✒ Fulton J. Sheen, da “Amatevi gli uni gli altri”
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L'ira è ingiusta quando consiste in un desiderio violento e disordinato di punire. Spesse volte è accompagnato dall'odio che cerca non solo di respingere l'aggressione, ma di prendere vendetta.
L’ira è ingiusta quando consiste in un desiderio violento e disordinato di punire. Spesse volte è accompagnato dall’odio che cerca non solo di respingere l’aggressione, ma di prendere vendetta. Sono io impaziente con gli altri? Mi abbandono a scatti di nervoso, a frasi taglienti e sarcastiche, quando la mia volontà è contrastata? Trovo scuse per essere stato provocato da altri; mentre non ammetto le stesse scuse per essere altri provocati da me?
Pratico la pazienza che consiste nel pensare prima di parlare e nel parlare a se stessi, per giudicare l’effetto che le parole fanno sugli altri? Mi son mai domandato in qual modo Dio perdonerà i miei peccati, se io non perdono quelli degli altri?
Sono convinto che l’essere io trasportato all’ira è un segno di egoismo e che il mio carattere è conosciuto dalle cose che io odio? Se io amo Dio, odierò il peccato. Se amo il peccato, odierò la religione. Ecco il profondo senso di queste parole del Maestro: «Non giudicate alfine di essere anche voi giudicati». (S. Matteo, 7, 1)