Diceva San Francesco d’Assisi che “l’Uomo deve tremare, il Mondo deve fremere, il Cielo intero deve essere commosso, quando sull’Altare, tra le mani del Sacerdote, appare il Figlio di Dio”.
Questo però non sembra essere molto chiaro a Don Angelo Nigro, sacerdote diocesano di Novara, che durante una celebrazione della Santa Messa (all’aperto) si sente in diritto di cambiarne la forma, di omettere il gloria, di cambiare le parole della Consacrazione. Questa realtà non è tuttavia una novità, sembra infatti che la curia ne sia già al corrente. Ai confratelli sacerdoti, l’ufficio liturgico ha risposto che non si devono preoccupare, che sono al corrente di questa situazione e che Don Angelo è libero di far ciò che vuole. Insomma non solo il danno ma anche la beffa.
Se vi va di fare un giro sulla pagina YouTube “Oratorio Nuova Realtà” potrete trovare alcuni video dove Don Angelo si presta a celebrare la Sua Messa. Un video in particolare ha destato non poco sgomento (clik qui), tanto da sollecitarci a scrivere un articolo per far conoscere questa realtà.
Questi sono i frutti del modernismo, di una chiesa sempre poco attenta alla liturgia, di una chiesa che permette ad un sacerdote di poter cambiare a proprio gusto e piacimento la liturgia. Badate bene, non c’è un video in cui troverete la stessa Messa, infatti sembra che a Don Angelo piaccia cambiare.
E’ questo il modello di chiesa che vogliamo? A cosa è servito il Concilio Vaticano II? A cosa servono allora i messali se non li si rispetta? Il nostro invito è quello di farvi un giro sulla pagina YouTube e di guardare con i vostri stessi occhi ciò che accade a Verbania. Non possiamo permettere che ciò possa accadere. Quella S. Messa non è valida, ha sbagliato le parole consacratorie con tanto di messale sotto gli occhi: non c’è Sacramento.
Ci rammarica molto che l’Ufficio diocesano se ne disinteressi. Lo stesso Mons. Brambilla sembra non aver preso posizioni. Evidentemente non hanno così a cuore l’Eucarestia. D’altra parte da una CEI che obbliga i fedeli a fare la comunione in mano non ci si può aspettare molto.
Ci è stato chiesto di segnalare questo sacerdote, ed è quello che faremo. Scriveremo una lettera alla Congregazione per il Culto Divino e alla Curia vescovile di Novara. Non possiamo tollerare simili attacchi all’Eucarestia! O con Dio o contro Dio, non ci sono compromessi.