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Con profonda gratitudine al Signore e sincera commozione, accogliamo con gioia l’elezione di Sua Santità Papa Leone XIV alla Cattedra di Pietro.
Pubblichiamo integralmente la prima omelia del nuovo Sommo Pontefice Leone XIV.
Come fedeli, dobbiamo rifiutare la mentalità del mondo. Non siamo spettatori di un evento mediatico. Non aspettiamo un volto, un’idea, una bandiera. Aspettiamo un padre, un custode, un testimone.
L’affascinante rito dell’elezione del nuovo Successore di Pietro
Queste righe non vogliono essere un’analisi, né un giudizio. Nascono da un sentimento più semplice e più vero: quello che si affaccia quando un grande avvenimento della Chiesa ci costringe a guardare non solo gli eventi esteriori, ma anche il nostro cuore.
Senza voler cedere alla tentazione di qualunque forma di “fanta-conclave”, facendo riferimento alla traditio perennis catholica, meditiamo sul futuro della Santa Chiesa in questo delicato momento, tenendo nello stesso sguardo di fede la realtà fattuale e l’azione provvidenziale di Dio.
Nei giorni nei novendiali, in cui eleviamo preghiere di suffragio per il Romano Pontefice, offriamo un piccolo contributo liturgico sulle sue esequie.
Esultare per la morte di un Papa è gesto grave, e profondamente scandaloso. Anche se si crede – con motivazioni fondate o meno – che il suo governo sia stato dannoso o fuorviante, la morte non è mai una liberazione politica. Il respiro della Chiesa è ben più ampio di quello degli schieramenti.
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Orémus pro Pontífice nostro Leone. Dóminus consérvet eum, et vivíficet eum, et beátum fáciat eum in terra, et non tradat eum in ánimam inimicórum éius.