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Papa Francesco si incontra per discutere le dimissioni di mons. Joseph Edward Strickland

L’articolo – riferendo fonti vicine al Dicastero per i Vescovi – rende nota la volontà di papa Francesco di chiedere le dimissioni di mons. Joseph Edward Strickland, Vescovo di Tyler (in Texas), di recente sottoposto ad una visita apostolica dal sapore «punitivo».

di The Pillar – tradotto da Mil

Sabato 9 settembre, nel corso di un incontro, papa Francesco ha discusso con i funzionari vaticani la prospettiva di chiedere le dimissioni di mons. Joseph Edward Strickland, Vescovo di Tyler, in Texas.

Papa Francesco ha incontrato il 9 settembre mons. Robert Francis Prevost O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi, e mons. Christophe Pierre, Nunzio apostolico negli Stati Uniti d’America – entrambi cardinali eletti.

Diverse fonti vicine al Dicastero per i Vescovi hanno riferito a The Pillar che i prelati presenteranno a papa Francesco i risultati di una visita apostolica alla Diocesi di Tyler, condotta all’inizio dell’anno, e le successive azioni pubbliche del Vescovo, che è emerso come un critico esplicito del Santo Padre.

«La situazione di mons. Joseph Edward Strickland è all’ordine del giorno», ha dichiarato a The Pillar un alto funzionario vicino al Dicastero per i Vescovi, «e ci si aspetta che il Santo Padre chieda le sue dimissioni – questa sarà certamente la raccomandazione che gli verrà rivolta».

Pur notando che l’udienza papale non riguardava esclusivamente il Vescovo di Tyler, che in passato ha accusato papa Francesco di avere un «programma [per] minare il Deposito della Fede», il funzionario ha detto che il caso di mons. Strickland sarebbe stato il «punto principale di discussione».

«Ci sono due aspetti», ha detto il funzionario, «c’è la questione dello scandalo pubblico per tutti questi commenti su papa Francesco e sul Sinodo, ma ci sono anche problemi reali nella Diocesi. Questi sono stati l’obiettivo della visita; ci sono preoccupazioni nella Diocesi riguardo alla governance, alle questioni finanziarie, alla prudenza di base».

Il funzionario ha previsto che è improbabile che papa Francesco decida di deporre mons. Joseph Edward Strickland come Vescovo della sua Diocesi, un atto canonicamente raro, ma ha detto a The Pillar che a papa Francesco sarebbe consigliato di incoraggiare il Vescovo a dimettersi.

«Il consenso nel Dicastero per i Vescovi è che gli verrà chiesto di considerare le dimissioni», ha detto il funzionario. «Questa è stata la sostanza della discussione tra i membri».

«A seconda di come il Vescovo risponderà, la forza di questo incoraggiamento potrebbe essere aumentata», ha detto il funzionario, citando il caso di mons. Richard Frank Stika, che ha annunciato le sue dimissioni da Vescovo di Knoxville (Tennessee), all’inizio di quest’anno dopo essere stato informato di non avere più la fiducia né della Santa Sede né del suo stesso clero.

Mons. Robert Francis Prevost O.S.A., che è Prefetto del Dicastero per i Vescovi dal mese di aprile, guida il dipartimento responsabile di raccomandare al Papa i candidati alle nomine episcopali.

Il dipartimento sovrintende anche alle indagini e ai processi disciplinari riguardanti gli atti di governo dei Vescovi in base alle norme della lettera apostolica in forma di «motu proprio» «Vos estis lux mundi» e della lettera apostolica in forma di «motu proprio» Come una madre amorevole, leggi introdotte da papa Francesco per migliorare la responsabilità dell’Episcopato.

Mons. Robert Francis Prevost O.S.A., membro dell’Ordine di Sant’Agostino e originario di Chicago, è uno dei tre membri statunitensi del Dicastero per i Vescovi, gli altri sono il card. Blase Joseph Cupich, Arcivescovo metropolita di Chicago, ed il card. Joseph William Tobin C.SS.R., Arcivescovo metropolita di Newark.

