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San Giovanni Damasceno

di Don Riccardo Pecchia

San Giovanni Damasceno (al secolo Mansour Ibn Sarjun), nacque a Damasco (Siria) nel 676 circa, da una illustre famiglia cristiana di razza araba. Fu battezzato in giovane età e studiò filosofia e teologia a Costantinopoli, sotto la guida del monaco Cosma, in giovane età, per le sue doti intellettuali. La famiglia di Giovanni ricopriva alte cariche nel governo della città, retta dal Califfo Yazīd, cioè da un prefetto arabo, di cui Giovanni, giovane colto e brillante, divenne consigliere e amico. Avvenne così che il futuro santo cristiano fosse nominato, dall’amico Califfo, Gran Visir di Damasco. In quegli anni, da Costantinopoli, l’Imperatore Leone Isaurico III, aveva mosso guerra spietata al culto delle sacri immagini, decretò l’iconoclastia, cioè la folle e sacrilega distruzione delle immagini sacre. Giovanni, dietro esortazione del pontefice Gregorio III, ne prese le difese con la parola e con la penna. Ciò eccitò talmente l’odio dell’imperatore, che lo accusò di tradimento al califfo di Damasco. Imitando la scrittura di Giovanni, egli scrisse una lettera nella quale appariva come il Gran Visir fosse pronto a consegnare a tradimento la città di Damasco all’Imperatore; questa lettera fu fatta pervenire al Califfo.

Caduto in disgrazia presso il suo protettore, Giovanni viene processato per tradimento e gli viene tagliata la mano destra, affinché fosse costretto a deporre la penna. La mano fatta mozzare dal Califfo, vuole la leggenda, gliela fece ricrescere la Madonna, per la quale Giovanni era devotissimo, volle manifestare l’innocenza del suo fedele servo facendolo trionfare, e gli restituì la mano non lasciando il minimo segno nel luogo del taglio. Giovanni allora, commosso e pieno di gratitudine, compie ciò che da gran tempo aveva stabilito di fare: abbandona il mondo, distribuisce tutte le sue sostanze, dona la libertà ai servi, peregrina per i luoghi santi di Palestina e infine col suo maestro Cosma, si ritira nel monastero di San Saba presso Gerusalemme, dove più tardi fu ordinato sacerdote. Predica e scrive moltissimo, guadagnandosi la fama di “San Tommaso d’Oriente”. Morì il 4 dicembre 749, a 73 anni; patrono dei pittori, monchi e farmacisti.

Ecclesia Dei  

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