di Fra Andrea Palmentura
“No, non vengo in Chiesa, perchè quel prete mi sta antipatico. Poi i preti pensano ai soldi. Poi ci sono i pedofili…. Però credo in Dio,….” (cit.)
Confesso di divertirmi parecchio quando sento certe persone inventarsi tutte le scuse possibili per non mettere piede in Chiesa.
Faccio solo qualche domanda o considerazione.
- Se l’obiettivo è unirsi al Signore, e questo per un cattolico succede in primis nella Messa, cosa ti importa se il prete è simpatico o antipatico? È Cristo che celebra per mezzo suo!
Prima hai ammesso che ci credi! Tu l’hai detto. - Se proprio non reggi l’antipatia di quel prete, allora cambia Parrocchia. Non sei costretto ad andare alla stessa “farmacia”. Puoi recarti presso un’altra. L’importante è assumere il medicinale. Giusto? E perché privarti del Corpo di Cristo, che è ancora più importante, a causa dell’antipatia del prete? Della medicina tu ti privi perché il dottore è antipatico? Non credo. E perché privarti di Colui che ti dà addirittura la vita eterna, a causa di qualche ministro non esemplare?
- Che ci sia qualche modello negativo tra il clero non significa che tutto il clero sia così.
Vuoi dire che anche io che ti parlo, e che a Dio piacendo un giorno diventeró sacerdote, amo il lusso e sono pedofilo? Mi conosci? - Un giorno sentii in TV che un uomo aveva ammazzato la moglie e la figlia. Lui è appunto farmacista. Significa che non dobbiamo andare più in farmacia? I farmacisti sono tutti così? Se non è così, perché ragioni in tal modo per la Chiesa?
- Ulteriore precisazione: lo Stato del Vaticano e la Chiesa Cattolica NON coincidono. Hanno in comune solo una cosa: che hanno come capo il Papa. Ma il Vaticano è uno Stato come tutti gli altri e come tutti deve avere una grande economia e deve fornire grandi servizi. Altrimenti che Stato è?
Quindi dov’è il tuo problema? - Se credi in Cristo crederai anche nella Chiesa, perché Lui l’ha istituita. Lei è sua Sposa.
Chi disprezza e combatte Lei, disprezza e combatte Cristo, che la ama e conduce nonostante i peccati dei suoi figli. - Non è necessario credere che i membri della Chiesa siano tutti santi. Si va in Chiesa proprio perché si è peccatori. Altrimenti perché ci si confessa? È così che si diventa santi.
Hai visto quanti santi vanta la Chiesa Cattolica? Come si sono santificati? Non certo dicendo: “ho il mio rapporto con Dio e basta…”. Ma anzi, pregando frequentando i sacramenti, vivendo la carità in comunità, perché così Lui ha voluto.
Non ti fai due domande? - Ovviamente insieme ai sacramenti c’è bisogno di vivere in grazia di Dio, combattendo il peccato, o evitandolo (da parte di alcuni) o rialzandosi da esso da parte di altri che sono già caduti. Ma tutto questo la grazia di Dio ci aiuta a farlo proprio con i mezzi che ha istituito e di cui la Chiesa dispone.
“Eh ma tanta gente va in Chiesa e poi sparla quando esce”
Ma tu mica risponderai a Dio degli altri ma di te stesso. Hai detto che ti importa del tuo rapporto con Dio, quindi perché ti preoccupi di quello degli altri? Gli altri delle loro contraddizioni daranno conto. Ma tu pensa a santificarti nella volontà di Dio e sarai edificante per tutti loro! E così darai l’esempio a tutti quanti e non sparleranno più visto che ci tieni così tanto al fatto che non si mormori!
“Sì, è che non ho molto tempo per andarci…”
Allora adesso il problema è cambiato. È un altro.
Non hai tempo? 45 minuti in una settimana? E quando andrai davanti a Dio dirai lo stesso, sapendo che non è così?
Per le cose che finiscono hai tempo, e per ciò che devi seminare per l’eternitá non ne hai?
Perché curi il corpo ma non curi l’anima?
Non sei proprio tu che dici che siamo tutti un’unità di corpo, anima e spirito?
Nella Messa è Dio che ti parla con la sua Parola e la proclama proprio per te!
Poi ti lamenti e cerchi risposte nella tua vita e quando potresti ascoltarle non lo fai?
Gesù offre a Messa il suo sacrificio al Padre per te e lo rende lí presente sull’altare! E tu lo ignori? Non te ne importa nulla?
La dura realtà, cari amici, è che ci giustifichiamo dando la colpa a ciò che sta fuori di noi per non ammettere che il problema sta dentro di noi.
Quando parliamo così è perché non ci abbiamo creduto fino in fondo e non abbiamo realmente capito cosa siano le realtà in cui crediamo.
Non avere paura di fare quel passo. Il Signore ti aspetta nonostante le tue e le altrui fragilità.
Ma è proprio per le nostre fragilità che ci chiama a confessarci frequentemente, a partecipare alla Messa domenicale e a ricevere la Comunione, a pregare e a investire i nostri talenti nella Chiesa.
Se ti lamenti della Chiesa, perché non contribuisci con i tuoi doni a renderla ancora più esemplare? Sii tu una pietra di edificazione e riceverai cento volte tanto.
Così sia.