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San Giovanni Battista, la voce e il Verbo

Noi ti lodiamo per le meraviglie operate in san Giovanni Battista, che fra tutti i nati di donna hai eletto e consacrato a preparare la via a Cristo Signore.

Il privilegio di Giovanni Battista.

Di chi potremo parlare oggi se non di colui del quale oggi celebriamo la nascita? Sì, parleremo di san Giovanni, nato da madre sterile e precursore del Signore, nato da madre vergine; parleremo di colui che, stando nel grembo materno, salutò il suo Signore e, venuto alla luce, fu il suo araldo. La sterile non era in grado di partorire, la Vergine non era in una condizione in cui potesse partorire; eppure l’una e l’altra partorirono: la sterile partorì il banditore, la Vergine il giudice. Anzi nostro Signore prima di venire in mezzo agli uomini nascendo dalla Vergine aveva già inviato davanti a sé molti di questi araldi. Da lui erano stati inviati tutti i profeti che vennero prima di lui e nei quali egli stesso parlava. Venne dopo di loro ma esisteva prima di loro. Se dunque il Signore inviò tanti annunziatori prima di venire lui stesso, qual è il merito eccezionale, dove la sovraeminente dignità di colui la cui nascita oggi festeggiamo? Dev’essere senz’altro segno di una qualche grandezza il fatto che non passi inosservato il giorno della sua nascita, come non passa inosservato il natale del suo Signore. Degli altri profeti non sappiamo quando siano nati; ma non ci era permesso ignorare la nascita di Giovanni. A lui poi fu concesso un altro grande privilegio. Gli altri profeti preannunziarono il Signore e desiderarono vederlo, ma non lo videro o, se lo videro in spirito, lo videro lontano: non fu loro consentito di vederlo presente. Parlando di loro ai discepoli lo stesso Signore diceva: Molti profeti e giusti desiderarono vedere ciò che voi vedete, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi udite e non lo udirono 1. Ma non era lui che li inviava? Sì, certo; e per questo era in ciascuno di loro il desiderio di vedere quaggiù, se fosse stato possibile, il Cristo incarnato. Ma poiché sia la loro nascita che la loro morte avevano preceduto la sua venuta, quando venne Cristo non li trovò in terra e tuttavia li redense per la vita eterna. E perché sappiate quanto grande fosse in tutti loro il desiderio di vedere Cristo qui in terra, ricordatevi del santo vecchio Simeone: come privilegio di straordinario valore lo Spirito di Dio gli aveva rivelato che non avrebbe lasciato questo mondo senza aver prima veduto il Cristo 2. Ed ecco, Cristo nasce e Simeone lo riconosce in quel bambino tenuto in braccio da sua madre: lo prende e regge con le sue mani Colui dalla cui divinità era retto; e tenendo in braccio il Verbo divenuto bambino, benedisse Dio dicendo: Adesso, Signore, lascia pure che il tuo servo se ne vada in pace, perché i miei occhi hanno veduto la tua salvezza 3. Gli altri profeti dunque non lo videro qui in terra; Simeone lo vide bambino; Giovanni lo riconobbe e salutò dopo il concepimento, lo vide e lo predicò quando era ormai grande. Egli dunque fu privilegiato più di tutti gli altri profeti.

San Giovanni Battista, la voce e il Verbo
San Giovanni Battista in meditazione – Hieronymus Bosch (1489)

Cristo piú grande di Giovanni.