Se mons. Joseph Edward Strickland venisse incoraggiato a dimettersi, non è chiaro come risponderebbe a tale invito.

Nel mese di luglio, mons. Joseph Edward Strickland ha affrontato la visita ordinata dal Vaticano alla sua Diocesi, paragonandola all’invio nell’«ufficio del preside».

«Penso di aver affrontato tutto questo perché sono stato abbastanza coraggioso, ho amato abbastanza il Signore e la sua Chiesa, predicando semplicemente la verità», ha detto mons. Joseph Edward Strickland nel mese di luglio.

L’indagine vaticana è stata confermata da The Pillar il giorno 24 giugno, dopo che le voci erano emerse sui social media, e la visita è stata riportata dal sito web Church Militant. La visita apostolica, una revisione ufficiale della leadership e della governance diocesana, è stata condotta da mons. Gerald Frederick Kicanas, Vescovo emerito di Tucson, e da mons. Dennis Joseph Sullivan, Vescovo di Camden, che hanno presentato un rapporto al Dicastero per i Vescovi.

La visita comprendeva domande sulla gestione di una scuola superiore diocesana, sul considerevole avvicendamento del personale nella Curia diocesana, sull’accoglienza da parte del Vescovo di una controversa ex suora religiosa [madre Marie Ferréol, della Sodalité des Vierges Dominicaines du Saint-Esprit, ne abbiamo parlato più volte su MiL: N.d.T.] come dipendente della scuola superiore e sul sostegno del Vescovo a Veritatis Splendor [QUI il sito internet: N.d.T.] – una comunità residenziale cattolica pianificata nella Diocesi di Tyler, che ha lottato con controversie riguardanti l’amministrazione finanziaria e la condotta personale della sua leadership.

Fonti che hanno familiarità con l’indagine hanno detto in precedenza a The Pillar che ai funzionari diocesani e al clero intervistati nell’ambito del processo è stata chiesta la possibilità che mons. Joseph Edward Strickland si dimettesse e sono state chieste le loro opinioni sui possibili successori.

Mons. Joseph Edward Strickland, 64 anni, è Vescovo di Tyler dal 2012; prima di allora era un sacerdote della stessa Diocesi.

Il Vescovo di Tyler è stato a lungo celebrato da molti leader del movimento pro vita, per la sua schietta difesa della vita umana e l’opposizione all’aborto. Il Vescovo è un assiduo frequentatore di Twitter, con oltre 135.000 follower.

Negli ultimi anni, mons. Joseph Edward Strickland è stato critico nei confronti di papa Francesco e ha criticato apertamente l’approccio della Santa Sede ai vaccini durante la pandemia di coronavirus, sollecitando una posizione più rigorosa di quella del Vaticano sulle questioni etiche relative alla sperimentazione dei vaccini e alle linee cellulari embrionali.

Nel mese di maggio, mons. Joseph Edward Strickland ha twittato che «rifiuta» il «programma di papa Francesco che mina il Deposito della Fede» e si è costruito un profilo e un seguito sempre più nazionale su una serie di questioni.

Nel mese di giugno, mons. Joseph Edward Strickland ha lasciato la riunione della United States Conference of Catholic Bishops [la Conferenza dei Vescovi cattolici degli Stati Uniti: N.d.T.] a Orlando, in Florida, per guidare una manifestazione fuori dallo stadio della squadra di baseball Los Angeles Dodgers, nell’ambito di una più ampia protesta pubblica contro la decisione della squadra di onorare le Sisters of Perpetual Indulgence [Sorelle della Perpetua Indulgenza, QUI in sito internet: N.d.T.], un gruppo di attiviste LGBT specializzato in numeri di drag a tema cattolico.

