Santa Faustina nacque il 25 agosto 1905 da una povera ma devota famiglia cattolica polacca.
All’età di 20 anni, con pochissima istruzione, ed essendo stata respinta da diversi altri conventi a causa della sua povertà e mancanza di istruzione, Helena, il suo nome di battesimo, entrò nella Congregazione delle Suore di Nostra Signora della Misericordia. Lì prese il nome di Suor Faustina e trascorse del tempo nei conventi sia in Polonia che in Lituania.
Durante la sua vita, Gesù apparve a Suor Faustina molte volte. Le chiese di diventare apostola e annunciatrice della sua misericordia, scrivendo nel suo diario i suoi messaggi per il mondo. Gesù chiese anche a Suor Faustina di far dipingere un’immagine della sua Divina Misericordia: Gesù stesso da cui cuore escono raggi di colore rosso e bianco.
Anche prima della sua morte, il 5 ottobre 1938, la devozione alla Divina Misericordia cominciò a diffondersi in tutta la Polonia. Questa piccola suora e il messaggio di Gesù della Divina Misericordia ebbero un grande impatto su Karol Wojtyla, che divenne più evidente al mondo quando fu eletto Papa.
È veramente meraviglioso come la sua devozione a Gesù misericordioso si stia diffondendo nel nostro mondo contemporaneo e conquistando così tanti cuori umani! Questo è senza dubbio un segno dei tempi – un segno del nostro ventesimo secolo. Il bilancio di questo secolo, che sta finendo, oltre ai progressi che hanno spesso superato quelli delle epoche precedenti, presenta una profonda inquietudine e paura del futuro. Dove, se non nella Divina Misericordia, il mondo può trovare rifugio e luce di speranza? I credenti lo capiscono perfettamente.
Papa San Giovanni Paolo II.
Il 30 aprile 2000, Papa San Giovanni Paolo II canonizzò Santa Faustina in quello che, secondo quanto ampiamente riportato, fu il giorno più felice della mia vita.
Oggi la mia gioia è veramente grande nel presentare la vita e la testimonianza di Suor Faustina Kowalska a tutta la Chiesa come un dono di Dio per il nostro tempo. Per divina Provvidenza, la vita di questa umile figlia della Polonia era completamente legata alla storia del XX secolo, il secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle. Infatti, fu tra la prima e la seconda guerra mondiale che Cristo le affidò il suo messaggio di misericordia. Chi ricorda, chi è stato testimone e partecipe degli eventi di quegli anni e delle orribili sofferenze che hanno causato a milioni di persone, sa bene quanto fosse necessario il messaggio della misericordia, ha detto il santo Papa nell’omelia di quel giorno.
Fu anche in questo giorno, la domenica dopo Pasqua, la domenica in Albis, che Papa san Giovanni Paolo II istituì la Festa della Divina Misericordia, che Gesù aveva chiesto nei suoi messaggi a Suor Faustina.
Santa Faustina ci ricorda che la morte implica la resurrezione e che il giudizio sarà temperato dalla misericordia di Dio.
È grazie alle conversazioni spirituali di Santa Faustina Kowalska con Cristo, registrate nel suo diario di 600 pagine, che i cattolici di tutto il mondo celebrano la domenica dopo Pasqua come festa della Divina Misericordia.
Santa Faustina scelse di vivere una vita semplice di duro lavoro, preghiera e abnegazione come suora di Nostra Signora della Misericordia; e morì all’età di 33 anni. Ma la sua vita interiore era piena di appassionata devozione e gioia. Voglio essere un turibolo pieno di fuoco nascosto, e che il fumo che ti sale a Te, o Ostia vivente, ti sia gradito, scriveva Faustina nel suo diario. Sento nel mio cuore che ogni piccolo sacrificio suscita il fuoco del mio amore per Te, ma in modo così silenzioso e segreto che nessuno lo rileverà.
Anche ai tempi di Santa Faustina pochi capivano la sua esperienza religiosa. Molte delle sue sorelle mettevano in dubbio le sue frequenti malattie, chiedendosi se ella stesse fingendo per evitare il lavoro manuale. Dubitavano anche della veridicità delle sue visioni.
Da tutte le Mie Piaghe, come da ruscelli, scorre la Misericordia per le anime, ma la Piaga del Mio Cuore è la sorgente della Misericordia senza limiti; da questa sorgente sgorgano tutte le grazie per le anime. Le fiamme della compassione Mi divorano, desidero riversarle sulle anime degli uomini. Parla a tutto il mondo della Mia Misericordia, scriveva.
Questo è il messaggio che Papa Francesco ha ripreso nel dichiarare il 2016 Anno della Misericordia.
Noi, che viviamo in un secolo che finora non sembra molto migliore di quello di Santa Faustina, siamo chiamati alla stessa misericordia. Siamo chiamati a credere fermamente che la morte implica la resurrezione e che il giudizio sarà temperato dalla misericordia. Nonostante il peso dei nostri peccati, con San Paolo ripetiamo spesso a noi stessi che dove abbonda il peccato, sovrabbonda anche la grazia (Rm 5, 20); e, meditiamo molto sulle parole della preghiera del Padre nostro che dicono rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Poiché come giudichiamo saremo giudicati.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso (Lc 6,36)