Ascolta ora anche la testimonianza resa a lui dal Signore: più in alto di Giovanni collocò se stesso, nessun altro. Molto grande dunque dovette essere la sua dignità, se al di sopra di lui non ci fu nessun altro all’infuori di Cristo. Ecco cosa dice lo stesso Signore: Tra i nati da donna non è sorto nessuno più grande di Giovanni Battista. E per mettere se stesso al di sopra di lui continua: Ma colui che è minore, è maggiore di lui nel regno dei Cieli 4. Di se stesso afferma che è minore e maggiore: minore per l’età, maggiore per il potere. Il Signore infatti è nato dopo di lui nella carne, quando è nato da una vergine; prima di lui però in principio era il Verbo 5. Fatto straordinario: Giovanni, secondo solo a Cristo, per mezzo del quale tutto è stato fatto e senza del quale nulla è stato fatto 6. Per quale motivo venne dunque Giovanni? Per mostrare la via dell’umiltà e cosi ridimensionare la presunzione dell’uomo ed accrescere la gloria di Dio. Venne dunque Giovanni: un grande che presentava un altro più grande; venne Giovanni, un personaggio a misura d’uomo 7. Che vuol dire ” a misura d’uomo “? Che nessun uomo poteva essere più di Giovanni; tutto ciò che fosse stato più di Giovanni, sarebbe stato fuori dell’umano. Se dunque in Giovanni si trovava il limite della grandezza umana, non si poteva trovare un uomo più grande di Giovanni. Eppure uno più grande c’è stato: riconosci Dio in quest’uomo che hai scoperto essere più grande dell’uomo più grande. Uomo Giovanni, uomo Cristo; ma Giovanni solo uomo, Cristo Dio e uomo. Come Dio egli ha creato Giovanni, come uomo è nato dopo Giovanni.

San Giovanni Battista, la voce e il Verbo
San Giovanni Battista – Francesco del Cossa (1470 -1473)

Umiltà di Giovanni.

Osservate ora quanto sia stata grande l’umiltà di quel Precursore del suo Signore, che è Dio-Uomo. Giovanni, il più alto in dignità tra i nati da donna 8, viene interrogato se per caso non sia lui il Cristo 9. Era così grande che la gente poteva commettere un tale errore: sorse il dubbio che lui stesso fosse il Cristo; e il dubbio provocò la domanda. Ebbene, se egli fosse stato un tipo superbo e non un maestro di umiltà, non sarebbe insorto contro quell’errore che non aveva provocato, ma avrebbe accettato quanto essi ormai credevano. Se avesse lui stesso voluto insinuare negli altri l’idea di essere il Cristo, la cosa sarebbe stata per lui troppo grave; infatti, se lo avesse tentato e non ci fosse riuscito, sarebbe stato ripudiato e scacciato, disprezzato dagli uomini e condannato da Dio. Ma non aveva bisogno di persuadere quegli uomini; già essi lo credevano: avrebbe accettato il loro errore ed avrebbe accresciuto il proprio prestigio. Ma non sia mai che un amico fedele dello sposo voglia farsi amare dalla sposa in luogo dello sposo! Disse apertamente che egli non era quello che essi credevano e così evitò di perdere ciò che era. Giovanni infatti non era lo sposo. Interrogato rispose: È sposo chi ha la sposa. Quanto poi all’amico dello sposo, sta vicino a lui e, quando lo ascolta, gode di vera gioia perché ode la voce dello sposo 10. Ora io vi battezzo con acqua per la vostra conversione, ma colui che viene dopo di me è più grande di me. Quanto più grande? Io non sono degno di sciogliere il laccio delle sue calzature 11. Pensate quanto sarebbe stato inferiore, anche se avesse detto che ne era degno; quanto si sarebbe dovuto umiliare, se avesse detto: ” Egli è più grande di me ed io sono solo meritevole di sciogliergli il laccio delle calzature “; avrebbe cioè detto che egli era degno soltanto di curvarsi ai suoi piedi. Ed invece quale grande elogio ha espresso dicendosi indegno non solo di piegarsi ai suoi piedi ma anche ai suoi calzari! Venne dunque ad insegnare l’umiltà ai superbi e ad annunziare la via della penitenza.


Tratto da Discorso di Sant’Agostino sul giorno della Nascita di San Giovanni Battista e sulla voce e il verbo

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