Il servizio all’altare, legato alla vocazione sacerdotale, è tradizionalmente riservato ai ragazzi. Ammettere le ragazze, sebbene possibile, può offuscarne il significato teologico. La Chiesa valorizza la differenza dei ruoli come espressione di complementarietà, non di disuguaglianza.
Nella liturgia cattolica romana, il colore non è un semplice ornamento per i paramenti sacri, ma un vero e proprio linguaggio simbolico che accompagna l’Anno Liturgico e traduce visibilmente i misteri della fede.
Dopo il Concilio Vaticano II, gli abiti religiosi hanno subito un cambiamento radicale: linee più semplici e pratiche, perfette per la vita pastorale. Ma qualcosa è andato perduto. L’abito, così carico di significato, non è solo un simbolo di fede e appartenenza a Cristo; è anche un richiamo silenzioso alla presenza di Dio in un mondo sempre più secolarizzato.