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Te Deum Laudo: 2022 motivi per ringraziare Dio (e per chiedergli perdono)

Arrivati al termine di questo 2022, troviamo del tempo per ringraziare Gesù e Maria per i favori che ci hanno concesso in questo anno, piuttosto che lamentarci per le cose che non vanno nella nostra vita. Chiediamo perdono per i peccati commessi, grazia a sufficienza per non commetterne più e rivolgiamo a Dio il nostro Te Deum Laudo.

Caro Lettore,

un nuovo anno giunge al termine e noi abbiamo pensato di raggiungerti con una proposta insolita. Di solito questo è il periodo in cui spesso sentiamo dire “speriamo finisca presto questo brutto anno” oppure “non ne posso più che finisca questo anno, speriamo che il prossimo sia più fortunato”. Questo fenomeno si è accentuato ancor di più in questi ultimi due anni e molte persone non fanno altro che lamentarsi e lamentarsi per gli eventi che sono accaduti, talvolta permettendosi iniquamente di incolpare Dio per quello che abbiamo vissuto. Questo però è un atteggiamento che ci si aspetta dai figli del mondo e non dai figli di Dio. I figli di Dio sanno che, come insegna San Tommaso d’Aquino, il male viene permesso da Dio per trarre da esso un bene maggiore. I figli di Dio, non si lamentano per le croci che hanno vissuto, ma ringraziano Nostro Signore poiché sanno che la Croce è l’unica moneta che conta per entrare in Paradiso. La Croce ci purifica dalle nostre sozzure, e già solo questo basta per ritenerla la più grande benedizione che Dio ci manda, per cui dobbiamo ringraziare, piuttosto che lamentarci e crogiolarci nella nostra disperazione. Una volta un santo sacerdote disse che il mondo ci vuole effeminati, incapaci di reagire alle tentazioni. Il cristiano però non è effeminato, è un guerriero che combatte con atteggiamento virile. Poi è chiaro, non siamo masochisti e non ricerchiamo il dolore come fine in sé, ma sappiamo piuttosto che il dolore che viviamo se offerto per Gesù e Maria, porta innumerevoli benefici a noi e alla Chiesa stessa. 

Dopo questa premessa veniamo concretamente alla proposta di cui abbiamo accennato all’inizio dell’articolo: domani, 31 dicembre 2022 la Chiesa invita i fedeli a ringraziare Dio per l’anno trascorso tramite il canto del Te Deum. Ciò che abbiamo pensato di suggerirti, è di ritagliarti un po’ di tempo prima di questa celebrazione per ripensare all’anno che hai trascorso. Prendi carta e penna e scrivi il tuo Te Deum Laudo: parla con Nostro Signore e cerca di riconoscere la Sua presenza nella tua vita. Prima di rivolgerti a Lui però, non dimenticarti di chiedere l’intercessione della Madonna, affinché ciò che tu scriverai, venga presentato al Trono dell’Altissimo dalle Mani della Sua Santissima e Venerabilissima Madre, l’Unica veramente degna di rivolgersi a Dio. ChiediLe prima di tutto perdono per i tuoi peccati e chiediLe poi la grazia di illuminare la tua mente e poter riconoscere gli innumerevoli favori che Dio ha concesso alla tua anima nel corso di questo 2022. Se ti lascerai condurre, sarà Lei stessa a metterti sulle sue ginocchia e a farti vedere le meraviglie che Dio ha compiuto nella tua vita in questo anno, nonostante il tuo peccato e il peccato degli uomini iniqui che non riconoscono la Divina Maestà. Scrivi ciò che la Madonna ti detterà, e leggiLo dopo il canto comunitario del Te Deum, se avrai la possibilità di parteciparvi. Altrimenti, comunque prenditi del tempo per svolgere questa pia pratica, riconosci la generosità di Dio nei tuoi confronti e la grandezza della Sua Santissima Madre, sicuramente non ne rimarrai deluso. Che il 2023 possa essere un anno in cui tu possa crescere in santità!

Ecclesia Dei

P.S. Alleghiamo sotto il testo del Miserere, che puoi utilizzare prima di iniziare a scrivere il tuo Te Deum Laudo

Miserere mei, Deus, secundum misericordiam tuam;
et secundum multitudinem miserationum tuarum
dele iniquitatem meam.
Amplius lava me ab iniquitate mea
et a peccato meo munda me.
Quoniam iniquitatem meam ego cognosco,
et peccatum meum contra me est semper.
Tibi, tibi soli peccavi et malum coram te feci,
ut iustus inveniaris in sententia tua et aequus in iudicio tuo.
Ecce enim in iniquitate generatus sum,
et in peccato concepit me mater mea.
Ecce enim veritatem in corde dilexisti
et in occulto sapientiam manifestasti mihi.
Asperges me hyssopo, et mundabor;
lavabis me, et super nivem dealbabor.
Audire me facies gaudium et laetitiam,
et exsultabunt ossa, quae contrivisti.
Averte faciem tuam a peccatis meis
et omnes iniquitates meas dele.
Cor mundum crea in me, Deus,
et spiritum firmum innova in visceribus meis.
Ne proicias me a facie tua
et spiritum sanctum tuum ne auferas a me.
Redde mihi laetitiam salutaris tui
et spiritu promptissimo confirma me.
Docebo iniquos vias tuas,
et impii ad te convertentur.
Libera me de sanguinibus, Deus, Deus salutis meae,
et exsultabit lingua mea iustitiam tuam.
Domine, labia mea aperies,
et os meum annuntiabit laudem tuam.
Non enim sacrificio delectaris;
holocaustum, si offeram, non placebit.
Sacrificium Deo spiritus contribulatus;
cor contritum et humiliatum, Deus, non despicies.
Benigne fac, Domine, in bona voluntate tua Sion,
ut aedificentur muri Ierusalem.
Tunc acceptabis sacrificium iustitiae, oblationes et holocausta;
tunc imponent super altare tuum vitulos.
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato. 
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato. 
Le mie colpe io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di Te, contro Te solo ho mancato,
quello che è male ai Tuoi occhi ho l’ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nei Tuoi giudizi. 
Ecco, io sono generato nella colpa,
concepito dagli ardori di mia madre.
Ma Tu vuoi la sincerità del cuore,
e nella mia notte, mi fai conoscere la sapienza. 
Purificami con issopo e sarò mondato;
lavami e sarò bianco ancor più della neve. 
Fammi sentire letizia e gioia,
esulteranno le ossa spezzate.
Distogli il Tuo sguardo da ogni mio peccato,
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me un cuore puro, o Dio,
rinnova in me uno spirito saldo. 
Non respingermi dalla Tua presenza
e non privarmi del Tuo santo Spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato,
e lo spirito generoso mi sostenga. 
Insegnerò le Tue vie agli erranti,
i peccatori a Te torneranno.
Liberami dal sangue, Dio,
Dio mia salvezza,
e la mia lingua esalterà la Tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra, 
e la mia bocca proclamerà la Tua lode; 
poiché il sacrificio Tu non gradisci,
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato,
tu, o Dio, non disprezzi.
Nel Tuo amore fa grazia a Sion,
le mura rialza di Gerusalemme.
I sacrifici prescritti allora gradirai,
l’olocausto e l’intera oblazione:
allora immoleranno vittime sul Tuo altare.

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