Per una Pasqua cattolica

di Luca Farina

Spero che questo titolo volutamente e fortemente provocatorio abbia richiamato la vostra attenzione. Certamente potreste chiedervi quale possa essere il senso di una tale affermazione: è vero, esiste la Pasqua ebraica, quella ortodossa…ma da cattolici dovremmo celebrare una Pasqua cattolica. Ebbene, purtroppo la cosa non è così ovvia e scontata. Cerchiamo di capire perché.

La particolare situazione in cui ci troviamo ci porta, come è noto, a non poter vivere i riti della Settimana Santa in maniera piena. Non per questo, però, la nostra preghiera deve venir meno: sono i giorni in cui si celebrano i misteri più importanti della nostra salvezza, la Passione, la Morte e la Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo, che, nonostante quello che dicono anche alcuni vescovi come Mons. Noyer (cercare le gli articoli con sue immagini -in cravatta e croce pettorale- per crederci), è un evento reale e fondamentale per la nostra fede.

E’ doveroso, per un cattolico, nutrire la propria fede e intensificare la preghiera in questi giorni. Infatti, lo ricordiamo, i vescovi hanno sospeso il precetto di partecipazione alla Messa, dettame ecclesiastico, ma non possono abolire il terzo comandamento divino dell’onorare la festa, a cui siamo tenuti.

Come rendere la Pasqua cattolica? Con la preghiera della Chiesa: seguendo le tante funzioni che sono trasmesse in streaming, pregando da casa con la Liturgia delle Ore; ricorrendo alle sane pratiche di devozione come il Santo Rosario, la Via Crucis, trovando momenti per la lettura del Vangelo…

Cosa, invece, non va fatto? Non bisogna ricorrere a celebrazioni e preghiere eterodosse e di dubbia provenienza. In particolare, prendiamo in esame uno di questi sussidi, che sicuramente non è l’unico. Si intitola “Io celebro a casa”, tra i cui autori si cita il discusso liturgista Andrea Grillo. Vi proponiamo, a titolo d’esempio, quei passi che non ci hanno convinto…

La cosa che, forse, ci ha colpito di più, sono quelle figure citate tra “testimoni”, con tanto di “pregate per noi”: perché inserire in una preghiera cattolica persone come Dietrich Bonhoeffer (grande scrittore e testimone degli orrori dei campi di sterminio, ma protestante), Athengoras (patriarca ortodosso massone), Giorgio La Pira (cattolico di nome ma con chiare tendenze a sinistra)…?

E’ questo che non possiamo accettare! Non possiamo invocare la preghiera, come se fossero in maniera certa in Paradiso, di persone che non condividevano la nostra fede. Dura è la condanna di Papa Agatone “Se qualcuno prega con gli eretici, è un eretico”. Non possiamo pregare in modo dubbio, pericoloso per la nostra fede, perché secondo la nota massima di San Prospero d’Aquitania, lex credendi, lex orandi. Una preghiera dubbia dimostra spesso una fede dubbia, è per questo che sul nostro sito si insiste molto sulle questioni liturgiche e l’attenzione ad esse è posta anche per questi giorni della Settimana Santa.

Pertanto, lo ripetiamo ancora una volta, celebriamo una Pasqua cattolica, senza affidarci a pratiche eterodosse. Imbracciamo gli strumenti che ci da la Santa Madre Chiesa e viviamo santamente questa Pasqua, anche se particolare.

Ecclesia Dei

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