[page_title]
Le immagini sacre servono a suscitare buoni sentimenti ed aiutano la devozione. I pittori facilmente s'ispirano sulla Sacra Famiglia. Un quadro artistico rappresenta Gesù Fanciullo, in piedi, con le mani giunte e gli occhi rivolti al cielo.
Le immagini sacre servono a suscitare buoni sentimenti ed aiutano la devozione. I pittori facilmente s’ispirano sulla Sacra Famiglia. Un quadro artistico rappresenta Gesù Fanciullo, in piedi, con le mani giunte e gli occhi rivolti al cielo. Vicino a Lui sta la Madonna in ginocchio; San Giuseppe è pure in orazione, con le mani incrociate sul petto e gli occhi bassi. In alto arde la lampada. Questa scena riproduce la Famiglia di Nazareth in preghiera.
Gesù, la Madonna e San Giuseppe, pur attendendo con assiduità al lavoro, tenevano il cuore unito al Divin Padre. Chi può misurare il numero e la densità delle pie invocazioni e degli slanci d’amore che si sprigionano da questi tre cuori? Oltre a stare abitualmente unita con Dio, la Sacra Famiglia in certe ore si dedicava esclusivamente all’orazione. Come doveva essere gradita a Dio questa preghiera in comune! Quante grazie attirava sull’umanità!
San Giuseppe, quantunque dovesse compiere molto lavoro, non rimpiangeva il tempo dedicato alla preghiera; era convinto che il tempo più prezioso era quello dell’orazione.
La preghiera è l’opera buona che possono compiere tutti, in qualunque luogo, in pubblico ed in privato, da soli ed in compagnia. Pregando con fede, con umiltà e con perseveranza,, si diviene padroni del cuore di Dio. Ma quanti comprendono questa dolce verità? Si ha tempo di lavorare, di divertirsi e di conversare; si trova tempo per occupazioni peccaminose; ma trattandosi di preghiera, molti dicono: Non ho tempo! – Dovrebbero dire: Non ho volontà!… Preferisco la terra al Cielo!… Voglio vivere nella miseria spirituale!… Poco m’importa del Paradiso e dell’Inferno!
Chi non prega vive nella miseria morale, perché non ha la forza di dominare le passioni. L’anima che non prega è come una campagna senza acqua.
Fortunati coloro che apprezzano la preghiera ed imitano San Giuseppe! Son forti nelle tentazioni, rassegnati nel dolore, assistiti nei bisogni e trascorrono la vita nella gioia dello spirito.
I devoti di San Giuseppe non si accontentino di pregare, ma compiano l’apostolato della preghiera, esortando gli altri all’orazione. Inculchino nella famiglia la preghiera in comune. La sposa esorti lo sposo a pregare; i figli lo ricordino ai genitori. Che ogni famiglia si rispecchi nella Sacra Famiglia! Un tempo la preghiera era il sacro patrimonio dei focolari domestici. Oggi si constata un triste cambiamento: il tempo prezioso di cui si può disporre è destinato alla radio, alle canzonette, ai dischi, al televisore. Sono pochi coloro che pregano e non di raro sono scherniti come ignoranti e come gente arretrata. Nessuna meraviglia se poi in molte case è domiciliato Satana, con la conseguente immoralità, gelosia, odio e disperazione.