Durante il suo noviziato ebbe la visione di Gesù Eucaristico e di Cristo Re, nel giugno 1830. Le apparizioni occorse a Caterina che hanno avuto nel corso del tempo la maggiore risonanza, sono state le apparizioni dell’Immacolata della “Medaglia miracolosa”. Fu questo un ciclo di tre apparizioni. La più nota delle apparizioni fu quella del 27 novembre. La Madonna appare a Caterina ritta su un globo avvolto dalle spire di un serpente. Dalle mani della Vergine, irradiano fasci luminosi, come a formare un’aureola, intorno alla testa della Madonna, dove appaiono le parole: «O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi». Poi la figura della Madonna scompare e al centro è posta la lettera M, al di sopra della quale appare la Croce e al di sotto i Sacri Cuori di Gesù e Maria. Una voce interiore chiese a Caterina di far coniare una medaglia che riproducesse la visione. Il 20 gennaio del 1842, l’Immacolata della Medaglia Miracolosa appare nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte in Roma ad Alfonso Ratisbonne, giovane banchiere ebreo e lo converte. Egli ha accettato da un amico francese, quasi per scherzo, una Medaglia Miracolosa; la Madonna gli appare proprio come raffigurata su quella medaglia: «Non mi ha detto nulla, ma ho capito tutto». La Madonna, inoltre, espresse a Caterina il desiderio che venisse fondata un'Associazione delle Figlie di Maria Immacolata. Terminato il noviziato, venne destinata alla Casa di Reully al servizio dei poveri, specifico della sua comunità di appartenenza, nell’Ospizio di Enghien, dove restò sino alla morte, dedicandosi alla cura degli anziani col lavoro in cucina, nell’orto, nella stalla, nel pollaio e in portineria. Morì il 31 dicembre 1876.