Sebbene sia la United States Conference of Catholic Bishops che l’Arcidiocesi metropolitana di Los Angeles abbiano invitato a pregare e a compiere atti di riparazione spirituale per l’evento di baseball, l’Arcidiocesi ha anche comunicato ai Cattolici di non aver dato il proprio «appoggio o approvazione» a un raduno di preghiera organizzato da gruppi conservatori, alcuni dei quali hanno un posto controverso nel panorama cattolico americano.

Anche il Presidente della United States Conference of Catholic Bishops, mons. Timothy Paul Andrew Broglio, Ordinario militare negli Stati Uniti d’America, ha preso le distanze dal raduno di preghiera guidato da mons. Joseph Edward Strickland, dichiarando a The Pillar, nel mese di giugno, di mettere in dubbio l’efficacia di una simile manifestazione e di correre il rischio di potenziali scontri fisici.

Nel mese di agosto, dopo la visita apostolica, mons. Joseph Edward Strickland ha pubblicato una lettera pastorale alla sua Diocesi, in cui metteva in guardia i Cattolici dal «messaggio malvagio e falso che ha invaso la Chiesa, la sposa di Cristo» [QUI tradotta in italiano su MiL: N.d.T.].

«In questo momento di grande agitazione nella Chiesa e nel mondo, devo parlarvi con cuore di padre per mettervi in guardia dai mali che ci minacciano e per assicurarvi la gioia e la speranza che abbiamo sempre nel nostro Signore Gesù Cristo», ha scritto mons. Joseph Edward Strickland, prima di enumerare diversi punti dell’insegnamento della Chiesa che, a suo dire, saranno discussi nella XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi a Roma.

Fonti autorevoli vicine alla Diocesi di Tyler hanno riferito a The Pillar che il tono della lettera ha sorpreso molti alti esponenti del clero della Diocesi. Diverse figure della Diocesi hanno affrontato mons. Joseph Edward Strickland per il tono della lettera, ha riferito The Pillar, e hanno avvertito il Vescovo che la sua posizione stava diventando insostenibile.

«Le persone erano profondamente allarmate» dalla lettera, ha detto a The Pillar una fonte vicina alla Diocesi, «ma il Vescovo non ne ha voluto sapere. Era assolutamente convinto di dire ciò che doveva essere detto e che non sarebbe stato messo a tacere da nessuno».

Alcune fonti della Diocesi hanno riferito a The Pillar che mons. Joseph Edward Strickland sostiene di aver ricevuto istruzioni dalla Beata Vergine Maria di continuare a impegnarsi apertamente negli affari globali della Chiesa.

Tuttavia, nonostante la risposta di mons. Joseph Edward Strickland alle preoccupazioni della Diocesi, egli ha pubblicato il giorno 5 settembre una seconda lettera, che ha definito «una considerazione più approfondita del punto numero uno espresso nella Lettera pastorale che ho pubblicato il 22 agosto» e in cui ha trattato molti degli stessi punti, ma in termini meno enfatici [QUI tradotta in italiano su MiL: N.d.T.].

Dopo la visita apostolica alla Diocesi di Tyler, i Cattolici statunitensi hanno avuto un notevole dibattito e commenti sull’argomento.

Alcuni Cattolici – tra cui sia i sostenitori che i detrattori di mons. Joseph Edward Strickland – hanno affermato che i commenti espliciti del Vescovo sulle questioni della Chiesa lo hanno probabilmente messo sotto i riflettori dei funzionari del Vaticano. Alcuni sostenitori di mons. Strickland hanno detto che la visita apostolica alla Diocesi di Tyler sembra una mossa politica.

Affrontando la possibilità che la visita possa portare alla richiesta di dimissioni, mons. Joseph Edward Strickland ha giurato nel mese di luglio che, a prescindere dall’esito, si aspetta di continuare a svolgere il suo ruolo pubblico nella vita della Chiesa.

«Non mi fermeranno», ha detto mons. Joseph Edward Strickland. «Quando parliamo della verità di Gesù Cristo, non esiste il politicamente corretto. Il mondo può cercare di farci chiudere, ma non funzionerà».

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