San Luca Evangelista

San Luca Evangelista, celebrato il 18 ottobre, è riconosciuto come autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli, offrendo una testimonianza unica sulla vita di Cristo e delle prime fasi della Chiesa.

San Luca Evangelista

San Luca Evangelista, celebrato il 18 ottobre, è riconosciuto come autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli, offrendo una testimonianza unica sulla vita di Cristo e delle prime fasi della Chiesa.

San Luca Evangelista è celebrato il 18 ottobre ed è uno dei più grandi testimoni della vita di Cristo e uno dei più eminenti autori sacri del Nuovo Testamento. La sua opera, ispirata dallo Spirito Santo, ha offerto alla Chiesa una testimonianza incomparabile della vita, del ministero e della passione di Nostro Signore Gesù Cristo, nonché delle prime fasi della Chiesa apostolica. San Luca, medico di professione, accompagnò l’apostolo Paolo nei suoi viaggi missionari e fu testimone diretto di molti eventi descritti negli Atti degli Apostoli, rendendolo uno strumento privilegiato per la diffusione del Vangelo. Le origini di San Luca ci riportano ad Antiochia di Siria, città ricca di cultura e sapienza, uno dei centri principali del cristianesimo nascente. Il suo Vangelo si distingue per lo stile elevato e per l’attenzione particolare verso la misericordia e l’amore di Dio, espressi nella figura di Cristo sacerdote. Si legge nelle Sacre Scritture: «Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto»,[1] un versetto che ben riassume il cuore del messaggio evangelico di Luca, incentrato sulla redenzione e sul perdono.

Questa immagine del Cristo Buon Pastore venuto a cercare le pecore smarrite, è una caratteristica distintiva del terzo Vangelo, che pone una particolare enfasi sulla compassione divina e sulla salvezza offerta a tutti, specialmente ai più emarginati. San Luca, attraverso i suoi scritti, è stato l’unico evangelista a riportare dettagli fondamentali della vita della Vergine Maria, quali l’Annunciazione e la Visitazione. La sua attenzione alla Madre di Dio trova riscontro nella tradizione che lo vuole anche come il primo iconografo cristiano, autore di immagini sacre della Beata Vergine Maria, come ricordato dal titolo Salvezza del Popolo Romano attribuito a una sua icona conservata a Roma. La devozione di San Luca verso la Madonna si riflette nelle parole che riporta nel suo Vangelo: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore»,[2] espressione della preghiera del Magnificat che rivela la profonda umiltà e gioia di Maria nel servire il disegno divino. La missione dell’evangelista  non si limitò soltanto a tramandare la vita e il ministero di Cristo.

Dopo la morte di San Paolo infatti, egli proseguì la sua opera di evangelizzazione in diverse regioni del Mediterraneo, mantenendo viva la fede trasmessa dagli apostoli. Negli Atti degli Apostoli, Luca racconta con precisione e sobrietà l’azione dello Spirito Santo nella Chiesa primitiva, sottolineando la centralità della predicazione e della testimonianza. L’opera lucana è stata redatta con grande accuratezza storica, come dimostrato dall’introduzione al Vangelo, dove afferma: «Ho deciso anch’io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne un resoconto ordinato per te»,[3] sottolineando così il carattere scientifico e metodico della sua indagine. Luca si distingue non solo come storico della salvezza, ma anche come teologo che riflette sul ruolo di Cristo come sacerdote e vittima sacrificale. La tradizione ecclesiastica ha associato San Luca al simbolo del vitello, che nei testi di Ezechiele e nell’Apocalisse rappresenta il sacrificio, poiché Luca nel suo Vangelo insiste sulla dimensione sacrificale del ministero di Cristo. Il suo racconto della Passione è pervaso da una solennità sobria, dove ogni parola è misurata per trasmettere il mistero della sofferenza redentrice di Cristo.

Le testimonianze sulla morte di San Luca sono variegate. Alcune tradizioni lo indicano come martire, crocifisso su un ulivo in Grecia, altre come morto in tarda età. Tuttavia, la sua vita interamente dedicata al Vangelo, e la sua salda unione con San Paolo, lo rendono uno dei più fedeli discepoli della Chiesa primitiva. Il suo Vangelo e gli Atti degli Apostoli sono monumenti eterni della sua fede e della sua obbedienza alla missione che Cristo gli affidò. Le reliquie di San Luca, traslate a Costantinopoli nel IV secolo, furono distribuite in vari luoghi, tra cui Roma, Monte Athos e Brescia. La venerazione di queste reliquie testimonia la devozione della Chiesa nei confronti di questo grande evangelista, la cui opera continua a ispirare i fedeli di tutte le epoche. Cristo, il nostro divino Maestro, attraverso la penna di San Luca, continua a parlare al cuore della Chiesa, chiamando ciascun cristiano a vivere nella pienezza della fede e della carità.


  1. Luca 19,10
  2. Luca 1,46-47
  3. Luca 1,3

Diego Passaniti

Diego Passaniti

Redattore presso Ecclesia Dei. Ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria per I'Ambiente e il Territorio, presso l'Università di Reggio Calabria. Attualmente svolge la professione di docente di fisica presso le scuole superiori.
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