Search
Close this search box.

La Consacrazione a Maria: valore ed importanza

La vera devozione alla Santa Vergine è la «via facile, breve, perfetta e sicura per giungere all’unione con Gesù Cristo Signore, nella quale consiste la perfezione cristiana». La consacrazione a Maria ne è il culmine e il trionfo, quanto mai necessaria per i nostri tempi.

[page_title] 

La vera devozione alla Santa Vergine è la «via facile, breve, perfetta e sicura per giungere all’unione con Gesù Cristo Signore, nella quale consiste la perfezione cristiana». La consacrazione a Maria ne è il culmine e il trionfo, quanto mai necessaria per i nostri tempi.

La Consacrazione a Maria: valore ed importanza

La Santa Vergine Maria costituisce il culmine ed il capolavoro della creazione di Dio, il Santuario inviolabile della Santissima Trinità.

Ella è stata scelta dall’eternità per essere la Madre del Verbo Incarnato e, per questo, preservata fin dal concepimento da ogni macchia di peccato, come unica interamente ed intimamente “Piena di Grazia”.

Alla sua missione fu preparata nel nascondimento, nell’umiltà e nell’anonimato agli occhi del mondo. Ella è il primo e autentico tabernacolo dell’Altissimo e in lei si concretizza l’esercizio perfetto di ogni virtù, fino all’identificazione della virtù con la sua stessa persona.

Sant’Agostino c’insegna che il mondo non era degno di ricevere il Figlio di Dio direttamente dal Padre, per questo Egli è venuto a noi tramite Maria e, dunque, solamente attraverso lei si può pervenire a Lui senza timore di deviazioni.

Gesù ha voluto manifestare la sua Gloria restando soggetto a sua Madre in tutta la sua vita terrena, persino sulla Croce, offrendosi a Dio solamente col consenso dell’Immacolata, e l’ha resa partecipe del Sacrificio del Calvario, unendola alla sua opera di salvezza come autentica Corredentrice del genere umano e donandola espressamente a noi dalla Croce, come nostra Madre Santa.

E’, dunque, stata elevata a Mediatrice e Dispensatrice di tutte le grazie che dal Sacro Cuore di Nostro Signore giungono a noi solamente attraverso le sue mani immacolate.

Ella è sempre stata e rimane perennemente unita all’Altissimo, in totale obbedienza e comunione di volontà, tanto che non è lei a vivere, ma Dio che vive in lei, che esiste solo per Lui e a Lui conduce tutte le anime, tanto più quanto esse si legano a lei e si affidano alla sua guida ed alla sua intercessione.

Ogni lode, onore o affetto che le sono rivolti, li rimanda direttamente a Dio, glorificandolo con la somma purezza del suo Cuore ed elevando ogni nostra preghiera o invocazione ad un livello di santità che non possiamo concepire.

Non è, pertanto, difficile comprendere quanto sia importante e necessario per la nostra vita cristiana e per la salvezza della nostra anima, coltivare una profonda e vera devozione per la Vergine Benedetta, consacrare tutto noi stessi a Lei, conformarci a Lei in tutto il nostro essere, donarle il nostro cuore scegliendo di fare ogni cosa, anche la più piccola, solo con Maria, per mezzo di Maria e per Maria, così da divenire suoi schiavi d’amore, e attraverso Lei di Nostro Signore Gesù Cristo.

Bisogna lasciare che Ella venga ad abitare in noi con la sua anima, per glorificare Dio e realizzare la sua volontà rallegrandoci in Lui nostro salvatore.

Questa consacrazione deve diventare come un albero di grazia dello Spirito Santo, da nutrire e coltivare perché porti in noi tutti i suoi frutti di virtù e santità.

La Consacrazione a Maria: valore ed importanza

San Massimiliano Kolbe ci dice che mediante la Consacrazione a Maria: «Essa col nostro cuore povero ama il suo divin Figliuolo. Noi diventiamo il mezzo per il quale l’Immacolata ama Gesù, e Gesù, vedendoci proprietà e quasi parte della Santissima Madre, ama Essa in noi e per noi».

Quale meraviglia di grazia!

La schiavitù d’amore nei confronti di Maria, al contrario di ogni schiavitù terrena, è, inoltre, portatrice della sola vera libertà, quella dei figli di Dio nel Sacratissimo Cuore del Figlio.

Il raggiungimento di tale condizione è il tema centrale affrontato da San Luigi Grignion de Montfort nel suo “Trattato della vera devozione alla Santa Vergine”, la «via facile, breve, perfetta e sicura per giungere all’unione con Gesù Cristo Signore, nella quale consiste la perfezione cristiana». È una via che tutti noi possiamo e dobbiamo percorrere, laici, sacerdoti e religiosi.

La lontananza e l’incuranza della gente verso Maria Santissima è, infatti, per il Montfort, «uno dei motivi per cui Gesù Cristo non è conosciuto come si dovrebbe. È dunque sicuro che la conoscenza di Gesù Cristo e la venuta del suo regno nel mondo non saranno che la conseguenza necessaria della conoscenza della Santa Vergine e della venuta del regno di Maria, che lo ha messo al mondo la prima volta e che lo farà risplendere la seconda» (VD, 13).

