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Un abito ceruleo per chi cerca il regno di Dio

Lo scapolare teatino nasce dalla generosità e dall’amore della venerabile Orsola Benincasa, fondatrice delle Suore Teatine, alla quale il 2 febbraio 1617 apparve la Beata Vergine Maria con in braccio Gesù Bambino; da provvida Madre, le disse: “cessa dal pianto, muta i sospiri in dolcissima gioia e ascolta quanto sta per dirti Gesù”.

Gesù chiese alla venerabile Orsola di fondare un convento insieme a 33 vergini, dove ritirarsi e condurre una vita di penitenza per ottenere molte Grazie per se e per tutti i poveri peccatori, promettendole che chiunque, in qualsiasi condizione, avesse indossato quell’abito, sarebbe stato beneficato con larghe benedizioni in vita e in morte.
Nel suo immenso amore per i peccatori e per tutte le persone che vivevano nel mondo, Orsola chiese a Gesù di poter estendere anche a loro queste Grazie: venne esaudita.

Fu il padre Francesco Maria Maggio a cominciare nel 1648 la diffusione dello scapolare ceruleo tra i fedeli; circa due decenni dopo, papa Clemente X concesse ai padri Teatini la facoltà di benedire e imporre a tutti i fedeli lo scapolare ceruleo: era il 30 gennaio 1671.
In seguito, Clemente XI concesse le prime indulgenze all’uso dello scapolare, Gregorio XVI e Pio IX le confermarono e le ampliarono, dichiarandole applicabili anche ai fedeli defunti e, infine, San Pio X esortò i padri Teatini a divenire “assidui promotori e celebratori perpetui dello scapolare azzurro dell’Immacolata concezione in qualunque luogo della terra.”
Per ottenere le Grazie promesse alle Eremite Teatine bisogna essere veri figli di Maria, professando una vera e sincera devozione al mistero dell’Immacolata concezione e vivendo la castità secondo il proprio stato, indossando sempre lo scapolare in segno di sudditanza e figliolanza a Maria.
Come recita la preghiera d’imposizione, ricevendo lo scapolare si viene veramente incardinati nell’Ordine Teatino, divenendo fratelli/sorelle laici e partecipando di tutte le opere buone praticate nella congregazione dei padri e delle suore Teatine.

In tutte le chiese Teatine è possibile ricevere lo scapolare, impegnandosi a seguire l’ideale di vita teatino: “Cercare per primo il regno di Dio” con la preghiera e con la sincera conversione del cuore.

“Tanto è diffusa e propagata la devozione dello scapolare che oggi sono innumerevoli gli uomini, le donne, i principi e i grandi della Spagna, inquisitori e cardinali della santa Chiesa di Roma, religiosi di diversi ordini, che si onorano, di portarlo sul petto come un divino talismano contro tutti mali del mondo e inoltre attribuiscono al santo scapolare dell’Immacolata il recupero della salute tanto dell’anima che del corpo”

( F. M. Maggio: “San Gaetano ai piedi…” op. cit, pag 97)

Dalla pagina facebook: Chiesa San Giuseppe dei Padri Teatini a Palermo

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