Continuiamo a parlare di Sacramenti e, in particolare, dell’Eucarestia.
La santa Eucaristia completa l’iniziazione cristiana. Coloro che sono stati elevati alla dignità del sacerdozio regale per mezzo del Battesimo e sono stati conformati più profondamente a Cristo mediante la Confermazione, attraverso l’Eucaristia partecipano con tutta la comunità allo stesso sacrificio del Signore.
Catechismo della Chiesa Cattolica
L’Eucarestia è fonte e culmine di tutta la vita cristiana.
Che cos’è l’Eucarestia?
È il sacrificio stesso del Corpo e del Sangue del Signore Gesù, che egli istituì per perpetuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della Croce, affidando così alla sua Chiesa il memoriale della sua Morte e Risurrezione. È il segno dell’unità, il vincolo della carità, il convito pasquale, nel quale si riceve Cristo, l’anima viene ricolmata di grazia e viene dato il pegno della vita eterna.
Quando Gesù ha istituito l’Eucarestia? E come?
L’ha istituita il Giovedì Santo, «la notte in cui veniva tradito» (1 Cor 11,23), mentre celebrava con i suoi Apostoli l’Ultima Cena.
Dopo aver radunato i suoi Apostoli nel Cenacolo, Gesù prese nelle sue mani il pane, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto per voi». Poi prese nelle sue mani il calice del vino e disse loro: «Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me».
Che cosa rappresenta l’Eucaristia nella vita della Chiesa?
Come anticipato prima, è fonte e culmine di tutta la vita cristiana. Nell’Eucaristia toccano il loro vertice l’azione santificante di Dio verso di noi e il nostro culto verso di lui. Essa racchiude tutto il bene spirituale della Chiesa: lo stesso Cristo, nostra Pasqua. La comunione della vita divina e l’unità del Popolo di Dio sono espresse e prodotte dall’Eucaristia. Mediante la celebrazione eucaristica ci uniamo già alla liturgia del Cielo e anticipiamo la vita eterna.
Come viene chiamato questo Sacramento?
L’insondabile ricchezza di questo Sacramento si esprime con diversi nomi, che evocano suoi aspetti particolari. I più comuni sono: Eucaristia, Santa Messa, Cena del Signore, Frazione del pane, Celebrazione eucaristica, Memoriale della passione, della morte e della risurrezione del Signore, Santo Sacrificio, Santa e Divina Liturgia, Santi Misteri, Santissimo Sacramento dell’altare, Santa Comunione.
Come si colloca l’Eucaristia nel disegno divino della salvezza?
Nell’Antica Alleanza l’Eucaristia è preannunziata soprattutto nella cena pasquale annuale, celebrata ogni anno dagli Ebrei con i pani azzimi, a ricordo dell’improvvisa e liberatrice partenza dall’Egitto. Gesù l’annuncia nel suo insegnamento e la istituisce celebrando con i suoi Apostoli l’Ultima Cena durante un banchetto pasquale. La Chiesa, fedele al comando del Signore: «Fate questo in memoria di me» (1 Cor 11,24), ha sempre celebrato l’Eucaristia, soprattutto la domenica, giorno della risurrezione di Gesù.
In che senso l’Eucaristia è memoriale del sacrificio di Cristo?
L’Eucaristia è memoriale nel senso che rende presente e attuale il sacrificio che Cristo ha offerto al Padre, una volta per tutte, sulla Croce in favore dell’umanità. Il carattere sacrificale dell’Eucaristia si manifesta nelle parole stesse dell’istituzione: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi» e «Questo calice è la nuova alleanza nel mio Sangue, che viene versato per voi» (Lc 22,19-20). Il sacrificio della Croce e il sacrificio dell’Eucaristia sono un unico sacrificio. Identici sono la vittima e l’offerente, diverso è soltanto il modo di offrirsi: cruento sulla Croce, incruento nell’Eucaristia.
Come Gesù è presente nell’Eucaristia?
Gesù Cristo è presente nell’Eucaristia in modo unico e incomparabile. È presente infatti in modo vero, reale, sostanziale: con il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua Anima e la sua Divinità. In essa è quindi presente in modo sacramentale, e cioè sotto le specie eucaristiche del pane e del vino, Cristo tutto intero: Dio e uomo.
Che cosa si richiede per ricevere la santa Comunione?
Per ricevere la santa Comunione si deve essere pienamente incorporati alla Chiesa cattolica ed essere in stato di grazia, cioè senza coscienza di peccato mortale. Chi è consapevole di aver commesso un peccato grave deve ricevere il Sacramento della Riconciliazione prima di accedere alla Comunione. Importanti sono anche lo spirito di raccoglimento e di preghiera, l’osservanza del digiuno prescritto dalla Chiesa e l’atteggiamento del corpo (gesti, abiti), in segno di rispetto a Cristo.
Con questo ultimo quesito concludiamo questo breve catechismo sul Sacramento dell’Eucarestia, lasciandovi con una riflessione: ci accostiamo sempre degnamente a ricevere Gesù?
Ecclesia Dei
Catechismo della Chiesa Cattolica