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Il demonio? Non prestiamo ascolto a quello che dice perché mente

Oggi, 17 gennaio, la Chiesa celebra Sant’Antonio abate. Vi proponiamo un estratto del libro Vita di Antonio di Sant’Atanasio di Alessandria circa i molteplici inganni dei demoni e sul perché non dobbiamo temerli.
I molteplici inganni dei demoni

Antonio diceva: « Spesso i demoni appaiono nella stessa forma con cui il Signore fece conoscere il diavolo a Giobbe; gli disse: I suoi occhi sono come l’aurora. Dalla sua bocca escono fiaccole ardenti e sprizzano scintille di fuoco. Dalle sue narici esce il fumo di una fornace ove brucia un fuoco di carboni. La sua anima è carbone ardente, dalla sua bocca esce una fiamma. 2. Manifestandosi in questa forma, il principe dei demoni provoca terrore, come ho già detto; l’astuto si vanta con grandi discorsi. Proprio di questo lo rimproverò il Signore quando disse a Giobbe: Stima il ferro come paglia, il bronzo come legno tarlato. 3. Considera il mare come un vaso di profumi e il profondo degli inferi come suo prigioniero, lo ritiene una via per passeggiare. E ancora, per bocca del profeta dice: Il nemico ha detto: Inseguirò, raggiungerò, e: Con la mia mano raggiungerò tutta la terra, come un nido, e la raccoglierò come si raccolgono le uova abbandonate.

Insomma i demoni si vantano di simili imprese e promettono di compierle per trarre in inganno quanto servono Dio, 4. ma noi credenti non dobbiamo temere le apparizioni del demonio, né prestare ascolto alle sue parole, perché egli mente e non dice nulla di vero. Del resto, anche se osa vantarsi con tali e tante parole, viene trascinato dal Signore come un drago dall’amo, come una bestia da soma viene stretto dalla cavezza alle narici e come lo schiavo fuggitivo è legato con un anello al naso e ha le labbra traforate da un anello. 5. Il Signore lo tiene legato come un passero perché possiamo prenderci gioco di lui. Il principe dei demoni e gli altri demoni i suoi compagni divengono come scorpioni e serpenti per essere calpestati da noi cristiani. 6. Ne è prova il fatto che noi continuiamo a vivere lottando contro di loro.

Colui che si vantava di cancellare il mare e di conquistare la terra intera, ecco che ora non riesce a impedire a voi di vivere la vita ascetica e a me di parlare contro di lui. 7. Non prestiamo ascolto a quello che dice perché mente; non temiamo le sue apparizioni: sono anch’esse menzognere. 8. Ciò che si vede all’apparire dei demoni non è vera luce; essi portano con sé quasi una caparra e un’immagine del fuoco preparato per loro e cercano di spaventare gli uomini con quelle fiamme con le quali essi stessi saranno bruciati. 9. Appaiono realmente, ma subito si dileguano senza riuscire a fare del male ad alcuno dei credenti, portando con sé un’immagine del fuoco destinato ad accoglierli. E così non dobbiamo temerli neppure in questo caso perché tutti i loro intrighi sono ridotti a nulla per opera della grazia del Signore.

Tentano di ingannarci

25.1. I demoni sono astuti e pronti a ricorrere a ogni inganno e ad assumere altre sembianze. Spesso fingono di cantare i salmi senza farsi vedere e citano le parole della Scrittura. 2. E a volte, quando leggiamo la Scrittura, subito come un’eco ripetono le parole che abbiamo lette; e spesso ci svegliano per farci pregare quando dormiamo e lo fanno continuamente, senza quasi permetterci di dormire. 3. Altre volte assumono le sembianze di monaci, fingono di parlare come uomini di fede per trarci in inganno mediante un aspetto simile al nostro, e poi trascinano dove vogliono le vittime dei loro inganni.

4. Ma non bisogna prestar loro attenzione neppure quando ci svegliano per farci pregare o ci consigliano di non mangiare affatto, e neppure quando pretendono di accusarci e di rimproverarci per dei peccati di cui sono a conoscenza al pari di noi. Non fanno questo per amore di Dio o per amore della verità, ma per trascinare i semplici alla disperazione e affermare che l’ascesi è inutile; 5. per indurre gli uomini al disgusto per la vita solitaria, prospettandola come pesante e gravosa e per ostacolare chi così vive lottando contro di loro.

Non bisogna credere loro neppure quando citano la Scrittura

26.1. Il profeta inviato dal Signore compiangeva i demoni quando diceva: Guai a colui che dà da bere al suo prossimo per indurlo a scoprire la sua vergogna. Tali raggiri e tali pensieri distolgono dalla via che conduce alla virtù. 2. Il Signore stesso, anche se i demoni dicevano la verità – e infatti dicevano il vero quando gridavano: Tu sei il figlio di Dio –, imponeva loro il silenzio 3. e impediva loro di parlare perché non avvenisse che, insieme alla verità, seminassero la loro perfidia, e per abituare anche noi a non prestare mai ascolto ai demoni, neanche quando sembra che dicano il vero.4. Abbiamo le Scritture e la libertà dataci dal Salvatore, non ci conviene ricevere ammaestramento dal diavolo che non fu capace di stare al proprio posto, ma passò da un modo di pensare all’altro. 5. Per questo il Signore, anche quando il demonio ripete parole delle Scritture, gli impedisce di parlare dicendo: Dio ha detto al peccatore: Perché enumeri i miei precetti e tieni sulla bocca il mio patto? 6. Fanno di tutto e dicono qualsiasi cosa, si agitano, simulano, creano turbamento per trarre in inganno i semplici. Fanno baccano e frastuono, ridono sguaiatamente e sibilano, ma se non si presta loro attenzione, finiscono per piangere e lamentarsi come dei vinti.

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