Satana contro Gesù – II

Ciò che cerca di sorprendere è l'ingresso del Figlio di Dio in questo mondo. Tra gli oracoli che conosce, ce n'è uno, infatti, su cui fa affidamento per essere certo a questo proposito, il famoso oracolo di Isaia sulla Vergine.

Mons. Agostino Lemànn

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Satana contro Gesù – II

Cosa sta cercando di sorprendere?

Ciò che cerca di sorprendere è l’ingresso del Figlio di Dio in questo mondo. Tra gli oracoli che conosce, ce n’è uno, infatti, su cui fa affidamento per essere certo a questo proposito, il famoso oracolo di Isaia sulla Vergine. Isaia profetizzò: “Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio e il suo nome sarà Immanuele, Dio con noi”. Ora, essendo il concepimento e il parto fatti dell’ordine naturale, sono nel dominio della conoscenza di Satana. Il diavolo conosce con il suo intuito naturale ciò che è fatto corporalmente. In quest’ora della storia del mondo, lo sguardo di Satana aleggia dunque su tutte le case della Palestina, spia, vuole cogliere l’ingresso del Figlio di Dio in questo mondo!

Sarà deluso.

È, infatti, l’insegnamento della teologia che il concepimento del Verbo di Dio nel grembo immacolato della Vergine Maria è stato celato, nascosto allo sguardo ansioso dell’angelo caduto. La presenza di San Giuseppe la ingannava, mentre una virtù divina limitava il suo sguardo. Credeva che la gravidanza di Maria fosse un fatto puramente naturale. I rami della palma protettiva, del giusto Giuseppe, che ombreggiava la più pura delle vergini, servivano da velo all’opera creatrice dello Spirito Santo: il Verbo si fece carne, e Satana lo ignora.

Ma nove mesi dopo l’Incarnazione, in una notte stellata, sopra una piccola città della Giudea, risuonò il canto celeste: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà! È la nascita temporale del Figlio di Dio che viene annunciata e cantata dagli angeli. Satana ascolta, guarda e vede dei poveri pastori che ripetono l’uno all’altro l’annuncio angelico: Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. Ansiosamente, li segue: “Potrebbe essere questo il Figlio di Dio che è appena apparso? “Eccolo davanti al tavolo di Betlemme. Cosa vede? In una mangiatoia, tra due animali, un bambino piccolo, bisognoso dell’aiuto degli altri, incapace di parlare o agire, un bambino che non è diverso dalle caratteristiche generali degli altri bambini. Satana disse a se stesso: “È proprio a Betlemme che, secondo la profezia di Michea, deve nascere Cristo; è anche sotto forma di un piccolo bambino che, secondo Isaia, deve apparire. Ma per quanto piccolo possa essere, la sua divinità non può non risplendere in qualche modo. “E qui sta esaminando. Ora, nel povero presepe, non c’era la minima traccia di divinità. Al contrario, nient’altro che segni di debolezza, nient’altro che infermità corporee: Gesù piange, trema, è fasciato. Impossibile, pensò Satana, che sotto apparenze così umilianti si potesse trovare il vero e unico Figlio di Dio!

L’epifania seguì presto il Natale. Improvvisamente apparvero dei re dall’Oriente, chiedendo di adorare il Re dei Giudei e annunciando che la sua stella, una stella miracolosa, li aveva guidati. Si adora un solo Dio”, disse Satana tra sé e sé, “se fosse lui! ” Ed eccolo di nuovo, ansioso, più turbato di Gerusalemme, invisibilmente mescolato al corteo dei magi che vanno a Betlemme. Si prostrano e adorano, e questa adorazione aumenta la confusione di Satana. Ma è stato rassicurato. Su sua istigazione, Erode ordinò il massacro degli Innocenti.

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Edoardo Consonni

Vice-direttore di Ecclesia Dei, ha conseguito il diploma presso il liceo scientifico “Blaise Pascal” di Busto Arsizio. Dottore in Fisica, ha completato gli studi per diventare dottore magistrale presso l’Università degli Studi di Milano.
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