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Le Massime Eterne come mezzo di salvezza

Anche se il mondo lo vuole, ma non si può pensare a trascorrere nemmeno un solo giorno senza pregare, senza esaminare quotidianamente il nostro rapporto con il Signore e chiedersi sinceramente se, abbiamo posto Gesù al centro di tutto.

Nel libro sono presenti le preghiere del mattino, le preghiere comuni, le preghiere della sera.

Le meditazioni di ciascun dì della settimana in cui Sant’ Alfonso espone il tema dei Novissimi:

  • Prima della meditazione
  • Dopo la meditazione
  • Lunedì: Fine dell’uomo
  • Martedì: Malizia del peccato mortale
  • Mercoledì: Morte e Giudizio
  • Giovedì: Inferno ed eternità delle pene
  • Venerdì: Passione di Gesù Cristo
  • Sabato: Il Paradiso
  • Domenica: La Sacra Famiglia

Prosegue con altre pie pratiche come la Santa messa, la confessione, la santa comunione, la via crucis, al Sacro cuore di Gesù, al Santissimo Nome di Gesù, il S. Rosario, litanie della Madonna, Allegrezze alla Beata Vergine, la preghiera a Maria Addolorata, la preghiera alla B.V. di M. Berico, la Supplica alla Regina del S. Rosario di Pompei (nelle più recenti edizioni), la Novena dell’Assunzione di Maria, la novena dell’Immacolata Concezione, dolori e allegrezze del Patriarca S. Giuseppe, Preghiere ai Santi, Salmi-Inni-Cantici. Quest’opera è molto importante per un semplice motivo: indica la preghiera come via da seguire per raggiungere la Salvezza. Il fine è Gesù, il mezzo la continua ricerca di Lui durante la giornata, dal mattino sino a quando si va a letto, senza mai stancarsi. Anche se il mondo lo vuole, ma non si può pensare a trascorrere nemmeno un solo giorno senza pregare, senza esaminare quotidianamente il nostro rapporto con il Signore e chiedersi sinceramente se, nel giorno appena trascorso o che ancora stiamo vivendo, abbiamo posto Gesù al centro di tutto. Una vita che non ha come centro il Redentore non può essere un’esistenza che trascorre serena e in pace! Beato l’uomo che pone Cristo come cardine della propria esistenza perché anche nelle tribolazioni – le quali ai cattolici non vengono risparmiate – ha la pace. La pace di Gesù, non quella del mondo (cfr. Gv 14, 27-31), non è un’emozione o uno stile di vita alla “volemose bene”, lasciatemi passare questa affermazione popolare tipica romana, ma chi ha la vera pace è quel figlio di Dio che ha fatto esperienza di Gesù, della Sua potenza, della Sua gloria, del Suo Sacrificio sul Calvario che si rinnova quotidianamente sugli altari, della Sua resurrezione…chi incontra Cristo non teme nulla, non punta il dito o porta rancori nei confronti dei propri carnefici e persecutori: l’incontro con Gesù porta a fare quanto indica sant’Alfonso Maria de Liguori nelle Massime Eterne, vale a dire a piegare le ginocchia e rivolgersi al Padre con la preghiera e i sacramenti della confessione e dell’Eucaristia, affidando noi stessi con quanto si vive. Dal mattino alla sera che sia un dialogo continuo con Gesù passando sempre per la Madre Santissima.

Le Massime Eterne come mezzo di salvezza

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