Search
Close this search box.

Domenica di Passione: simboli della fede

Comunemente chiamata domenica delle palme, con la domenica di Passione ha inizio la Settimana Santa. In questa domenica il Vangelo ci presenta l'ingresso di Gesù a Gerusalemme tra la folla festante e l'indignazione degli scribi e dei farisei.

Comunemente chiamata domenica delle palme, con la domenica di Passione ha inizio la Settimana Santa. In questa domenica il Vangelo ci presenta l’ingresso di Gesù a Gerusalemme tra la folla festante e l’indignazione degli scribi e dei farisei.

Il giorno seguente, la gran folla che era venuta per la festa, udito che Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: ‘Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!’. Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: ‘Non temere, figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d’asina’”.

“… prese dei rami di palme
La palma, con le sue grandi foglie verdi, ricorre molto spesso e in diverse occasioni sia nel Vangelo sia nella Bibbia. Diversi brani biblici ricordano che Israele, dopo avere attraversato il deserto, entra a Gerico, la città delle palme: «Il Signore mi mostrò tutto il paese …, il distretto della valle di Gerico, città delle palme … » (Dt 34,3; cfr. Gdc 1,16; 3,13; 2Cr 28,15). La palma cresce anche sulle alture, come testimonia “la palma di Debora” situata nelle montagne di Efraim (Gdc 4,5) e intorno a Gerusalemme. Sotto una palma, la profetessa Debora amministra la giustizia e consiglia i capi del popolo (Gdc 4,4). Il re Salomone quando costruisce il Tempio vi fa scolpire le palme: «Ricoprì le pareti del Tempio con sculture e incisioni di cherubini, di palme e di boccioli di fiori, all’interno e all’esterno … » (cfr. 1Re 6,29-35). Il profeta Ezechiele descrive il santuario celeste adornato da cherubini e palme (Ez 41,18-20). Per la festa delle capanne o tabernacoli si usavano rami verdi di palma insieme al cedro, mirto e salice (Lv 23,40; Ne 8,15) e i rami di palme venivano agitate in segno di gioia e di trionfo (Lv 23,40; 1Mac13,51; 2Mac 7,1).

Nel Vangelo di Giovanni, a differenza dei Vangeli sinottici che descrivono l’ingresso di Gesù a Gerusalemme acclamato con rami di ulivi, si narra che la gente lo seguiva con rami di palma: “Presero rami di palme e uscirono incontro a lui acclamando: “Osanna!/ Benedetto colui che viene nel nome del Signore…” (Gv. 12,13). La palma sta dunque ad indicare la vittoria di Gesù sulla morte e la sua risurrezione.

Ecco allora che si spiega il motivo per cui molti santi martiri sono rappresentati con la palma del martirio. Essi sono i risorti che «stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani» (Ap 7,9).

Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra
L’asino, che è un animale umile e addetto a lavori molto faticosi, nella Bibbia viene menzionato in eventi significativi assumendo così un rilievo particolare. L’animale da cavalcatura dei re è, ed era, certamente il cavallo, un animale potente che in nulla può competere con l’asino, animale da fatica e da lavoro.

ìNella Bibbia appare, per la prima volta, quando, caricato della legna per il sacrificio, accompagna Abramo che va sul monte Moria a sacrificare Isacco (Gen 22,3.5). L’asino è scelto da Mosè per farvi montare sua moglie e i suoi figli quando ritorna in Egitto, da dove era fuggito, per compiere la missione che Dio gli aveva affidato (Es 4,20). Un passo del libro dei Numeri mostra l’asino capace di ‘vedere’ i segni di Dio e di opporsi all’uomo ottuso che non comprende la parola di Dio (cfr. Nm 22,23-35). L’asino diviene dunque una figura sapienziale, perché riconosce la volontà di Dio prima ancora dell’uomo che si ritiene veggente.

Il profeta Zaccaria annuncia che il Messia vittorioso cavalcherà un asina (9,9). Così accade, infatti i vangeli presentano l’entrata di Gesù a Gerusalemme proprio su di un’asina, ed è Gesù stesso a farne richiesta ai suoi discepoli. Ai loro occhi e quelli della folla, Gesù si presenta come un Messia non violento, portatore di pace, come colui che realizza la profezia di Zaccaria. I discepoli “sellano” l’asino con i loro mantelli, mentre altri li stendono lungo la strada. Questo gesto indica che mettono la propria esistenza nelle mani di Gesù, disposti a seguire un Messia di pace.

Una festa mobile
La domenica di passione, proprio come la Pasqua, non ha data fissa, ma cambia ogni anno ed oscilla tra il 22 marzo e il 25 aprile (calendario gregoriano). Con la domenica di passione la quaresima non giunge al termine, ma si conclude il Giovedì Santo, giorno in cui ha inizio il Triduo Pasquale o Triduo Santo.

Tag

TEMPLUM DOMINI

Leggi la nostra rivista telematica
Templum Domini

CANALE WHATSAPP

Iscriviti al nostro canale Whatsapp
per contenuti esclusivi

LEGGI ANCHE ...

La palude Stigia nella struttura apparente dell Inferno rappresenta il quinto cerchio nella struttura segreta rappresenta la prima parte del
Il commento filologico e la traduzione di un epitaffio Dombercht discepolo di san Bonifacio
Le preghiere ai piedi dell altare introducono nella celebrazione della Messa in modo particolare In questo articolo scopriamo qual è

TEMPLUM DOMINI

Leggi la nostra rivista telematica
Templum Domini

CANALE WHATSAPP

Iscriviti al nostro canale Whatsapp per contenuti esclusivi

error: Questo contenuto è protetto!