Un problema che non si può affatto definire secondario è quello dei paramenti, soprattutto in questo periodo estivo. Con la scusa del caldo, vediamo che in molte chiese i sacerdoti omettono la casula/pianeta, celebrando solamente con la stola.
Ora, sappiamo bene che alcuni, soprattutto anziani, possono avere problemi di salute e soffrire particolarmente il caldo, ma sappiamo anche un buon numero di preti vive la Liturgia come un peso, da far finire nel minor tempo possibile e mal sopportando il vestiario liturgico, omettendo puntualmente amitto e cingolo (e, spesso, la stola sotto la casula). In estate, si aggiunge la scusa del caldo, con cui, nella società contemporanea, è tutto tollerato (vedasi chi gira in costume in città perché “si muore di caldo”).
Ebbene, lo chiariamo: la stola e la casula non sono optional! Stola e casula sono sempre obbligatorie, a qualunque latitudine in qualunque contesto. Lo afferma il Messale, e questo è dovuto al fatto che la Liturgia non è un gioco, per cui si possono cambiare le regole facilmente, ma un modo di celebrare che ereditiamo (o dovremmo ereditare), nei suoi principi cardine, fin dall’età apostolica.
Sarà una piccola cosa? Sarà una cosa indifferente? Forse sì, ma è una delle piccole cose che, se praticate, conducono mestamente verso la crisi liturgica da cui dipende, secondo l’insegnamento di Benedetto XVI, la crisi della fede attuale.
Ecclesia Dei