Chi si umilia, sarà esaltato. La Madonna piacque tanto a Dio e fu così innalzata a motivo della sua umiltà. San Giuseppe ha tanta gloria in Cielo ed è così onorato sulla terra, perché ebbe una profonda umiltà. Il Signore lo rese grande, perché lo vide umile.
Ecco l’insegnamento che San Giuseppe dà ai suoi devoti: essere umili! L’umiltà è la virtù che ci fa riconoscere ciò che siamo, cioè povere creature, tendenti al male e bisognose del continuo aiuto di Dio; è la virtù che ci fa amare il nascondimento e ci fa disprezzare le lodi umane; è la virtù che attribuisce a Dio l’onore e la gloria di ciò che si fa di bene.
San Giuseppe fu modello d’umiltà. Quantunque discendente da famiglia reale, non arrossì di fare il falegname. Era consapevole della sua eccezionale missione: custodire il Figlio di Dio. Eppure non ne fece parola ad alcuno. I suoi concittadini, se avessero saputo ch’egli teneva presso di sé l’aspettato Messia, gli avrebbero reso onore e l’avrebbero stimato assai di più; ma egli non cercava l’onore e la stima umana.
Quando gli abitanti di Betlem gli negarono l’alloggio per la notte ed egli fu costretto a rifugiarsi nella grotta, avrebbe potuto dire chi fosse, quale onore meritasse la sua Santissima Sposa e chi fosse quel Bambino prossimo a nascere. Invece non disse nulla; nella sua umiltà preferì essere considerato quale povero uomo e non si afflisse di non essere riconosciuto per quello che era.
Quando i Magi andarono ad adorare Gesù, San Giuseppe godette – dell’onore che si rendeva al nato Messia, ma non s’invani che personaggi così illustri stessero presso di lui.
Trascorse la vita nel silenzio e nel nascondimento, lieto di dare gloria a Dio e non a sé.
Quale insegnamento ci dà!
La superbia, nemica dell’umiltà, suole dominare nel cuore umano. I veri devoti del Santo Patriarca devono sforzarsi di abbattere l’orgoglio e praticare l’umiltà.
Non può onorare San Giuseppe chi ha la smania di comparire e di farsi ammirare, chi si loda o va in cerca di lodi, chi disprezza gli altri per esaltare se stesso, chi tratta con alterigia i dipendenti e i poveri, chi si ribella alla minima umiliazione, chi non sa dimenticare le offese ricevute. Se San Giuseppe ebbe tanta pace nel cuore, fu perché era umile. Se la vita di molti è inquieta, deve cercarsene la ragione nella loro superbia non frenata.
I devoti di San Giuseppe lavorino interiormente per acquistare lo spirito della vera umiltà, abituandosi ad allontanare i pensieri di superbia e sforzandosi di accettare con calma le umiliazioni, da qualunque parte vengano. Si preghi il Santo per ottenere questa grazia spirituale.