Da qui deriva la proposta della perfetta consacrazione a Cristo tramite la consacrazione alla Madonna. Scrive ancora il Montfort: «Ora, essendo Maria, tra tutte le creature, la più conforme a Gesù Cristo, ne segue che, tra tutte le devozioni, quella che consacra e conforma di più un’anima a Gesù Cristo Signore è la devozione alla Santa Vergine, Sua Madre, e che più un’anima sarà consacrata a Maria, più lo sarà a Gesù Cristo» (VD, 120)

La Santa Vergine è, dunque, il mezzo perfetto per unirci al Figlio, Sommo Bene e nostra eterna felicità.

Ci sono, tuttavia, molti teologi che considerano, al contrario, la devozione a Maria, un impedimento all’unione con Gesù, ed anzi una causa di allontanamento da Lui in una sorta di idolatria.

Si tratta di una visione chiaramente di ispirazione luterana, che non attribuisce alla Madonna il ruolo, che le è proprio, di Mediatrice che intercede per noi con il suo divin Figlio, unico Mediatore presso il Padre.

Nella sua analisi delle false devozioni alla Vergine, il Montfort avrebbe identificato questi cattolici minimalisti contemporanei come “devoti scrupolosi”, le «persone che temono di disonorare il Figlio onorando la Madre, di abbassare l’uno elevando l’altra» (VD, 94).

La vera devozione a Maria, invece, sempre secondo il santo missionario, deve avere cinque caratteristiche.

Essa deve essere: “interiore”, ovvero partire dal cuore per la stima e l’amore che si nutrono per la Santa Vergine e la considerazione della sua grandezza; “tenera”, cioè piena di fiducia in lei, come quella che ha un bambino verso la sua amorevole madre; “santa” e, dunque, allontanare dal peccato e portare l’anima ad imitare le virtù di Maria, soprattutto la sua profonda umiltà, la sua fede, l’obbedienza e la preghiera continua; “costante” e “disinteressata”, che cioè ispira a non cercare se stessi ed il proprio interesse, ma solo Dio e la sua volontà nell’Immacolata.

Il Montfort considera questa consacrazione «una perfetta rinnovazione dei voti e delle promesse del santo Battesimo», nell’impegno a rifiutare il diavolo ed a seguire Cristo, per di più «per le mani di Maria», nominandola «depositaria universale» di ogni nostro bene, naturale e spirituale, ed amministratrice di tutti i nostri meriti per la maggior gloria di Dio e la salute della nostra anima.

Ella, peraltro, che «non si lascia mai vincere in amore e generosità», «si dà ella stessa interamente e in modo inarrivabile a colui che le dona tutto. Lo sommerge nell’abisso delle sue grazie, lo adorna dei suoi meriti, lo sostiene con il suo potere, lo illumina con la sua luce, lo infiamma del suo amore, gli comunica le sue virtù» (VD, 144).

Secondo il santo francese, inoltre, l’amore dei fedeli per Maria, sarà ancora più grande negli «ultimi tempi», perché: «l’Altissimo e la sua Santa Madre devono formare dei grandi santi, i quali saranno così eccelsi in santità da superare la gran parte degli altri santi, come i cedri del Libano superano i piccoli arbusti» (VD, 47).

La Madonna «deve risultare terribile contro il demonio e i suoi seguaci, terribile come schiere a vessilli spiegati, soprattutto in questi ultimi tempi» (VD, 50).

Osservando, dunque, la situazione drammatica del tempo presente si comprende quanto impellente sia per ciascuno di noi la necessità di legarsi intimamente alla nostra Madre Celeste mediante la Consacrazione a lei, come quella proposta da San Luigi Grignion de Montfort con la sua opera, divenendo schiavi d’amore di Nostro Signore attraverso lei.

Questo significa anche diventare fedeli cavalieri della Vergine Santa, entrare nelle schiere dei suoi combattenti contro le legioni di Satana, per affrettare la sua sconfitta ed il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.

È quanto mai raccomandabile leggere il “Trattato della vera devozione alla Santa Vergine” e consacrarsi a lei con la guida di un santo e retto sacerdote.

Rispondiamo tutti prontamente a questa chiamata che il Signore ci rivolge.

Che ognuno di noi possa far sue le parole: «Io sono tutto tuo e tutto quanto posseggo te lo offro, amabile mio Gesù, per mezzo di Maria, tua Santissima Madre».

Tag

TEMPLUM DOMINI

Leggi la nostra rivista telematica
Templum Domini

CANALE WHATSAPP

Iscriviti al nostro canale Whatsapp
per contenuti esclusivi

LEGGI ANCHE ...

Gesù nacque nella grotta. Siccome San Giuseppe era pieno d'attenzioni per il Bambino Gesù e la Madonna, non volendo riprendere
La riforma liturgica di Paolo VI è stata accostata a quella di Pio V: si tratta davvero della stessa cosa?
San Gennaro, si crede sia nato verso l’anno 272, le passiones Ianuariane non ci dicono il luogo di nascita. Il
La pietra angolare della teologia cattolica, rifugio sicuro contro gli errori e le eresie. I lineamenti di una delle opere

TEMPLUM DOMINI

Leggi la nostra rivista telematica
Templum Domini

CANALE WHATSAPP

Iscriviti al nostro canale Whatsapp per contenuti esclusivi

error: Questo contenuto è protetto!