Presentazione del Signore

Presentazione del Signore, è una festa del Signore; ricorda il corrispondente avvenimento della vita di Gesù, narrato nel Vangelo di Luca (2,22-39). È detta popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.

Presentazione del Signore

Presentazione del Signore, è una festa del Signore; ricorda il corrispondente avvenimento della vita di Gesù, narrato nel Vangelo di Luca (2,22-39). È detta popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.

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Presentazione del Signore, è una festa del Signore; ricorda il corrispondente avvenimento della vita di Gesù, narrato nel Vangelo di Luca (2,22-39). È detta popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi.

Presentazione del Signore, è una festa del Signore; ricorda il corrispondente avvenimento della vita di Gesù, narrato nel Vangelo di Luca (2,22-39). È detta popolarmente chiamata festa della Candelora, perché in questo giorno si benedicono le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”, come il bambino Gesù venne chiamato dal vecchio Simeone al momento della presentazione al Tempio di Gerusalemme, che era prescritta dalla Legge giudaica per i primogeniti maschi. La festa è anche detta della Purificazione di Maria, perché, secondo l’usanza ebraica, una donna era considerata impura del sangue mestruale per un periodo di 40 giorni dopo il parto di un maschio e doveva andare al Tempio per purificarsi: il 2 febbraio cade appunto 40 giorni dopo il 25 dicembre, giorno della nascita di Gesù.

Anticamente questa festa veniva celebrata il 14 febbraio (40 giorni dopo l’Epifania), e la prima testimonianza al riguardo ci è data da Egeria nel suo Itinerarium Egeriae (capitolo 26). La denominazione di “Candelora” data popolarmente alla festa deriva dalla somiglianza del rito del Lucernare, di cui parla Egeria: «Si accendono tutte le lampade e i ceri, facendo così una luce grandissima» (Itinerarium 24, 4), con le antiche fiaccolate rituali che si facevano nei Lupercali (antichissima festività pagana che si celebrava proprio a metà febbraio). Durante il suo episcopato, papa Gelasio I ottenne dal Senato l’abolizione dei Lupercali ai quali fu sostituita nella devozione popolare la festa appunto della Candelora. Nel VI secolo la ricorrenza fu anticipata da Giustiniano al 2 febbraio, data in cui si festeggia ancora oggi.

Ecclesia Dei 

Don Riccardo Pecchia

Don Riccardo Pecchia

Collaboratore presso la redazione di Ecclesia Dei.
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