processione per far strada al Santissimo da abili artigiani e giardinieri. Oppure, si possono trovare spesso dei tappeti rossi appesi alle finestre delle case sul corso della processione intenti sempre ad accompagnare Gesù Eucarestia e a ricordare il suo ingresso in Gerusalemme. Ed ancora, in molti paesi nel percorso processionale, si scelgono quattro punti di sosta, uno per ogni punto cardinale, dove vengono cantati gli incipit dei quattro vangeli. Al termine della processione eucaristica si impone sui presenti la benedizione eucaristica con l’ostensorio; la benedizione stessa può avvenire o su un altare appositamente allestito per l’occasione o al rientro in chiesa. Spesso, prima della benedizione viene cantato un canto adeguato come per esempio il Tantum Ergo.
Tantum ergo Sacraméntum venerémur cérnui:
et antícuum documéntum novo cedat rítui:
praestet fides suppleméntum sénsuum deféctui.
Genitóri, Genitóque
laus et jubilátio,
salus, hónor, virtus quoque sit et benedíctio:
procedénti ab utróque cómpar sit laudátio. Amen.
Al termine, dopo la benedizione, il Santissimo Sacramento viene riposto, durante la preposizione vengono cantate o recitate le Laudes Divinae che partono con l’innovazione: Benedictus Deus.
Quest’ultima parte del rito racchiude la completezza della liturgia processionale, soprattutto nel caso in cui è Gesù stesso ad essere accompagnato per le case e in tutte le vie.