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Santa Matilde di Germania

Santa Matilde di Germania, nacque a Enger (Germania) nel 895 circa, figlia del conte sassone di Vestfalia Teodorico di Ringelheim e di Rainilde di Frisia. Secondo i costumi del tempo fu messa in un monastero per acquisire un’educazione e una formazione intellettuale conforme al suo rango.

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Santa Matilde di Germania, nacque a Enger (Germania) nel 895 circa, figlia del conte sassone di Vestfalia Teodorico di Ringelheim e di Rainilde di Frisia. Secondo i costumi del tempo fu messa in un monastero per acquisire un’educazione e una formazione intellettuale conforme al suo rango.

14 marzo, santa Matilde di Germania

Santa Matilde di Germania, nacque a Enger (Germania) nel 895 circa, figlia del conte sassone di Vestfalia Teodorico di Ringelheim e di Rainilde di Frisia. Secondo i costumi del tempo fu messa in un monastero per acquisire un’educazione e una formazione intellettuale conforme al suo rango. La sua educazione fu affidata alla nonna paterna, la badessa Matilde, che la crebbe presso il suo monastero ad Herford. Matilde divenne una donna bella, istruita e devota. Rimase nell’abbazia fino al 909, quando i genitori la diedero in moglie al figlio del duca di Sassonia Ottone l’Illustre, Enrico, detto l’Uccellatore per la sua passione nella caccia con il falco, che la sposò a Wallhausen, e quindi divenne duchessa di Sassonia e poi regina di Germania. Enrico succedette al padre come duca di Sassonia nel 912 e nel 919, alla morte di Corrado I di Franconia, venne eletto re di Germania. Dal loro matrimonio nacquero cinque figli: Ottone I di Sassonia, poi imperatore; Gerberga, moglie di Luigi IV, re dei francesi; Edvige, moglie di Ugo il Grande, conte di Parigi; Enrico il Litigioso, duca di Baviera; Bruno I il Grande, arcivescovo di Colonia. Fu un matrimonio felice. A causa delle frequenti guerre Enrico si allontanava spesso da casa e sia che lui che i suoi sudditi attribuivano le vittorie conseguite alle preghiere ed al coraggio di Matilde, che nel suo palazzo conduceva a tutti gli effetti una vita monacale, generosa e colma d’amore verso tutti. Suo marito, che nutriva nei suoi confronti una fiducia cieca, raramente controllava le sue elemosine o si risentiva per le sue pratiche pie. Alla morte di Enrico, nel 936, Matilde si tolse di dosso i gioielli che indossava, come segno che da quel momento avrebbe rinunciato ai privilegi che la sua condizione richiedeva.

Enrico intendeva lasciare il regno a Ottone, ma Matilde, che aveva sempre favorito la successione del figlio minore Enrico, cercò di persuadere alcuni nobili a votare per lui. Nonostante ciò fu eletto e incoronato Ottone. Enrico si ribellò al fratello, ma alla fine dovette accettare la sua supremazia. Fu perdonato da Ottone e, per l’intercessione di Matilde, nominato duca di Baviera. La regina conduceva una vita estremamente austera e, a causa delle sue elemosine, si procurò diverse critiche; Ottone la accusò di sperperare il tesoro della corona, le chiese un elenco delle sue spese e la fece spiare per tenere sotto controllo le donazioni e i movimenti. Il figlio favorito, Enrico, con suo grande dolore, si schierò dalla parte di Ottone appoggiandone la proposta di farla entrare in convento. Matilde sopportò con pazienza, pensando con amara ironia che era una consolazione vedere quanto i suoi figli fossero uniti, anche se per perseguitarla. Per evitare ogni altro motivo di lamentela, decise di lasciare la sua eredità ai due figli e di ritirarsi nella residenza di campagna dove era nata. Appena partita il duca Enrico cadde ammalato e gli affari statali iniziarono ad andare a rotoli. Dietro pressioni del clero e dei nobili, la moglie di Ottone persuase questi a chiedere perdono alla madre e a renderle tutto ciò che le aveva preso. Matilde si riconciliò con entrambi i figli e tornò a corte, riprendendo le sue opere di carità. Ottone mostrò la sua rinnovata fiducia nella madre lasciando il regno di Germania, nel 962, nelle sue mani quando dovette recarsi a Roma per ricevere la corona imperiale. L’ultima riunione di famiglia ebbe luogo a Colonia per la Pasqua del 965; erano presenti l’imperatore Ottone gli altri figli di Matilde e i nipoti. Da quel momento Matilde si ritirò nel monastero di Nordhausen e si trasferì poco dopo in quello di Quedlinburg (Germania), che per antica volontà di suo marito quello sarebbe stato il loro definitivo luogo di sepoltura. Morì il 14 marzo 968.

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