San Giuseppe: custode del Redentore e terrore dei demoni

Salve Patriarcharum decus, et Ecclesiae sanctae Dei Oeconome, cui panem vitae et frumentum Electorum conservasti. Salve, gloria dei Patriarchi, amministratore della santa Chiesa di Dio, che custodisti il pane di vita e il frumento degli Eletti.

San Giuseppe, sposo castissimo della Beata Vergine Maria e padre putativo di Gesù Cristo, è una figura di straordinaria grandezza nella storia della salvezza. Sebbene il Vangelo lo presenti con poche parole, il suo ruolo nella divina economia della Redenzione è immenso. Custode del Verbo Incarnato, egli è modello di giustizia, obbedienza e umiltà. La Chiesa ha sempre onorato questo santo con particolare devozione, riconoscendone la potente intercessione, celebrandolo come Patrono della Chiesa Universale e affidando a lui le anime dei morenti. Il Vangelo di Matteo ci introduce Giuseppe come «uomo giusto» (Mt 1,19), una qualifica che, nella Bibbia, designa colui che vive in perfetta conformità alla volontà di Dio. Il suo ruolo si svolge nel silenzio, nell’obbedienza e nella protezione della Sacra Famiglia. Il profeta Isaia, parlando del Messia, aveva preannunciato: « Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici » (Is 11,1). I Padri della Chiesa hanno visto in questa profezia un’allusione a Giuseppe, il discendente della casa di Davide, scelto da Dio per essere il padre terreno del Redentore. Il Vangelo di Luca riporta un altro dettaglio significativo: quando Maria e Giuseppe ritrovarono Gesù nel Tempio, Maria si rivolse a lui dicendo: «Tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo» (Lc 2,48). Queste parole attestano la paternità legale e affettiva di Giuseppe, che esercitò un’autorità paterna sul Figlio di Dio. La Chiesa, nel corso dei secoli, ha sviluppato una profonda riflessione teologica sulla figura di San Giuseppe. Alcuni documenti del Magistero meritano particolare attenzione:

  • Papa Leone XIII dichiarò San Giuseppe «custode della Chiesa», sottolineando il suo ruolo di protettore non solo della Sacra Famiglia, ma dell’intero Corpo Mistico di Cristo. «Egli si consacrò interamente a Gesù e a Maria e, come padre, esercitò la sua autorità sulla Sacra Famiglia. Egli è dunque il patrono e il protettore della Chiesa, come un tempo fu il custode del Redentore.»1
  • San Giovanni Paolo II evidenziò la profonda comunione spirituale tra San Giuseppe e Maria:
    «Nell’ora della prova suprema, Giuseppe ebbe la forza di accettare ciò che Dio gli chiedeva, senza condizioni.»2
  • Papa Francesco ha evidenziato la figura di Giuseppe come modello di padre che accoglie e protegge: «Giuseppe è un padre che accoglie, che non si mette al centro, ma che decentrandosi lascia spazio a Maria e a Gesù.»3

Molti santi hanno testimoniato la straordinaria potenza intercessoria di San Giuseppe. Tra questi:

  • Santa Teresa d’Avila affermava di non ricordare una sola grazia chiesta a San Giuseppe che non fosse stata esaudita: «A chiunque chiede con fede a San Giuseppe, io assicuro che sarà esaudito.»4
  • San Bernardino da Siena lo definiva «il santo più vicino a Dio dopo Maria», sottolineando che « […] quello che Gesù non può rifiutare a sua Madre, non lo può rifiutare nemmeno a San Giuseppe.»5
  • San Francesco di Sales lo chiamava «il grande patriarca del Nuovo Testamento» e invitava i fedeli a imitarne la purezza e l’umiltà.6

Uno degli aspetti più cari alla devozione popolare è la morte serena di San Giuseppe, assistito da Gesù e Maria. Per questo motivo, egli è invocato come “Patrono della buona morte”. San Pietro Giuliano Eymard scriveva: «Giuseppe ebbe la morte più bella che un uomo possa desiderare: morire nelle braccia di Gesù e di Maria»7. Un titolo suggestivo attribuito a San Giuseppe nella tradizione è quello di “Terrore dei demoni” perché la sua purezza e la sua obbedienza perfetta a Dio lo rendono particolarmente temuto dal nemico delle anime.
San Giovanni Bosco esortava i suoi giovani a invocarlo nei momenti di tentazione, perché «il diavolo fugge dinanzi alla purezza e all’umiltà di Giuseppe»8. San Giuseppe è un santo fondamentale per i tempi moderni, in cui la famiglia, la paternità e la purezza sono sotto attacco. Egli è il modello perfetto per i padri di famiglia, per i lavoratori, per i consacrati e per ogni cristiano che voglia vivere secondo la volontà di Dio. 

A TE, O BEATO GIUSEPPE

Stretti dalla tribolazione, a te ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, dopo quello della tua Santissima Sposa. Per quel sacro vincolo di carità che ti strinse all’Immacolata Vergine Maria, Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.

Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo: allontana da noi gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; assistici propizio dal Cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché, a tuo esempio e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.

Amen.


Note

  1. Leone XIII, Quamquam Pluries (1889). ↩︎
  2. San Giovanni Paolo II, Redemptoris Custos (1989). ↩︎
  3. Papa Francesco, Patris Corde (2020). ↩︎
  4. Santa Teresa d’Avila, Libro della Vita. ↩︎
  5. San Bernardino da Siena, Sermoni. ↩︎
  6. San Francesco di Sales, Opere spirituali. ↩︎
  7. San Pietro Giuliano Eymard, Meditazioni eucaristiche. ↩︎
  8. San Giovanni Bosco, Memorie biografiche. ↩︎

Diego Passaniti

Redattore presso Ecclesia Dei. Ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria per I'Ambiente e il Territorio, presso l'Università di Reggio Calabria. Attualmente svolge la professione di docente di fisica presso le scuole superiori.
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