San Girolamo

di Don Riccardo Pecchia

San Girolamo, nacque a Stridone, nei pressi di Aquileia (oggi in Croazia), nel 342 d.C., da un’agiata famiglia cristiana che lo educarono alla fede cristiana. Dopo aver studiato a Roma, dove ricevette anche il sacramento del battessimo a 25 anni, Girolamo si trasferì dapprima a Treviri, dove conobbe il monachesimo e imparò ad apprezzarlo; poi la vita lo portò ad Aquileia, nei pressi di Venezia, dove nel 370 aderì ad una comunità di ascesi. Nel 373, all’età di 26 anni, lasciò Aquilea e intraprese numerosi viaggi in Oriente. Là visse per qualche tempo nell’isolamento più assoluto in una comunità di monaci nei pressi di Aleppo (odierna Siria), ma i contrasti esistenti tra i monaci lo indussero presto ad andarsene. Fece tappa ad Antiochia, dove fu costretto a fermarsi a causa di una grave malattia, vi rimase fino al 378, frequentando le lezioni di Apollinare di Laodicea e divenendo sacerdote, a 38 anni, ordinato dal vescovo Paolino di Antiochia. Si recò quindi a Costantinopoli, dove poté perfezionare lo studio del greco sotto la guida di san Gregorio Nazianzeno. Girolamo tornò a Roma, nel 382, dove fu segretario di papa Damaso I, che lo incaricò di preparare una completa Bibbia in latino (Vulgata), rivedendo traduzioni anteriori o facendone delle nuove.

Non solo gli studi biblici lo tengono impegnato, ma sull’Aventino, nella casa di Marcella, egli riunisce attorno a sé nobili matrone delle quali è maestro spirituale. Alla morte di papa Damaso I, la curia romana contrastò con grande determinazione l’elezione di Girolamo, anche attribuendogli una forte responsabilità nella morte della sua discepola Blesilla. Questa era una nobile ventenne romana, appartenente alla gens Cornelia, che era rimasta vedova ancor fanciulla e che aveva seguito la madre Paola e la sorella Eustochia nel gruppo di matrone che avevano deciso di seguire la vita monastica con le rigide regole di Girolamo, morendo ben presto, probabilmente a causa dei troppi digiuni. Data la singolarità dell’evento e la grande popolarità della famiglia di Blesilla, il caso sollevò un grande clamore. Gli avversari di Girolamo affermarono che le mortificazioni corporali teorizzate erano semplicemente degli atti di fanatismo, i cui perniciosi effetti avevano portato alla prematura morte di Blesilla. Caduta la sua candidatura, sul finire del 384, fu eletto papa il diacono Siricio. Deluso nel 385 Girolamo lasciò Roma e si stabilì a Betlemme, per tornare alla quiete studiosa, con quel gruppo di vedove che nel corso degli anni, a Roma, si erano raccolte intorno alla sua persona. Grazie ai fondi della ricca vedova Paola, Girolamo fondò un monastero maschile a Betlemme, dove andò a vivere, e tre femminili. Dal 385 alla morte visse nel monastero da lui fondato. Qui visse dedicandosi alla traduzione biblica, alla redazione di alcune opere ed all’insegnamento ai giovani. Nel 404 morì la sua discepola Paola, che verrà poi venerata come santa. Morì il 30 settembre 420, a 73 anni.

Ecclesia Dei

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